[Redditolavoro] Fw: sanità
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Thu Jan 5 15:16:10 CET 2012
odiosa decisione della regione Lombardia: all'atto delle dimissioni o in
seguito a prestazioni sarà comunicato ai pazienti quanto "costano" alla
sanità lombarda.
Nella regione degli scandali nella sanità, della privatizzazione, un chiaro
atto di "persuasione" a non far spendere. Già le statistiche indicano che,
in seguito a diminuzione del potere d'acquisto dei salari, perdita di posti
di lavoro, cig, i primi tagli riguardano la prevenzione e/o le cure mediche
che già incidono 1° perchè paghiamo le tasse e 2° per ticket sanitari.
Risulta pertanto particolarmente odioso questo provvedimento che ricade nei
momenti di maggiore fragilità dei pazienti
LA DECISIONE DELLA LOMBARDIA
L’ospedale dice al malato quanto costa
La spesa pubblica verrà indicata nella lettera di dimissione accanto a ogni
prestazione dal 1˚marzo. I medici: umiliante
LA DECISIONE DELLA LOMBARDIA
L’ospedale dice al malato quanto costa
La spesa pubblica verrà indicata nella lettera di dimissione accanto a ogni
prestazione dal 1˚marzo. I medici: umiliante
MILANO — Ogni malato saprà il suo prezzo. Dal primo marzo i cittadini della
Lombardia conosceranno per ogni esame, visita medica e ricovero quanto il
servizio sanitario spende per curarli. Lo ha appena deciso il Pirellone di
Roberto Formigoni, che ha introdotto l’obbligo per tutti i medici e gli
ospedali di esporre nei referti, nelle lettere di dimissione e in ogni tipo
di comunicazione ai pazienti il prezzo sostenuto dalle casse pubbliche per
ciascuna prestazione. Un malato d’appendicite saprà che per operarlo sono
stati spesi quasi 1.700 euro; uno colpito da polmonite scoprirà che per
ricoverarlo ci sono voluti 3.300 euro; chi si è sottoposto a un bypass
coronarico sarà informato che per sistemare il suo cuore sono stati
necessari 22.380 euro.
La novità è stata comunicata con l’ultima circolare prima di Natale.
Immediatamente si è posto un dilemma: è giusto sapere quanto costiamo allo
Stato e alla Regione? È etica della responsabilità o inutile
colpevolizzazione? L’Ordine dei medici è critico: «Per essere curato con il
servizio sanitario, il cittadino paga già le tasse — dice il presidente
Roberto Carlo Rossi —. Informarlo con il referto medico della cifra spesa
per lui è umiliante. L’obiettivo è indurlo a risparmiare». L’assessorato
della Sanità difende la scelta: «In Italia non è mai stata presa una
decisione simile. Ma responsabilizzare, soprattutto chi si sottopone a esami
costosi, è nell’interesse di tutti—spiega
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