[Redditolavoro] CARA CAMUSSO, LA CONCERTAZIONE E' FINITA

Partito Comunista dei Lavoratori pclavoratoribologna at gmail.com
Wed Jan 4 14:32:31 CET 2012


 CARA CAMUSSO, LA CONCERTAZIONE E' FINITA. E' L'ORA DI UNA LOTTA VERA
 Lettera aperta a Susanna Camusso

(4 Gennaio 2012)

Cara Susanna Camusso, la ripresa della concertazione è stata un fallimento
ed ora in ogni caso non vi è più nulla da concertare.

Dopo lo “storico” accordo da te firmato con Confindustria il 28 Giugno, hai
incassato l'articolo 8 e tre finanziarie Berlusconiane contro il lavoro.
Dopo la tua apertura di credito al governo Monti, alla coda del PD, hai
incassato una nuova finanziaria di massacro sociale- cui non hai opposto
alcuna reale resistenza- ed oggi l'annuncio di un nuovo attacco
all'articolo 18 senza neppure la parvenza di un reale negoziato.

La verità è che il governo Monti ha abrogato di fatto il tavolo di
concertazione, e che in ogni caso la sua politica sociale, dettata da
banche e Confindustria,  non ha nulla da offrire ma solo da togliere al
mondo del lavoro.

Sei invitata dai fatti a prenderne atto ,evitando illusioni , nuove
umiliazioni, e nuove sudditanze al PD.

La CGIL è nuovamente di fronte a un bivio. O una capitolazione a Monti,
Bersani, Napolitano e alla loro predicazione della responsabilità
nazionale, a favore di industriali e  banchieri. Oppure finalmente una
lotta vera per arrestare la valanga: ciò che implica opporsi al governo
Monti, rompere con il PD e con Napolitano,  promuovere un'azione di massa
continuativa: un'azione tanto radicale quanto radicale è l'attacco portato
ai lavoratori.

Queste sono le due vie possibili. Una terza possibilità non esiste.

La svolta di lotta è tanto necessaria quanto possibile. Nonostante l'enorme
disorientamento tra le fila dei lavoratori, dovuto anche a tanti anni di
speranze deluse e tradite, esiste e si allarga una domanda di reazione ad
un'offensiva senza precedenti nell'intero dopoguerra. Le stesse lotte di
fabbrica di queste ore ne sono testimonianza.

La CGIL è oggi la principale organizzazione del mondo del lavoro in Italia.
La disgregazione della sinistra la carica oltretutto di un ruolo obiettivo
di supplenza politica. Se la CGIL rompesse gli indugi, si liberasse dei
riflessi concertativi, chiamasse i lavoratori ad una lotta vera per
vincere, richiamerebbe perciò stesso tante energie e disponibilità oggi
sopite. E potrebbe riaprire la partita.

Se la CGIL varasse una piattaforma di lotta unificante per il blocco dei
licenziamenti, l'abrogazione di tutte le leggi di precarizzazione del
lavoro, la ripartizione tra tutti del lavoro esistente a parità di salario,
un vero salario sociale ai disoccupati, un piano di opere sociali
finanziato da grandi patrimoni, rendite, profitti; se la CGIL preparasse su
questa piattaforma uno sciopero generale prolungato , con l'occupazione di
tutte le aziende che licenziano, con la precisa volontà di piegare
l'avversario e strappare risultati, essa  diverrebbe il punto di
riferimento dell'enorme malcontento sociale e un possibile fattore politico
di svolta.

Molto dipende dalla tua volontà e dalle scelte del gruppo dirigente della
tua organizzazione. Di certo un rifiuto della svolta, la continuità del
piccolo cabotaggio, aprirebbero la via a una disfatta storica del mondo del
lavoro. Di cui saresti pienamente responsabile, e senza alibi.

*Partito Comunista dei Lavoratori
*

*http://www.pclavoratori.it  -  info a pclavoratori.it*

*SEZ. PROV. DI BOLOGNA*

*http://sites.google.com/site/pclbologna  -  pcl-bologna a virgilio.it*


GLI OPERAI FINCANTIERI CHIEDONO CONTO A MONTI

(2 Gennaio 2012)



La decisione assunta stamane dai lavoratori della Fincantieri di Sestri
Ponente di promuovere uno sciopero a oltranza e il presidio degli
stabilimenti costituisce un riferimento esemplare per centinaia di vertenze
in corso a difesa del lavoro. Ha ragione Mario Monti a temere la diffusione
di “tensioni sociali”. Di fronte all'annuncio di una nuova valanga di
licenziamenti, il movimento operaio può rispondere solamente con la
unificazione del fronte di resistenza. Peraltro solamente l'esplosione di
un conflitto sociale radicale può mettere in discussione il governo dei
banchieri, scompaginare la politica italiana, e aprire dal basso uno
scenario nuovo. La decisione degli operai di Sestri è una buona
inaugurazione del nuovo anno. Il PCL si impegnerà in ogni lotta per
generalizzare il loro esempio.


*PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI *

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