[Redditolavoro] Palazzo di giustizia assediato nel giorno del processo all'Ilva
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Sat Feb 18 07:51:34 CET 2012
AMBIENTEIlva, processo alla diossina
il tribunale preso d'assaltoCentinaia di persone hanno assistito
all'incidente probatorio con al centro la maxi perizia che ha accertato la
correlazione tra l'inquinamento record e lo stabilimento e i pericoli per la
salute. I legali dell'azienda: "Indagine inattendibile"di MARIO DILIBERTO
Palazzo di giustizia assediato nel giorno del processo all'Ilva.
Centinaia di persone, rispondendo all'appello delle associazioni
ambientaliste, si sono presentate dinanzi al Tribunale di via Marche di
Taranto per essere presenti durante l'incidente probatorio con al centro la
maxi perizia sull'inquinamento targato Ilva. In camera di consiglio i
quattro periti del pool incaricato dal gip Patrizia Todisco hanno
relazionato sul loro lavoro durato più di un anno. Il gigantesco rapporto
mette sotto accusa la grande fabbrica dell'acciaio per le emissioni
incontrollate di fumi e polveri che piovono sulla città. Molti dei
manifestanti, che hanno esposto alcuni striscioni, hanno indossato fasce
bianche al braccio.
In programma la discussione proprio sulle inquietanti conclusioni alle quali
sono giunti i quattro esperti, che hanno puntato il dito contro le ciminiere
Ilva per la contaminazione di terreni e animali di Taranto. Come si
ricorderà nel 2008 migliaia di capi allevati nelle masserie vicine al
capoluogo ionico, vennero abbattute perché nelle loro carni venne
riscontrata la presenza di diossine. L'inchiesta vede indagati i vertici
dello stabilimento siderurgico Ilva accusati di disastro ambientale,
avvelenamento colposo di sostanze alimentari e getto pericoloso di cose,
inquinamento atmosferico e altri reati. Titolari dell'inchiesta sono il pm
Mariano Buccoliero e il procuratore capo Franco Sebastio. Le indagini sono
partite circa tre anni fa, in seguito al ritrovamento di pericolose tracce
di sostanze inquinanti nei formaggi
provenienti dagli allevamenti di pecore che pascolavano vicino alla zona
industriale.
Nel corso del confronto in camera di consiglio, i legali dell'Ilva hanno
puntato a sostenere l'inattendibilità della perizia. Al termine della
discussione, l'avvocato Francesco Perli ha dichiarato: "Nel loro lavoro i
periti hanno fatto riferimento ai parametri di una direttiva europea che
entrerà in vigore entro il 2018. A noi preme dimostrare che l'Ilva opera nel
rispetto delle normative vigenti".
Rosella Balestra, del Comitato Donne per Taranto, ha spiegato che la
presenza dei cittadini ha l'intento "di far capire che comunque Taranto c'è,
che la città è sveglia e non è disposta a subire supinamente quello che
abbiamo subito per anni. Ci saremo a tutte le udienze sempre in maggior
numero - ha promesso - con una presenza silenziosa e dignitosa. Vogliamo
manifestare poi fiducia nella giustizia e solidarietà agli allevatori che si
sono costituiti parte civile e alle vittime da inquinamento da diossina". La
maxiperizia richiesta dal gip Patrizia Todisco individua, oltre alla
diossina, anche un mix di emissioni inquinanti. "Le conclusioni della
perizia sono molto gravi", ha detto la donna.
Il tutto mentre si è in attesa dell'indagine epidemiologica, affidata a tre
specialisti, che dovrà accertare l'esistenza del nesso causale tra
quell'inquinamento e le patologie riscontrate sul territorio. Verrà
depositata entro l'1 marzo e sarà discusso in camera di consiglio
nell'udienza del 30 marzo. Nel procedimento risultano indagati Riva, suo
figlio Nicola, Luigi Capogrosso, direttore dello stabilimento siderurgico, e
Angelo Cavallo, responsabile dell'area agglomerato. A loro carico sono
ipotizzate le accuse disastro colposo e doloso, avvelenamento di sostanze
alimentari omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro,
danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento di sostanze
pericolose e inquinamento atmosferico.
(17 febbraio 2012)
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