[Redditolavoro] l'art.18 non si deve toccare..anche dalla Camusso CGIL
procomta
ro.red at libero.it
Fri Feb 10 10:35:00 CET 2012
pc 9 febbraio - L'ART. 18 NON SI TOCCA! LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA!
Da Tavolo a Tavolo, i sindacati confederali sono pronti a toccare l'art. 18.
Da avant'ieri fioccano le riunioni e i contatti per - come dicono - un
accordo a tre stadi, tra cgil, cisl, uil, con la Confindustria e con il
governo. In questo quello che funziona meglio è il tantem
Camusso/Marcegaglia, sempre sedute affianco, sempre in contatto telefonico,
per metterla a quel posto ai lavoratori.
Cisl e uil sono disponibili a ragionare sui licenziamenti per motivi
economici (di fatto quello che vogliono il governo e la Confindustria), la
proposta è che i licenziamenti individuali siano regolati non più dall'art.
18 ma dalla legge 223/91 sui licenziamenti collettivi per "giustificati
motivi oggettivi". Se c'è "accordo" il lavoratore perde il posto e avrà per
due anni l'indennità di mobilità; se non c'è accordo può fare ricorso
recuperando l'art.18 - un'evidente ipocrisia e beffa visto che nessun legale
sindacale difenderà realmente quel lavoratore.
La Cgil è anche peggio, perché alla fine firmerà le modifiche all'art.18 ma
ora imbroglia i lavoratori. La Camusso ha la stessa tesi del PD di Bersani
che dice "se vogliamo modificare l'art. 18 va bene, ma facciamolo in fondo".
Quindi l'art. 18 in realtà, per la Cgil, viene ad essere uno scambio tra
qualche contentino sul lavoro e la sua abolizione.
La Cgil dice che il problema è il lavoro non è l'art. 18, quando il problema
ora, nella guerra di classe di padroni e governo Monti, è invece proprio l'art.18!
Si spaccia per ammodernamento del mercato del lavoro, per
mobilità/flessibilità in entrata e in uscita, ciò che è ideologia.
L'art. 18 viene a rappresentare in questo momento la partita in gioco nello
scontro di classe dove padroni e il "tecnico" governo Monti non solo
vogliono far pagare economicamente e pesantemente la crisi ai lavoratori, ma
anche usare la crisi per cancellare diritti, conquiste, dignità dei
lavoratori.
E' questo che esprime l'articolo del Wall Street Journal quando scrive con
un livore, apparentemente immotivato: "La più grande minaccia della crescita
economica dell'Italia non è il debito pubblico" ma la norma "perversa" dell'art.18.
Questa causerebbe la disoccupazione.
Per questo L'ART. 18 NON SI DEVE TOCCARE!
Anche per i lavoratori, si tratta della difesa dei posti di lavoro, ma si
tratta pure di impedire un altro arretramento in questa guerra di classe.
More information about the Redditolavoro
mailing list