[Redditolavoro] Veolià in fuga? Evviva!

Partito Comunista dei Lavoratori pclavoratoribologna at gmail.com
Wed Feb 8 13:40:40 CET 2012


 Veolià in fuga? Evviva! È l’occasione per ripubblicizzare il ciclo dei
rifiuti.
 Appello ai lavoratori: non fatevi ricattare.

(7 Febbraio 2012)

Ci risiamo: non appena la popolazione è distratta dai guai causati da Monti
e colleghi, speculatori senza scrupoli provano ad approfittarne per
depredare soldi pubblici e territorio. Non si potrebbe spiegare altrimenti
la sceneggiata messa in piedi da Veolià in questi giorni: si tratta di un
ricatto verso la Regione e le altre istituzioni pubbliche. Si vuole far
leva sui posti di lavoro, in un periodo di drammatica crisi occupazionale,
per ottenere nuovi privilegi e finanziamenti nel settore dei rifiuti e
dell’acqua.

Veolià gestisce l’acqua regionale con pessimi risultati: da quando è
entrata in società con la Regione, le tariffe sono vertiginosamente
aumentate ed i servizi sono rimasti scadenti, mentre si sono verificati per
la prima volta episodi di taglio dell’acqua ad interi paesi. Sembra di
essere tornati al medioevo. Inoltre Veolìa gestisce gli inceneritori di
Gioia Tauro ed alcune discariche di rifiuti speciali, ovvero discariche in
cui, tra le altre cose, vanno le ceneri residue dell’incenerimento.

Guarda caso qualche giorno fa il Commissario per l’Emergenza Ambientale,
Speranza, ha annunciato la costruzione di un nuovo inceneritore nella
provincia di Cosenza: un impianto inutile che serve solo alla ‘ndrangheta
ed agli speculatori privati per continuare a gestire i rifiuti in maniera
scellerata, seppure il problema sarebbe facilmente risolvibile realizzando
un sistema di raccolta differenziata finalizzata al riciclo ed al
riutilizzo.

Questo sistema non solo costerebbe molto di meno alla pubblica
amministrazione, ma creerebbe anche decine di posti di lavoro in più
rispetto all’attuale binomio discarica-inceneritore. Ecco perché invitiamo
i lavoratori a non farsi ricattare. Questa è l’occasione per cacciare
saccheggiatori locali ed internazionali e ripubblicizzare l’intero ciclo
dei rifiuti calabrese. Rivendicando un ciclo dei rifiuti completamente
pubblico e finalizzato al riciclo e riutilizzo, col conseguente
riassorbimento di tutti i lavoratori del settore nella pubblica gestione,
non si perderebbe un solo posto di lavoro, anzi, se ne guadagnerebbero a
decine mentre si risparmierebbero milioni di euro spesi oggi per
l’accantonamento e l’incenerimento.

Inoltre risolveremmo finalmente il problema delle discariche che ci
costringe a vedere continuamente le nostre terre scavate e riempite di
monnezza ed i bordi delle nostre strade colmi di rifiuti, con conseguente
impatto enorme sia da un punto di vista ambientale, sia economico su
turismo ed agricoltura. Se la soluzione c’è, è economica e non si applica,
c’è una sola spiegazione: interessi privati i cui costi vengono scaricati
sulla collettività. Come ci dimostra l’operato della Commissione
Parlamentare d’Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti in Calabria, tra questi
privati il più importante si chiama ‘ndrangheta.

Gli interessi dei lavoratori del settore corrispondono a quelli di tutti i
calabresi: meno soldi pubblici depredati, più occupazione, migliori
condizioni lavorative e bonifica del territorio. Gli interessi di
speculatori, multinazionali e ‘ndrangheta sono esattamente opposti.

*PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI*

*Sezione Provinciale di Cosenza "Adolfo Grandinetti" *

http://www.pclcalabria.it/wordpress/

http://www.pclavoratori.it

   - email: pclcosenza a pclcalabria.it
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