[Redditolavoro] Fw: mirafiori callcenter

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Sun Feb 5 07:53:39 CET 2012



Nasce un call center Fiom
per i diritti degli operai Fiat"L'investimento a Mirafiori è congelato, è
slittato di altri sei mesi, l'unica notizia è che aumenta la cassa
integrazione", dice Giorgio Airaudo, responsabile auto dei metalmeccanici
Cgildi DIEGO LONGHIN

 Giorgio Airaudo
  "Altri sei mesi in più prima di veder uscire nuovo modello da Mirafiori ed
altra cassa integrazione per gli addetti. Questo è il dato che viene fuori
dall'incontro tra Marchionne e le altre organizzazioni sindacali". La Fiom è
molto preoccupata per i tempi che l'ad della Fiat ha dato per l'avvio delle
produzioni a Torino. Il minisuv a dicembre 2013 e la Jeep nel secondo
trimestre del 2014. "L'investimento a Mirafiori è congelato, è slittato di
altri sei mesi, l'unica notizia è che aumenta la cassa integrazione", dice
Giorgio Airaudo, responsabile auto dei metalmeccanici della Cgil, nel giorno
in cui il Lingotto lancia la 500 L, che verrà presentata al prossimo Salone
di Ginevra. Il monovolume che verrà prodotto in Serbia e che all'inizio era
destinato a Torino.

Fiat ieri ha comunicato che alle Carrozzerie si lavorerà dal 14 al 17
febbraio: la MiTo su due turni, la MusaIdea solo un turno. "A questo punto è
urgente un intervento del governo: non più incontri privati, ma l'apertura
di un tavolo nell'interesse del Paese. Ci devono essere impegni anche verso
la parte pubblica visto anche che si vocifera di nuovi incentivi per 
l'auto",
aggiunge Airaudo che ha annunciato l'apertura di un call center "Pronto Fiom
in linea con i tuoi diritti in Fiat" in risposta "al kit distribuito 
dall'azienda
in occasione della prima busta paga dopo il nuovo contratto e al numero di
telefono a cui chiamare per chiedere spiegazioni". Non solo. Si profila una
battaglia legale dura: la Fiom denuncerà il Lingotto in tutti gli
stabilimenti per comportamento antisindacale visto che l'azienda rifiuta i
delegati della Cgil.

La Fim-Cisl ribatte che "molti pensano che la certezza di un futuro di
lavoro sia dato dal sapere quali modelli si produrranno a Mirafiori. Noi
pensiamo invece che la certezza del lavoro passi dall'inizio 
dell'investimento",
dice il segretario Chiarle. E aggiunge: "Staremo con il fiato sul collo 
all'azienda
 - aggiungono i metalmeccanici della Cisl - entro giugno devono partire gli
investimenti per ristrutturare radicalmente le linee di montaggio, dando
ossigeno all'indotto e smentendo i becchini di Mirafiori che diventerà uno
sito moderno e versatile".

Secondo il presidente dell'Unione industriale, Gianfranco Carbonato, le
parole di Marchionne "sono un segnale positivo per Torino e per l'indotto".
Il numero uno di via Fanti, che plaude ai sindacati che hanno sostenuto il
progetto Fabbrica Italia, sostiene che "a fronte dell'investimento
complessivo di 1,5 miliardi di euro, nell'immediato si registrerà una
crescita su base annua dello 0,7 per cento del Pil torinese che
successivamente, quando la produzione sarà a regime, potrà arrivare sino ad
un +2,5 per cento". Anche Fabrizio Cellino, presidente Api, è convinto che
"la Fiat vada nella direzione giusta, bisogna seguire l'evoluzione con 
un'attenzione
particolare all'indotto". Il governatore del Piemonte, Roberto Cota, è
"contento della conferma degli investimenti su Mirafiori. Sono ovviamente
molto attento sulla tempistica. L'investimento serve a tutto il sistema che
ruota intorno all'automotive".

(03 febbraio 2012)



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