[Redditolavoro] Fs ricorrono in appello contro reintegro macchinista De Angelis. Il 6 udienza conclusiva
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Thu Feb 2 17:23:50 CET 2012
Fs ricorrono in appello contro reintegro macchinista De Angelis. Il 6
udienza conclusiva
Scritto da DirittiDistorti
Mercoledì 01 Febbraio 2012 08:43
Le Ferrovie non demordono e, dopo aver perso davanti al Tribunale del
Lavoro di Roma, all'indomani della sentenza che reintegrava al posto di
lavoro il macchinista e Rappresentate dei lavoratori per la sicurezza Dante
De Angelis, presentavano ricorso presso la Corte d'Appello. Per gli avvocati
delle ferrovie e quindi per l'azienda De Angelis doveva essere licenziato
per le dichiarazioni rese all'indomani degli spezzamenti che hanno
riguardato due Eurostar nel luglio 2008.
Il prossimo 6 febbraio si terrà l'udienza conclusiva in Corte d'Appello,
il Collegio designato a decidere sulla causa, lo scorso novembre, aveva
invitato le parti a trovare un accordo. Richiesta che appare singolare visto
che una delle parti, in questo caso il lavoratore, aveva in tasca una
sentenza favorevole del Tribunale del Lavoro di Roma di reintegro sul posto
di lavoro (ottobre 2009), cioè una vittoria senza se e senza ma.
In questi giorni gli avvocati delle Ferrovie, non soddisfatti dalla
sentenza del Tribunale del lavoro, hanno presentato la loro ipotesi
transattiva, nella quale si propongono 10 giorni di sospensione per il
lavoratore, più un testo che lo stesso lavoratore dovrebbe sottoscrivere e
che è una smentita totale delle dichiarazioni sostenute dallo stesso nel
luglio 2008, ma anche una ricostruzione affatto esaustiva sulle possibili
cause degli spezzamenti.
Più che una ipotesi transattiva appare un vero paradosso: infatti chi è
che scambierebbe una sentenza di primo grado totalmente favorevole con 10
giorni di sospensione e una dichiarazione piena di affermazioni dalla dubbia
autenticità ? Le Ferrovie al momento sono la parte che ha perso e non si
spiega la abnormità di una simile richiesta che tutto è tranne che
conciliativa. Un ennesimo atto di arroganza contro un lavoratore che da
sempre intende occuparsi di sicurezza? Un tentativo di impressionare
l'opinione pubblica?
Questo tanto per stare alla "forma", comunque fondamentale. Per il merito
poi la vicenda è ancor più interessante e complessa, anche se giÃ
ampiamente dibattuta in primo grado, quando il giudice Conte definì lecite
le ipotesi del lavoratore e Rls in merito agli incidenti anche perché "la
sicurezza dell'esercizio ferroviario è questione di pubblico rilevantissimo
interesse" (SENTENZA DEL TRIBUNALE DEL LAVORO).
Ma c'è di più, dopo il licenziamento di Ferragosto ai danni del De
Angelis ci fu un altro grave episodio che riguardò lo spezzamento
dell'Eurostar ES 9456 ad Anagni, solo per caso e per fortuna nessuno
transitava tra la 6° e la 7° carrozza, altrimenti staremmo a parlare di
altro e a celebrare altri processi. Ripartendo dal posto di manovra il treno
"subiva la rottura del tenditore tra la sesta e la settima carrozza, con
conseguente spezzamento del treno in due tronconi" (Relazione ministero dei
trasporti). In questa occasione la rottura avvenne con 170 viaggiatori a
bordo, circostanza che a luglio 2008 le Ferrovie avevano definito
impossibile da verificarsi. La Commissione ministeriale insediatasi per
l'incidente di Anagni suggerì a Trenitalia di effettuare "un programma di
monitoraggio sullo stato di tutti i tenditori in uso nelle composizioni di
convoglio Etr 500", facendo proprie le preoccupazioni espresse da De Angelis
nel luglio 2008. Ma anche su un altro punto l'indagine ministeriale concorda
con il macchinista licenziato e reintegrato, là dove si fa riferimento
all'errore umano nel causare la rottura: "NON SI RITIENE che lo spezzamento
del treno sia stato causato da errori o negligenze del personale di condotta
che ha operato nell'ambito delle funzionalità delle apparecchiature (...).
Il problema dell'avvenuto spezzamento non è pertanto da ricercare nella
effettuazione di errori di manovra (...), ma nella logica stessa di sistema
ed anche nelle caratteristiche tecniche del pezzo che si è rotto".
Ebbene, anche alla luce di tali risultanze del 2009 è singolare,
inappropriata e fuori tempo la dichiarazione oggi proposta dalle Ferrovie
per De Angelis, al quale si vorrebbe far dire che erano errate le sue
dichiarazioni relative allo stato di manutenzione ed usura dei materiali
rotabili. Infatti, come si legge ancora nel suddetto atto, “(…) la
Commissione ha rilevato, oltre alle criticità relative al pezzo che ha
subito la rottura, alcune criticità che possono riferirsi alla logica del
sistemaâ€; ed ancora “(...) Tale criticità della logica di sistema era
ben nota a Trenitalia, come si desume dalla copia del contratto che
Trenitalia stessa ha sottoscritto in data 16.12.2008 (rubricato con n°
24101) con il Consorzio Trevi per l'esecuzione di modifiche funzionali sulle
locomotive ETR 500 Plt presumibilmente per risolvere le criticità emerse
nei precedenti spezzamenti del 14 e 22 luglio 2008, presso la stazione di
Milano C.le sulla medesima tipologia di treniâ€.
Forse si potrebbe obiettare che le Fs si riferiscono ai fatti del 2008 e
la Relazione del Ministero a fatti del 2009, ma essi richiamano
esplicitamente quei guasti e quelle circostante sulle quali, oggi, si chiede
a De Angelis di intervenire negando fatti all'evidenza di tutti e agli atti.
Tutta la storia del licenziamento (il secondo) e del reintegro di Dante De
Angelis assume contorni che esulano il diritto del lavoro, sia per il merito
della vicenda nella quale sono in gioco la sicurezza di chi viaggia e di chi
lavora ed il diritto di parola e critica sancito dalla Costituzione, sia per
quello che ci appare un vero accanimento da parte delle Ferrovie dello
Stato, anzi Ferrovie dello Stato Italiane, che potrebbero indirizzare meglio
tempo e risorse.
Ora la parola passerà alla Corte d’Appello, l’appuntamento è per
lunedì 6 febbraio a Roma.
Alessandra Valentini
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