[Redditolavoro] I perchè dello SLAI Cobas S.C. di Brignano ...

sicobascremona cremona at sicobas.org
Wed Feb 1 03:37:45 CET 2012


I perchè dello SLAI Cobas S.C. di Brignano ...

Se necessitate di una prima risposta pubblica, possiamo iniziare con degli
interrogativi che poniamo a voi:

Perchè nel cambio di appalto dopo le note vicende che hanno visto
significative lotte dei lavoratori (a cui abbiamo dato anche nel nostro sito
ampio risalto), attraverso un accordo sindacale con la firma vostra/Slai
cobas s.c.), il consorzio ILS ha riassorbito solamente 180 lavoratori su 250
presenti in  quel magazzino?

Perchè Slai cobas s.c. sembra opporsi alla riassunzione dei lavoratori
lasciati a casa nel cambio di appalto?

Perchè Slai cobas s.c. ha  firmato accordi con il consorzio ILS per
l'assunzione  di alcuni lavoratori a tempo determinato?

Noi a questi interrogativi alcune risposte ce le siamo date: voi dello Slai
cobas s.c. alla K+N di Brignano vi state riducendo nei fatti e sotto la
pressione di alcuni vostri iscritti ad una corporazione,  la quale nella
gran parte degli  iscritti si autoimpone orari che arrivano in certi casi
anche a 16 ore di lavoro (notturno e straordinari, cottimo/produttività),
con pagamenti impropri per l'attività  svolta, con stipendi che arrivano a
superare anche i 3.000 euro. L'acredine dei vostri delegati alla
riassunzione degli operai lasciati a casa e all'assunzione di nuovi operai è
dovuta al mantenimento di questo status quo, a fronte di formali richieste
della committente Kuhene Nagel al consorzio ILS di aumentare il numero di
addetti della cooperativa per svolgere la gran mole di lavoro.

Perché lo Slai cobas s.c. è contrario alla riassunzione dei lavoratori a
tempo indeterminato? Forse per assecondare istinti individuali di alcuni
lavoratori per gli ovvi motivi sopradescritti? Se lo fate, voi favorite il
mantenimento di condizioni illegittime di una parte degli operai vostri
iscritti, a rischio della loro  sicurezza allo scopo di  percepire stipendi
totalmente fuori regola.

Lasciamo stare la vostra strana richiesta  che il Sicobas avrebbe prima
dovuto avvertire il vostro  coordinatore Lamera per avere costituito il
nostro cobas  su K+N di Brignano. Che avremmo dovuto fare di fronte allo
spostamento di nostri iscritti da Santa Cristina e alle sollecitazioni in
tal senso fatte da alcuni  lavoratori lasciati a casa grazie, ad un accordo
sindacale da voi siglato nel cambio di appalto (essi si sono rivolti a noi
nelle serate di presidio  davanti ai magazzini Esselunga di Pioltello), ed
essendo quest’ultimi   ancora disoccupati, e come ovvio  cercano  di poter
rientrare a lavorare? Con perseveranza stiamo invitando il Consorzio ILS
alla loro riassunzione a tempo indeterminato e a tempo pieno con la garanzia
dell'applicazione di tutti gli istituti contrattuali previsti da legge, cosa
che siamo sicuri, malgrado l’errore precedente da voi fatto,  fa parte di
un’azione sindacale normale, al posto di fare l’inutili e sbagliate
polemiche con noi. 

A noi non  interessano le bandierine 

Se quello che vogliamo fare, possibilmente anche con voi , disturba il Slai
cobas s.c. non possiamo accontentarvi togliendoci di mezzo (ciò che
piacerebbe anche a Cioccari, visto che verso il sottoscritto si è sempre
scagliato con veemenza anche nelle trattative che vedevano impegnati
lavoratori di altri siti. Sotto vi riporto un comunicato da lui mandato al
S.I. Cobas a tal proposito).

 

Coordinatore provinciale S.I. Cobas

Fulvio Di Giorgio

 

 

 

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: sebastiano lamera <sindacatodiclasse at gmail.com>
Date: 31 gennaio 2012 01:34
Oggetto: [Redditolavoro] in merito al comunicato: Costituito il SI Cobas
alla Kuhene Nagel di Brignano Gera D'Adda (BG)
A: redditolavoro <redditolavoro at ecn.org>, vivalabase
<vivalabase at yahoogroups.com>, il pane e le rose <pane-rose at tiscali.it>

Premesso che questo è un comunicato che non avremmo mai voluto scrivere, ci
vediamo costretti a farlo nostro malgrado, per rispondere all’ennesimo
trucchetto inventato da chi (cooperativa LOGOSTEKNO? Magazzino K+N?
Committente Agorà?) vorrebbe azzerare una lotta portata avanti dal nostro
sindacato e dai suoi iscritti nel magazzino K+N di Brignano Bg, a partire
dal maggio 2011.

Innanzitutto i fatti:

Con una mail del 26/01/2012 (che alleghiamo) Fulvio di Giorgio del Sì Cobas
comunica trionfalmente in rete, di aver costituito il cobas nella logistica
KN di Brignano e anticipando a breve un’assemblea all’interno del magazzino.

All’apparenza la notizia potrebbe sembrare positiva, come lo è sempre per
noi quella dell’estensione di una lotta, sennonché, il caso specifico, la
faccenda presenta una serie inquietante di stranezze.

A partire dal fatto che i lavoratori, che nei giorni scorsi si sono iscritti
al Sì Cobas di Cremona, l’hanno fatto dietro “suggerimento” della Logostekno
(cooperativa che in questo momento gestisce l’appalto) e che avrebbe fornito
ai lavoratori le deleghe del Sì Cobas nel corso della stipula del contratto
di lavoro.

Infatti, parecchi di questi 25 lavoratori (tutti immigrati richiamati al
magazzino K+N, dopo un breve periodo di lavoro a fine 2011, grazie a un
accordo ottenuto con le lotte degli 140 iscritti allo Slai cobas per il
sindacato di classe) ammettono tranquillamente di non conoscere il Sì Cobas,
che di fatto a Brignano non si è mai visto, ma di aver accettato di
iscriversi a questo sindacato, credendo fosse quello di maggioranza nel
magazzino, a loro già noto per aver organizzato le mobilitazioni dei mesi
precedenti. Dopodichè, informati dai colleghi, che il Sì Cobas non era
quello che credevano, in parte decidono LIBERAMENTE di disdire l’iscrizione
appena fatta, per passare poi allo Slai Cobas x SC.

Un’altra anomalia è che, nel suo comunicato, Fulvio di Giorgio, sceglie
volutamente di omettere il fatto che nello stesso magazzino, dal maggio 2011
è attivo un cobas, dimostrando in questo modo di non avere alcun rispetto
per la lotta senza tregua che da 9 mesi a questa parte questi lavoratori
hanno messo in atto, ed evidentemente, di non avere alcuna intenzione di
collaborare né con essi né tantomeno col sindacato che li rappresenta.

Un affronto a chi nei mesi scorsi, alle continue provocazioni, alle minacce,
alle intimidazioni, ha risposto compatto con scioperi, blocchi,
rallentamenti della produzione, passando dalle manganellate della celere,
all’occupazione del magazzino nel settembre 2011.

In questo modo, nonostante due cambi appalto nell’arco di 4 mesi, si è
riusciti ad ottenere migliori condizioni di lavoro, assunzioni di ex
lavoratori a termine e il controllo del magazzino da parte dei nostri
iscritti.

A questo punto le domande per le quali vorremmo delle risposte sono tante...

- Perchè la cooperativa subentrata nella gestione del magazzino al solo
scopo di azzerare le conquiste ottenute nei mesi scorsi dovrebbe perorare
l’iscrizione a un altro cobas, se non per cercare di disgregare la forza che
gli iscritti Slai Cobas x SC hanno dimostrato tutte le volte che ce n’è
stato bisogno?

- Perchè Fulvio di Giorgio del Sì Cobas, ben sapendo che il fine di questa
ignobile manovra è quello di scatenare una potenziale guerra tra poveri, si
è prestato a dar man forte alla coop?

 - Perchè  questo sindacato, mai visto a Brignano, è in possesso degli
elenchi dei lavoratori/soci della cooperativa, quando quegli stessi elenchi
sono stati negati, durante l’ultimo cambio appalto al sindacato maggiormente
rappresentativo nel magazzino?

- Perchè secondo questo comunicato, la Logostekno e la K+N accetterebbero di
far fare le assemblee al Sì Cobas all’interno del magazzino quando, al
responsabile provinciale dello Slai Cobas x SC, da dopo l’occupazione del 27
settembre, è negato sia l’accesso che lo spazio per assemblee?

- Perchè Fulvio di Giorgio, da noi interpellato telefonicamente per un
chiarimento, non risponde nel merito ma si lancia in minacce senza
fondamento?

 - perchè il Sì Cobas, a parole, auspica un collegamento tra le lotte reali,
mentre poi in casi come questo usa metodi e prassi da sindacato padronale?

Chiunque operi in un sindacato di base e di classe, agli attacchi è
abituato, a maggior ragione nel caso specifico siamo consapevoli che gli
interessi dietro al sistema perverso della logistica sono grandissimi; tutto
il peggio era stato messo in conto, ma quello che non ci saremmo mai
aspettati e che ancora fatichiamo a credere, è che a supportare la
cooperativa, contro di noi e quindi contro la lotta dei lavoratori, potesse
scendere in campo il sindacato che per primo in altri magazzini ha condotto
e conduce le stesse lotte per l’emancipazione dei lavoratori stessi.

Per chiudere, vorremmo tornare a ribadire che lo Slai Cobas x SC e i suoi
iscritti del magazzino K+N, non pretendono alcuna esclusiva, ma sono aperti
a collaborare con qualsiasi sindacato cui i lavoratori scelgano liberamente
di farsi rappresentare, a patto che questo sia disposto ad operare
apertamente e senza secondi fini, per la costruzione di un fronte unico
contro l’arroganza schiavista del sistema della logistica e per la difesa
dei diritti dei lavoratori.

Sebastiano Lamera

Slai Cobas per il Sindacato di Classe

sede viale Marconi 1 Dalmine (BG)

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