[Redditolavoro] ilva oggi e domani

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Wed Aug 1 10:49:19 CEST 2012


ieri e sopratutto oggi alle portinerie D e A dell'Ilva seguitissimi comizi 
dello slai cobas per il sindacato di classe alla vigilia della 
manifestazione di giovedì 2 .
lo slai cobas ha ribadito la sua non adesione alla manifestazione, ma anche 
la sua partecipazione con una postazione ai concentramenti previsti
noi siamo per la continuità della rivolta operaia e dei blocchi e  non per 
manifestazioni tradizionali per ascoltare camusso angeletti e bonanni
i contenuti della nostra postazione sono espressi dal testo del volantino e 
manifesti diffusi in fabbrica

Contro Riva e contro lo stato dei padroni
Difendiamo con la lotta lavoro e salute
l'Ilva non deve chiudere
ma per morti e inquinamento i padroni - Riva compreso - devono pagare e fare 
gli interventi necessari!
Si lavora per vivere.. non per morire e far morire!
Il posto di lavoro non si tocca.. ma anche sicurezza salute e ambiente non 
si toccano!

La lotta degli operai Ilva è esplosa, nella forma di una rivolta di massa. 
Non basta ora la sfilata..  la rivolta deve continuare e ORA BISOGNA ANDARE 
FINO IN FONDO, con lotta, chiarezza e serietà.

- Il riesame deve rivedere la decisione di 'fermo degli impianti'. La 
magistratura non ha distinto adeguatamente: le responsabilità di Riva e 
dirigenti che vanno colpite, la continuità produttiva della fabbrica che è 
una condizione necessaria anche per un intervento pianificato di bonifica in 
corso d'opera, la questione della difesa rigida del posto di lavoro e del 
salario di tutti i lavoratori. Riva e gli altri devono restare agli arresti, 
Riva deve mettere la sua parte di soldi per gli interventi necessari, 
garantendo il lavoro per tutti e per tutto il tempo necessario alla 
bonifica.
Noi con gli operai diciamo "l'Ilva non deve chiudere, Riva, e i politici che 
hanno gestito quando era Italsider pubblica, devono pagare. Noi abbiamo già 
pagato anche con i nostri morti. Loro se ne possono andare, la fabbrica e il 
nostro lavoro devono rimanere". "se siamo arrivati a questo punto la colpa è 
di Riva e anche dei sindacati confederali che per anni si sono coperti a 
vicenda. Se ci fossero stati prima i Cobas, le cose non starebbero così".
Le proposte e l'azione fatta dallo Slai cobas in questi anni (basti pensare 
alla richiesta di "Postazione ispettiva" in fabbrica su sicurezza e salute 
degli operai, ecc.), avrebbero fermato prima la mano di Riva e la 
Magistratura non avrebbe avuto ragione di provvedimenti così gravi.
Nulla è e sarà come prima all'Ilva e a Taranto.
La lotta ora deve rimanere nelle mani degli operai.
Ora non abbiamo che da perdere le nostre catene e un mondo da conquistare.
Lottiamo insieme per il lavoro, la sicurezza e la salute degli operai e 
della città, contro Riva ma anche contro lo Stato che prima non fa niente e 
ora mette a rischio i posti di lavoro.


Autonomia operaia/ organizzazione
Slai COBAS per il sindacato di classe Ilva Taranto
via Rintone, 22 Taranto - cobasta at libero.it - 347-5301704 - 347-1102638
2 agosto 2012 



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