[Redditolavoro] scuola - lo sciopero del 7 ottobre
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Mon Sep 19 15:30:19 CEST 2011
lo slai cobas per il sindacato di classe -coordinamento nazionale aderisce
allo sciopero del 7 ottobre
CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO
IL 7 OTTOBRE SCIOPERO E MANIFESTAZIONI PER LA SCUOLA
La pesantissima manovra finanziaria del governo continua l'opera di
smantellamento della scuola pubblica: altri tagli al tempo pieno della
Primaria ed alle cattedre in ogni ordine e grado di scuola; altri tagli sul
personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. Al drastico calo dei
finanziamenti per l'istruzione, nel Paese che già spende la più bassa
percentuale di PIL nella UE e retribuisce peggio insegnanti ed ATA,
s'accompagnano le economie sulla pelle degli alunni con una controriforma
minimalista che smantella la qualità del sistema formativo italiano a
vantaggio dei diplomifici privati. Il nuovo Liceo Scientifico privo del
latino ne è esempio lampante. La manovra passa persino tramite un 'riordino'
delle classi di concorso che consente l'utilizzazione dei soprannumerari
perdenti posto su insegnamenti per i quali non risultano preparati e
abilitati. È, fra gli altri, il caso del frazionamento della cattedra di
lettere al Ginnasio, dove italiano, latino e greco verranno affidati a
differenti soggetti, alcuni dei quali non in possesso dei requisiti
necessari. L'Unicobas ha già opposto ricorso al TAR del Lazio contro il
riordino delle classi di concorso e sta avviando una class-action nazionale
anche per gli insegnanti tecnico-pratici, di geografia, informatica e
stenodattilografia, vittime sacrificali designate.
La manovra condanna il grosso dei 130.000 precari alla disoccupazione ed
introduce un inaccettabile ribaltamento del diritto del lavoro con la
clausola dell'azzeramento della carriera. Fra i 36.488 non docenti ed i
30.482 insegnanti che pare vengano assunti da settembre, solo una parte
arriverà dal precariato. Di questa, la stragrande maggioranza (che ha meno
di 8 anni di supplenze) percepirà aumenti d'anzianità solo dopo altri 8 anni
dall'assunzione, anziché dalla fine del secondo anno com'è stato sinora per
i lavoratori della scuola. In tal modo percepiranno ben poco di più di ciò
che veniva dato loro in regime di precariato, perché retribuiti sempre allo
stipendio base. La creatività tremontiana ha inventato il precariato di
ruolo, con l'aiuto vergognoso dell'Agenzia per la negoziazione di parte
pubblica e delle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto addirittura
una modifica sui neo-assunti a livello di contratto nazionale. Non di meno
CISL, UIL, SNALS e Gilda hanno il coraggio di gridare al 'grande successo
sulle assunzioni' e la CGIL fa il pesce in barile. Nessuno dice che i posti
coperti sono anche molti di meno dei pensionamenti e che non viene
rispettato neppure il regolare turn-over sui posti disponibili, tagliati in
modo drastico con l'accorpamento delle classi e l'aumento del numero di
alunni o affidate in buona misura a quella parte di precari che riuscirà
ancora a lavorare.
Infine ci sono i tagli sugli altri comparti. La Sanità pubblica ridotta al
livello dell'onere delle prestazioni privatistiche con ticket esosi, la
riduzione dei trasferimenti agli Enti Locali, che potranno investire sempre
meno in asili-nido, trasporti e servizi e la fiscalità generale che premia
ancora gli evasori mentre elimina gli sgravi fiscali. Sono 483 le
agevolazioni investite dalla manovra, con un risparmio progressivo per lo
stato del 5% nel 2013 (8 miliardi) e poi del 15% dal 2014 (32 miliardi).
Tutto ciò equivale a 1.000 euro di tassazione diretta ed indiretta in più a
contribuente in due anni: vengono colpite le detrazioni per i figli a
carico, l'istruzione, gli asili-nido, le spese mediche, mutui per la prima
casa e per le ristrutturazioni edilizie. I tagli colpiranno peraltro anche
gli sgravi per i no-profit, il meccanismo dell'IVA e le accise per i crediti
d'imposta.
Di fronte a questa vera e propria macelleria sociale, il dovere precipuo
delle organizzazioni sindacali degne di questo nome è quello di organizzare
la più grande protesta possibile. Il mondo della scuola, docenti, non
docenti e studenti, colpito in modo feroce sia frontalmente che
indirettamente, reagirà con forza non appena l'anno scolastico avrà inizio.
L'Unicobas Scuola proclama per Venerdì 7 Ottobre un'intera giornata di
sciopero con manifestazioni di piazza. Dal proprio canto, la Confederazione
Italiana di Base Unicobas sta studiando la proclamazione dello sciopero
generale e generalizzato di tutte le categorie per la medesima data.
p. l'Unicobas Scuola
Stefano d'Errico (Segretario Nazionale)
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