[Redditolavoro] 13 settembre bergamo
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Tue Sep 13 05:35:23 CEST 2011
CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA: OCCORRE UNA LOTTA GENERALE, AUTONOMA DALLE
STRUMENTALIZZAZIONI DI SINDACATI CONFEDERALI E FALSA OPPOSIZIONE
PARLAMENTARE
Il governo Berlusconi, dopo quattro riscritture, ha varato il testo
definitivo della manovra finanziaria 2012-2013 che ha già ottenuto la
fiducia del Senato, mentre in questi giorni sta passando anche in
Parlamento. Una manovra, da 54 miliardi tra le più pesanti
degli ultimi decenni, che da un lato scarica la crisi sui lavoratori,
precari, disoccupati, donne, masse popolari e dall'altro vuol fare avanzare
nelle fabbriche un regime di vero e proprio fascismo padronale per ridurci
come schiavi attraverso la libertà di licenziare.
Leggendo tra i numeri, che la stampa cerca di oscurare, emerge chiaramente l'odio
di classe che governo e padroni esprimono verso gli operai e che è l'anima
nera ha fondamento di questa manovra:
36 miliardi di misure fiscali di cui: 14 nel 2012 in cui le maggiori entrate
4,2 miliardi vengono dall'aumento dell'IVA dal 20 al 21% , mentre dal
contributo di "solidarietà" del 3% dei 34mila ricconi italiani che
guadagnano più di 300mila euro l'incasso è di 54milioni nel 2012, lo sblocco
delle addizionali comunali e regionali con aumento aliquota IRPEF
rispettivamente fino allo 0,8% e all'1,4%, il resto dovrebbe arrivare dalla
"lotta" all'evasione, ma invece viene inserita la proroga di 1 anno per gli
accertamenti Iva collegati al condono del 2002 e il carcere scatta solo per
chi evade oltre 3milioni di euro (l'imposta evasa dovrà essere superiore al
30% del volume di affari).
18 miliardi di tagli alla spesa che verranno: dall'anticipo di 2 anni al
2014 dell'adeguamento delle pensioni di vecchiaia delle lavoratrici nel
settore privato a 65 anni, dal TFR differito di 2 anni per i dipendenti
pubblici, dai tagli agli enti locali e la privatizzazione dei servizi
pubblici, mentre viene alleggerito il taglio previsto ai parlamentari 10%
per le retribuzioni superiori ai 90 mila euro (parte eccedente questa quota)
e del 20% sopra i 150mila euro.
Viene poi inserita l'attacco all'art. 18, con meno vincoli sui
licenziamenti, alla contrattazione, dando valore retroattivo erga omnes dei
contratti in deroga, quindi con riconoscimento e traduzione in legge degli
accordi Fiat di Pomigliano e Mirafiori che cancellano diritti, attaccano la
malattia e la libertà di sciopero. In un quadro di generale cancellazione
dello Statuto dei lavoratori e di massima libertà ai padroni e massima
precarietà dei lavoratori.
Questo è il cuore e la sostanza della manovra governativa, il resto si
tratta di pura propaganda volta a salvaguardare privilegi del sistema
politico.
A fronte di questo attacco, i partiti di opposizione parlamentare si
uniscono più o meno al governo, le organizzazioni sindacali con l'intesa del
28 giugno, compresa quella della Cgil della Camusso, avevano scelto già di
fiancheggiare il governo nella crisi.
Per questo i proletari, i lavoratori, le lavoratrici, le masse popolari non
hanno altra scelta che difendere con la lotta redditi, lavoro, diritti e
condizioni di vita e di lavoro; attraverso l'utilizzo di forme di lotta che
puntino al blocco effettivo di posti di lavoro, strade, città, con assedio
di luoghi istituzionali e parlamentari compartecipi di questo pesante
attacco; fino ad ottenere risultati concreti in particolare l'art. 18, i
contratti nazionali, le pensioni.
13 SETTEMBRE GIORNATA NAZIONALE DI LOTTA, DENUNCIA E INFORMAZIONE
SLAI COBAS per il sindacato di classe
Sede regionale: Dalmine Viale Marconi,1 24044 (Bergamo) Fax 035/19968666
Cell. 335/5244902
http://www.youtube.com/user/cobasinforma - Casella Postale 4 Dalmine -
cobasdalmine at infinito.it
More information about the Redditolavoro
mailing list