[Redditolavoro] FARE CARTA STRACCIA DELLA LETTERA A BRUXELLES

Partito Comunista dei Lavoratori pclavoratoribologna at gmail.com
Thu Oct 27 15:49:49 CEST 2011


CONTRAPPORRE AL PROGRAMMA DELLA BCE UN PROGRAMMA ANTICAPITALISTA OPERAIO E
POPOLARE
LICENZIARE BERLUSCONI E TUTTI I CORTIGIANI DI BANCHE E IMPRESE
REALIZZARE UN GOVERNO DEI LAVORATORI PER LIBERARCI DALLA DITTATURA DI
INDUSTRIALI E BANCHIERI

(27 Ottobre 2011)

DICHIARAZIONE DI MARCO FERRANDO

Il progetto annunciato dal governo italiano a Bruxelles, basato sulla
liberalizzazione dei licenziamenti- nel settore privato e pubblico- è una
provocazione odiosa. Lo sarebbe in ogni caso, tanto più in un quadro di
drammatica crisi sociale. Lo è a maggior ragione da parte di un governo
reazionario in profonda crisi, frequentato da faccendieri, evasori, ministri
in odore di mafia, che cerca la sopravvivenza nel plauso dei banchieri
europei.

Contro questo disegno non sono sufficienti le parole o iniziative platoniche
e dimostrative di “protesta” o “dissenso”. E' necessario dispiegare una
mobilitazione di massa straordinaria e continuativa capace di bloccare
davvero l'Italia sino al ritiro delle misure annunciate. Se non ora quando?

Nel 2002 contro l'attacco all'articolo 18 si levò un vasto movimento di
massa- poi piegato alle compatibilità del centrosinistra in gestazione- che
riuscì ad arrestare l'attacco berlusconiano. Oggi si tratta di rilanciare
quel movimento, ma liberandolo da ogni subordinazione al “nuovo”
centrosinistra, per farne il risolutore della crisi nel nome di una vera
alternativa. Che liberi definitivamente l'Italia dai suoi attuali padroni:
industriali, banchieri, Vaticano, e tutti i loro partiti.

A questo fine, tutte le sinistre politiche, sindacali, associative, di
movimento possono e debbono unire le proprie forze in una azione di massa
liberatoria, che faccia carta straccia della “lettera” a Bruxelles e imponga
finalmente un cambio dell'agenda. Al programma di emergenza della BCE va
contrapposto un programma d'emergenza operaio e popolare: che rivendichi il
blocco dei licenziamenti, la nazionalizzazione senza indennizzo di tutte le
aziende che licenziano, il ripudio del debito pubblico verso le banche, la
loro nazionalizzazione sotto il controllo dei lavoratori.

Solo questo programma anticapitalista può recidere le radici della crisi.
Solo una mobilitazione straordinaria e radicale può imporlo. Solo un governo
dei lavoratori può realizzarlo.

E' lo scenario della crisi europea a dettare una risposta radicale. In tutta
Europa si annuncia un'ulteriore drammatica stretta sociale al solo scopo di
salvare le banche francesi e tedesche, ricapitalizzare le banche di tutto il
continente, ampliare il fondo europeo salvabanche. Le banche sono l'alfa e
l'omega dell'Europa dei padroni, sotto i governi di ogni colore. E' la
riprova che il capitalismo può sopravvivere solo continuando a depredare i
lavoratori e i giovani a vantaggio di capitalisti e banchieri. Solo
scaricando la crisi sulle sue vittime a vantaggio dei suoi responsabili.
Solo condannando alla rovina presente e futuro delle nuove generazioni.

Per questo, l'alternativa o è anticapitalista o non è. Solamente la
rivoluzione sociale può sgomberare il campo da quella parabola di decadenza
che il capitalismo impone all' intera società. Elevare la coscienza delle
masse alla comprensione di questa necessità è e deve essere il lavoro
quotidiano, controcorrente, di tutti i militanti coscienti del movimento
operaio e dei movimenti di lotta.

“Trasformare l'indignazione in rivoluzione” socialista è la parola d'ordine
del Partito Comunista dei Lavoratori.

*MARCO FERRANDO- PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
*

*http://www.pclavoratori.it  -  info a pclavoratori.it*

*Sez. prov. di Bologna*

*http://sites.google.com/site/pclbologna  -  pcl.bologna a virgilio.it
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