[Redditolavoro] COMUNICATO STAMPA tuttisottountetto
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Wed Oct 26 18:05:40 CEST 2011
COMUNICATO STAMPA
Nel corso del Consiglio Comunale di Crema, ieri sera 25 ottobre 2011 verso
le 21.00, una quarantina di persone tra il pubblico, hanno esposto due
striscioni che chiedevano risposte concrete al problema della casa.
A fronte di quasi millecinquecento case sfitte di cui ottocento circa di
proprietà ALER, ogni anno vengono assegnate poche decine di abitazioni,
lasciando assolutamente senza risposta le diverse centinaia di richieste dei
cittadini, che spesso versano in situazioni assolutamente drammatiche.
Emblematica la situazione di Claudiu Mihai e della sua famiglia, licenziato
dalla Isoelectric di Bagnolo Cremasco, sfrattato perché non poteva pagare il
canone di affitto. Nel mese di luglio, aveva ottenuto che il Comune, dopo
mesi di latitanza, intervenisse a pagare per un trimestre laffitto di una
casa, temporaneamente messa a disposizione da una famiglia cremasca perché
assente la persona che la doveva abitare. Da sottolineare che la
disponibilità dellamministrazione comunale è emersa solo come risultato di
oltre un mese di lotta, dopo venti giorni di presidio in piazza del Duomo e
dopo la resistenza a ben quattro tentativi di sfratto. Il primo novembre
Claudiu, con la figlia Corinne di soli sei anni, e il resto della sua
famiglia saranno per strada senza più alcuna disponibilità del Comune di
Crema a nessun tipo di intervento. Neppure nessuna possibilità di ottenere,
nei prossimi anni, una delle millecinquecento case sfitte. Infatti, nella
graduatoria provvisoria del bando di assegnazione, che non è ancora chiuso,
Claudiu è al centosessantesimo posto in quanto non gli viene riconosciuta la
condizione di sfrattato perché lo sfratto è già stato eseguito e quindi
estinto e viene considerato possessore di un contratto di locazione, quello
provvisorio che scade il 31 ottobre, e non gli viene riconosciuto lo stato
di povertà, perché nel 2010, Claudiu ha avuto ben mille euro di reddito. È
la vendetta sociale dei potenti di fronte a chi ha protesta e non vuole
chinare la testa?
La situazione è esplosa nel Consiglio Comunale, a fronte dellesposizione
degli striscioni, il presidente del Consiglio Agazzi interrompeva i lavori,
dal pubblico inviti ad affrontare il problema della casa e a risolvere le
situazioni di emergenza, fra cui quella della famiglia Mihai. Dopo più di
mezzora, il presidente ha invitato la forza pubblica a sgomberare laula,
senza che ciò accadesse. Dal pubblico si sono elevate grida di protesta
ferme e slogan.
Solo dopo parecchio tempo, con larrivo dei rinforzi di polizia, guidati dal
vice questore Segre, i cittadini interrompevano la protesta uscendo
dallaula al canto di Bella ciao.
Non sorprende ormai più nessuno il comportamento unanime del Consiglio
Comunale, di fronte al massacro sociale che sta venendo avanti, di cui il
caso della famiglia Mihai è solo uno dei più drammatici esempi, di fronte
alla vendetta dei potenti che fanno tutto, anche lincredibile per impedire
che Claudiu e la sua famiglia possano avere una casa (un consigliere di
maggioranza si è messo esplicitamente a deridere la sua vittima). Neppure un
consigliere comunale né di opposizione, tantomeno di maggioranza, si è
alzato per solidarizzare con la famiglia Mihai o per chiedere spiegazioni al
sindaco o alla giunta.
Crema, 26 ottobre 2011.
TUTTISOTTOUNTETTO
SMETTI DI SUBIRE IN SILENZIO! RIBELLATI! COMINCIA A LOTTARE!
RIVOLGITI ALLO SPORTELLO INFORMATIVO E DI LOTTA PER LA CASA:
TUTTI I MARTEDÌ DALLE 18.00 ALLE 20.00
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presso SPAZIO POPOLARE LA FORGIA
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