[Redditolavoro] A un mese dalla strage di Barletta
cobasta
cobasta at libero.it
Wed Nov 2 22:48:31 CET 2011
Domani è un mese dalla strage delle operaie di Barletta.
Il Comitato "Verità è Giustizia" da appuntamento a tutti i barlettani in
piazza "Aldo Moro" alle ore 20.30 per "un momento di riflessione aperto a
tutta la cittadinanza. "Risvegliamo il nostro orgoglio di solidarietà
barlettana", scrivono i promotori dell'iniziativa.
Noi domani nelle iniziative di lotta per il lavoro che ci saranno a Taranto,
al mattino delle disoccupate e disoccupati e nel pomeriggio delle
lavoratrici delle pulizie, dedicheremo una parte della mobilitazione per
ricordare Giovanna, Matilde, Antonella, Tina, Maria ma soprattutto per
discutere una proposta di mobilitazione regionale delle donne lavoratrici,
precarie disoccupate contro il lavoro nero, la negazione di un lavoro
dignitoso e sicuro; non accettiamo, non ci vogliamo rassegnare al fatto che
soprattutto per le donne, l'unica possibilità di lavoro è quello a
sottosalario, a rischio della vita.
Perchè la morte delle operaie di Barletta non è un disastro, ma un
assassinio! E' soprattutto frutto del lavoro nero, che vuol dire taglio dei
costi del lavoro, del salario come dei costi per la sicurezza. Se le operaie
non fossero state in quelle condizioni, non si sarebbero neanche trovate in
quel sottoscala a lavorare in locali con le crepe nei muri, senza via
d'uscita a norma, ecc., per il taglio sui costi di una piccola azienda ma
soprattutto per i profitti delle 'Grandi marche' che incassano "oro" dal
"fango", e, come a Barletta, anche dal sangue delle operaie.
Chi continua a negare il rischio mortale del lavoro nero, intrecciato con la
speculazione affaristica dei padroni edili e la mancanza di controlli di
Ispettorato, Asl, ecc., il menefreghismo, o connivenza delle Istituzioni, di
fatto, come sta facendo il sindaco di Barletta, lo vuole giustificare,
normalizzare, renderlo ordinario e scontato, accettabile come unica
prospettiva soprattutto al sud, soprattutto per le donne. Ma così non può e
non deve essere!
Di fronte alla morte di, perchè la loro vita non sia dimenticata, perchè
serva ad evitare altre stragi, proponiamo di costruire insieme uno "sciopero
delle donne lavoratrici", per dire Basta!, per sentirci forti, per non
accettare questa vita!
Lavoratrici, disoccupate
Slai cobas per il sindacato di classe - Taranto
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