[Redditolavoro] petizione contro la guerra

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Fri Mar 25 17:48:31 CET 2011


Firmate la petizione "Lavoratori e pensionati iscritti alla CGIL contro la 
guerra in Libia"



Alla Confederazione Generale Italiana del Lavoro

Abbiamo letto un'inaccettabile comunicato stampa della CGIL nazionale in 
data 18/03/2011, giustificazionista nei confronti delle azioni di natura 
imperialista e guerrafondaia in Libia.

In qualità di dirigenti o semplici iscritti ci sentiamo già coinvolti nei 
massacri che le cosiddette bombe amiche perpetreranno.

Pensiamo che sia vitale discutere al più presto del comunicato nazionale 
CGIL, all'interno di tutte le sue strutture.

Ogni persona un minimo accorta sa benissimo che questi interventi bellici 
"umanitari", mirano soltanto all'instaurazione di un governo fantoccio che, 
sotto il protettorato ONU e NATO , fornisca ai neo-colonialisti USA e UE 
ricchezze naturali a basso costo.

Riteniamo che come sindacato CGIL abbiamo il dovere di condannare l'attacco 
criminale il cui prezzo sarà un misto di sangue e denaro.

Il costo della guerra sarà pagato con il sangue dei libici ed il denaro 
della classe operaia ,così come è stato per l'Afghanistan,per l'Iraq e per 
tutte le guerre e le aggressioni imperialiste attuate negli ultimi anni in 
nome della "democrazia".

Ci sembrano davvero lontani i tempi in cui la CGIL proclamava lo sciopero 
generale di 24 ore (Settembre 1911) contro la Guerra in Libia ed il popolo 
scendeva in piazza per manifestare contro la politica imperialista,pagando 
anche con la vita il proprio dissenso come avvenne a Langhirano (PR).

Facciamo appello a tutti gli iscritti affinché sottoscrivano questo 
documento per fare in modo che la CGIL si opponga alla guerra.

I firmatari

http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2011N8037


Lavoro! Non una nuova guerra per i profitti dei padroni!

Gli aerei italiani, al carro di quelli americani e francesi, partecipano 
alla guerra contro la Libia, Bombardamenti seminano morte e distruzione 
anche di civili.
Le basi militari al Sud, Sicilia, Campania, Puglia e la base di Taranto 
tornano zone di guerra!

Il governo Berlusconi e la falsa "opposizione" in Parlamento sono tutti 
d'accordo!
ll regime di Gheddafi è stato in questi ultimi anni al servizio degli 
interessi economici e politici dei governi occidentali e del governo 
italiano in particolare, con accordi sullo sfruttamento energetico, 
forniture di armamenti, controllo e mercato dell'immigrazione.
Abbiamo visto tutti il baciamano e l'accoglienza come un re di Gheddafi!
Ora gli stessi governi scendono in campo apparentemente contro Gheddafi, in 
realtà a tutela degli stessi interessi e profitti.
Gheddafi bombardava il suo stesso popolo in rivolta in alcune zone, e le 
truppe Usa-Francia-Italia aggiungono altri bombardamenti.
E questa sarebbe una guerra "umanitaria"?!
Il governo italiano e l'arco parlamentare che lo appoggia, il Presidente 
Napolitano, ancora una volta agiscono in aperta violazione della 
Costituzione che nel suo art. 11 vieta la guerra, e si preparano a 
scaricare anche i costi di questo intervento militare sulle masse popolari - 
alla faccia della crisi!
Miliardi su miliardi spesi per bombe, truppe, armamenti, mentre manca il 
lavoro, la salute, le case, i salari sono troppo bassi per vivere, tagliano 
i fondi per la scuola e l'ambiente.
I lavoratori, i disoccupati, i precari, i giovani, le donne, i cittadini 
non hanno bisogno e non vogliono questa altra guerra. NON IN NOSTRO NOME!
Facciamoci sentire in tutte le forme, organizziamo manifestazioni cittadine, 
regionali, nazionale.

Slai cobas per il sindacato di classe Coordinamento Nazionale
 cobasta at libero.it - 347-1102638



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