[Redditolavoro] operaio rumeno muore il primo giorno di lavoro

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Sun Mar 20 07:13:46 CET 2011


LANCIANO. Per sapere come è morto Haralambe Ciuboteriu saranno necessari 
ulteriori accertamenti, ma dalle indagini della polizia emergono novità 
sulle 'circostanze' del decesso.


haralambe ciubuteriu, operaio di 44 anni  è morto in un cantiere di Lanciano
lavorava in nero

Intanto sono state accertate diverse irregolarità al cantiere, e tra queste 
anche l'impianto elettrico non a norma. La polizia ha inoltre verificato che 
l'operaio non era assunto e la ditta per cui lavorava ha cercato di 
regolarizzarlo solo dopo la morte. Qualche dubbio sulla regolarità del 
cantiere alla Polizia era venuto da subito, tanto che, a seguito della morte 
dell'operaio rumeno, ha posto sotto sequestro il locale e avviato vari 
accertamenti. Ora sono arrivati i primi risultati. Intanto gli agenti del 
commissariato di Lanciano hanno riscontrato che l'impianto elettrico non 
rispondeva alla normativa in materia di salute e sicurezza sul luogo di 
lavoro, con un evidente rischio elettrico. Per questo le due ditte edili che 
lavoravano all'interno del fondaco sono state denunciate. I due operai 
impiegati, infatti, lavoravano ognuno per una ditta per cui entrambe sono 
state segnalate per non aver rispettato la normativa di riferimento, l'articolo 
8 della legge sul lavoro.

Ai datori di lavoro, in particolare, è contestato il fatto di «non aver 
preso tutte le misure necessarie - tecniche, organizzative e procedurali - 
affinché i lavoratori siano salvaguardati dai rischi di natura elettrica.». 
Dal sopralluogo, inoltre, sono  state evidenziate alcune inadempienze in 
materia di sicurezza su alcuni dei materiali utilizzati (in particolare un 
ponte su ruote) per le quali verranno applicate le relative sanzioni. I 
risultati dei controlli dei tecnici della Asl, in questo senso, saranno 
determinanti per individuare tutte le irregolarità del cantiere e procedere 
con le sanzioni amministrative e, probabilmente, con altri provvedimenti di 
carattere giudiziario.

Ma per l'impresa per la quale lavorava l'operaio deceduto i rischi sono 
anche altri. Da una verifica, infatti, è emerso che il lavoratore deceduto 
non era stato assunto regolarmente. Il datore di lavoro, ritenendo di non 
essere scoperto, lo aveva assunto lo stesso giorno del decesso, il 14 marzo. 
Ma è bastato un semplice accertamento da parte del personale del 
Commissariato dal quale è emerso che le relative pratiche di assunzione 
erano state effettuate in ore successive al decesso del rumeno. Anche per 
questo il datore di lavoro sarà sanzionato.

Le novità emerse sulle irregolarità del cantiere non possono, ovviamente, 
non pesare sulle indagini relative alla morte dell'operaio, anche se per la 
Polizia restano comunque due situazioni indipendenti.

L'autopsia sul cadavere del 44enne, effettuata dall'anatomopatologo Ivan 
Melasecca su incarico della procura della Repubblica di Lanciano, infatti, 
ha accertato che la morte è avvenuta per arresto cardiaco, ma non ha 
chiarito per quale motivo. Due le ipotesi plausibili: la morte naturale, 
probabilmente a seguito di un infarto; oppure la morte causata da 
folgoramento. In questo senso è fondamentale effettuare nuovi accertamenti 
sull'irregolarità dell'impianto elettrico perché proprio questo potrebbe 
aver causato una scarica elettrica fatale per il manovale.

 La verità sulla morte del rumeno, tuttavia, sarà accertata soltanto quando 
saranno resi noti i risultati definitivi dell'autopsia, e a seguito di 
ulteriori esami istologici a cui il corpo del 44enne sarà sottoposto.

 ddc 18/03/2011




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