[Redditolavoro] Fw: lavoratori denunciano la mancanza di sicurezzza nei luoghi di lavoro info 3498494727 prego pubblicare e diffondere
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Wed Mar 9 18:29:55 CET 2011
Subject: lavoratori denunciano la mancanza di sicurezzza nei luoghi di
lavoro info 3498494727 prego pubblicare e diffondere
Conferenza stampa Pisa 9 marzo 2011 ore 16:00
Con la sicurezza e la salute dei lavoratori non si scherza
La conferenza stampa di oggi si prefigge due obiettivi:
denunciare quanto accade in ferrovia alla opinione pubblica perché è in
gioco la sicurezza di milioni di utenti che ogni giorno salgono sui treni
rilanciare le iniziative per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
portandole dai luoghi di lavoro alla società civile perché si amplifichi l’eco
della denuncia e sia intrapresa una mobilitazione ampia, sindacale, sociale,
politica e civile
Pochi sanno che in ferrovia , e ormai in molti altri luoghi di lavoro, non
viene neppure rispettato il diritto di sciopero sancito dalla Costituzione,
infatti n occasione degli scioperi , con un comportamento a dir poco
antisindacale, i treni sono mossi da quadri aziendali in sostituzione dei
ferrovieri che aderiscono alla protesta.
Il ministro Matteoli, dal canto suo, ha recentemente "giustificato" l’uso
dell’esercito con la concomitanza di uno sciopero indetto nel trasporto
aereo e con la tutela del diritto costituzionale alla mobilità dei
cittadini, strano che a dirlo sia l’esponente di una maggioranza Governativa
impegnata ogni giorno nella cancellazione delle parti più avanzate della
Carta Costituzionale . E sul diritto di sciopero è ferma in Parlamento una
proposta di legge Governativa finalizzata a cancellare lo sciopero prima nel
settore dei trasporti per poi allargarsi ad altri settori…
Così, sono stati così licenziati ferrovieri per avere pubblicamente
denunciato la mancanza di sicurezza sui treni o per essersi rifiutati di
salire su mezzi non idonei. La formula usata da Trenitalia è stata “il venir
meno del rapporto di fiducia”
A sostegno di tutti i licenziati in Ferrovia è nata la Cassa di solidarietà
tra i Ferrovieri (per maggiori informazioni www.casofs.org)
La conferenza stampa di oggi offre alla opinione pubblica alcuni elementi di
analisi e di valutazione
Pochi sanno cosa sia l’ANSF, Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria.
Istituita sulla base dell'articolo 4 del Decreto legislativo 10 agosto 2007,
n. 162, l’Agenzia è preposta alla sicurezza del sistema ferroviario
nazionale e svolge i compiti e le funzioni per essa previsti dalla direttiva
2004/49/CE con competenza per l'intero sistema ferroviario nazionale,
insomma ha un compito rilevante come “definire l’intero quadro normativo in
materia di sicurezza\circolazione ferroviaria” con cui le Imprese
ferroviarie debbono addestrare il personale al rispetto delle stesse. Queste
regole sul trasporto ferroviario sono paragonabili al codice della strada
per il trasporto su gomma
Trenitalia emana abitualmente disposizioni interne con la dicitura che esse
“integrano” le istruzioni dell’ANSF, cosa del tutto illegittima e non
possibile secondo quanto stabilito dalle norme vigenti. Il personale
interessato va in confusione e non sa se privilegiare l’obbedienza alle
istruzioni o alle disposizioni interne dell’Impresa, giacché questa ha sui
dipendenti il potere disciplinare e le sanzioni, anche pesanti (si veda il
licenziamento del capotreno Sandro Giuliani), sono frequenti.
Nell’emanare la disposizione DEIF 23.0 del 06.05.2010 non è chiaro se,
volontariamente o involontariamente, Trenitalia confonda l’affidamento dei
treni con l’affidamento dei mezzi di trazione (locomotive) che rappresentano
situazioni molto diverse con regole diverse. Se l’errore è volontario se ne
deduce che l’obiettivo può solo essere quello di costringere il capotreno ad
abbandonare una postazione con obblighi di sicurezza per anteporre a questi
i propri interessi commerciali; se invece è involontario la cosa preoccupa
ancora di più perché significa che le disposizioni di Trenitalia sono
affidate a gente che è la prima a non capire il contenuto delle istruzioni
ANSF a cui deve scrupolosamente attenersi nonché vigilare affinché vengano
osservate dal proprio personale.
Qualunque possa essere il caso, appare chiaro che Trenitalia confonda le
regole destinate al personale di sicurezza (che ha giurato fedeltà alla
nazione secondo l’art.54 della Costituzione e non all’amministratore
delegato) allo scopo di costringerlo ai comportamenti desiderati solamente
in virtù del proprio potere sanzionatorio. Nel caso del licenziamento del
capotreno Sandro Giuliani, la Procura della Repubblica non ha ancora
valutato l’imputazione di turbativa di pubblico servizio, sebbene Trenitalia
gliela abbia invece subito addebitata nella contestazione.
A livello nazionale, un anno fa, sono stati licenziati 12 colleghi in
apprendistato professionalizzante. Assunti con contratti favorevoli solo a
Trenitalia e formati per il loro lavoro sono stati messi alla porta per aver
maturato troppe giornate di infortunio (anche in seguito ad aggressione) o
di malattia o per aver preteso, come il capotreno di Pisa Fabrizio Citi, il
rispetto delle norme di sicurezza o dell'orario di lavoro.
Nel nostro paese sono troppi gli infortuni sul lavoro soprattutto negli
appalti e nelle regioni meridionali. C’è poco da stare allegri di fronte ai
dati dell’Inail (relativi al 2010 e resi noti solo pochi giorni or sono) su
morti e infortuni sul lavoro. Se da un lato esiste una flessione dell'1,9%
degli infortuni in complesso rispetto al 2009 (da 790 mila casi a 775 mila
casi) e del 6,9% degli infortuni mortali (da 1053 a 980) , dobbiamo
registrare un considerevole calo dell’occupazione e delle ore effettivamente
lavorate a cui si aggiungono le ore di cassa integrazione fino al blocco
degli straordinari. Lavorando meno ore e diminuendo gli organici, il numero
degli infortuni e dei morti statisticamente non può che diminuire, anche se
rimane altissima l’incidenza sul numero effettivo della forza lavoro, come
numerosi sono gli infortuni non denunciati che sfuggono ad ogni statistica.
Presenti:
Sandro Giuliani – Licenziato FS
OrSA – Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base TOSCANA
RLS – Rappresentanti alla sicurezza CoBAS -
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