[Redditolavoro] divieto di transito

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DIVIETO DI TRANSITOFerdinando Lazzaro è lo schifoso essere padrone della 
ditta Italcoge, quella banda di delinquenti che sta recintando l'area dove, 
a settembre, dovrebbero iniziare i lavori per la distruzione della Val di 
Susa.
Martedì sera questo essere ignobile è stato 'massaggiato vigorosamente', con 
giusta ragione, da cinque persone mentre stava rientrando nella sua casa di 
Susa dopo aver trascorso qualche ora al sito della Maddalena di Chiomonte 
protetto da ben seicento rappresentanti delle 'forze dell'ordine'.
Per inciso, ricordo che questi 'puffi blu' sono stipendiati profumatamente 
da tutti i cittadini; li paghino soltanto quelli che vogliono il treno ad 
alta voracità: il Governo dispensi noi che siamo contrari, visto che - a 
parere nostro - potrebbero tranquillamente fare qualcosa d'altro, certamente 
più utile alla comunità che difendere i padroni.
Ma torniamo a martedì sera: l'essere infame è stato 'leggermente scosso' e 
sembra che abbia riportato la frattura di un gomito unitamente ad altre 
lievi lesioni.
Ciò che appare piuttosto strano, però, è che il referto ospedaliero parla di 
dieci giorni di prognosi; dubito molto che se si fosse realmente rotto un 
braccio, come sostiene, le sue sporche ossa si rimetterebbero a posto in 
così poco tempo.
Intervistato dall'ignobile scribacchino ultra reazionario della busjarda 
Massimo Numa - che pubblica la cosa nell'edizione di giovedì trenta giugno, 
a pagina quindici - lo schifoso padrone afferma: "Mi hanno chiesto se voglio 
la scorta, ma io preferirei di no Per me sarebbe una sconfitta. Voglio poter 
circolare liberamente nel mio paese. Ma a questo lavoro non rinuncio".
Non si capisce davvero perché il porco padrone dovrebbe poter circolare 
impunemente per le strade della Val di Susa: visto che i milioni di 
profitti - che farà sulla pelle degli operai, della popolazione e 
dell'ambiente - li accetta senza batter ciglio, anzi come dice lui non vi 
rinuncia, sarà almeno costretto a guardarsi sempre attorno, con la paura che 
qualcuno voglia fargli la meritatissima festa.Susa (TO), 30 giugno 2011
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Torino



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