[Redditolavoro] un appello dai cassintegrati yamaha

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Thu Jun 23 15:57:26 CEST 2011


COMUNICATO DEI LAVORATORI
CASSAINTEGRATI DI YAMAHA
Sito: www.yamaharesistiamo66.it Mail: yamaha66licenziati at virgilio.it
A seguito del comunicato emesso dalla Provincia di MB in data 17 giugno 
2011, precisiamo quanto segue:
 Riguardo alla nostra mancata partecipazione: la RSU Yamaha condivide la 
scelta dell'organizzazione
sindacale in quanto: la Fim Cisl ha comunicato al tavolo tecnico 
preparatorio, svoltosi mercoledì 15
Giugno 2011, alla Dott. Erminia Zoppè (Direttore del settore Lavoro della 
Provincia di MB) la propria
impossibilità a partecipare all'incontro di venerdì 17 Giugno in quanto le 
proposte economiche emerse
erano assolutamente irricevibili. Il giorno seguente, giovedì 16 Giugno, la 
Fim Cisl ha più volte
telefonato alla medesima, per ribadire la "non disponibilità alla 
partecipazione al tavolo ufficiale",
senza tuttavia avere ricevuto una risposta.
 Riguardo al rifiuto al confronto: all'interno di un percorso di trattativa 
onesta, che mira anche a
costruire un serio percorso di ricollocazione dei lavoratori tuttora in 
CIGS, la proposta aziendale di
mettere a disposizione 1.000 Euro a testa è irricevibile e non credibile 
neppure come 'base di
partenza', considerando l'enorme cifra accantonata a bilancio dalla Yamaha 
(7.140.000 Euro) per la
gestione degli esuberi e la ricollocazione degli stessi.
 Riguardo all'attivazione della Prefettura: MAI in alcun modo il nostro 
presidio PACIFICO è venuto
meno agli accordi intercorsi con le forze dell'ordine per la gestione dello 
stesso. Se le autorità
competenti riterranno plausibile uno sgombero, è evidente fin da ora che i 
lavoratori, le lavoratrici e le
loro famiglie si opporranno in modo attivo con una resistenza pacifica ma 
determinata e finalizzata alla
difesa del presidio e della dignità.
 Riguardo alla presa di posizione del Presidente della Provincia di MB e 
del Sindaco di Lesmo:
Riteniamo grave che le Istituzioni, che dovrebbero rappresentare e tutelare 
TUTTI i cittadini, abbiano
dato un immagine totalmente errata ed ingiusta dei lavoratori e delle 
lavoratrici cassaintegrati di
Yamaha. Infatti dal comunicato della Provincia se ne evince che tra noi vi 
siano persone che rifiutino
sistematicamente e in modo incomprensibile un lavoro, senza però cercare di 
capirne l'eventuale
diniego. Ricordiamo alle Istituzioni che molti cassaintegrati Yamaha stanno 
frequentando corsi per la
ricollocazione, tra questi ci sono quelli che lavorano a termine ed altri 
che prestano attività lavorativa
come LSU presso il Tribunale di Monza.
RIVOLGIAMO PERTANTO UN APPELLO A TUTTI I CITTADINI, I LAVORATORI,
LE FORZE SOCIALI, POLITICHE E RELIGIOSE, RINGRAZIANDOLE SIN DA ORA
PER LA LORO SOLIDARIETA' E PARTECIPAZIONE:
È impensabile che un'azienda accantoni 7.140.000 Euro per l'incentivo all'esodo 
dei lavoratori licenziati e
proponga 1.000 Euro per la loro eventuale ricollocazione.
È vergognoso che dopo 200 giorni di pacifico presidio si pensi ad un 
ipotetico o eventuale sgombero perché
la Fim Cisl non si è presentata ad un incontro, giustificandone però l'assenza. 
Yamaha ad oggi ha già
disertato almeno 3 incontri, senza giustificazione alcuna, senza che 
accadesse nulla!
E' inaccettabile che Yamaha, dopo aver tratto enormi profitti economici ed 
aver goduto di incentivi statali per
la vendita di moto, continui in modo imperturbabile a ignorare l'enorme 
danno sociale, economico e umano
causato a noi e alle nostre famiglie, senza che nessuna autorità 
istituzionale riesca a farle "pagare", in modo
concreto, l'irresponsabile scelta di chiudere, solo in Italia, l'intera 
produzione di motocicli.
Il nostro presidio continuerà ad oltranza fino a che non verranno
pienamente riconosciuti i nostri diritti e la nostra dignità di lavoratori.
Le lavoratrici ed i lavoratori cassaintegrati di Yamaha Motor Italia
in presidio permanente dal 13 Dicembre 2010 



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