[Redditolavoro] Assunti per legge 2 precari di Andria

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Wed Jul 20 08:26:43 CEST 2011


Assunti per legge
2 precari di Andria
un insegnante e un operatore amministrativo


di Giovanni Longo

BARI - Sospiro di sollievo per due «precari di lungo corso». Più di uno 
spiraglio per migliaia di insegnanti e personale non docente della scuola 
che sperano di gettarsi alle spalle anni e anni di precariato. Il Tribunale 
del lavoro di Trani (giudice Maria Antonietta Lanotte Chirone) ha in un 
certo senso «amplificato» gli effetti della stabilizzazione nella scuola 
concordata nelle scorse settimane tra governo e sindacati con una sentenza 
che potrebbe aprire nuovi scenari non solo in Puglia.

Nel provvedimento il giudice ha condannato il ministero dell'Università e 
ricerca scientifica per l'utilizzo abusivo dei contratti di lavoro precario. 
Un'insegnante e un operatore amministrativo di Andria, rispettivamente 
precari da nove e undici anni, che avevano fatto ricorso, devono essere 
assunti a tempo indeterminato. Centinaia solo in Puglia sono i ricorsi 
analoghi. Un provvedimento simile era stato emesso lo scorso febbraio dal 
tribunale di Siena, ma la corte d'Appello di Firenze lo aveva sospeso. La 
sentenza del tribunale di Trani, se non la prima, è dunque tra le prime in 
Italia e potrebbe diventare «pilota» entro i confini della regione. Il 
giudice ha anche condannato il Miur ad una risarcimento danni quantificato 
in una mensilità per ogni anno da precario nella scuola. Una direttiva 
europea (la 70 del 1999) non sarebbe stata applicata correttamente. La norma 
impegna gli Stati membri a creare un quadro normativo per la prevenzione e 
la repressione degli abusi derivanti dall'eccessivo del precariato.

Nella legislazione italiana è previsto il diritto di tutti i lavoratori 
(privati) che abbiano lavorato per più di tre anni ad essere «stabilizzati» 
di diritto, mentre è noto che vi sono nel pubblico impiego e soprattutto 
nella scuola, lavoratori precari (docenti e non) che annualmente vengono 
assunti a tempo determinato per ricoprire supplenze e cattedre (stabilmente) 
vacanti. «La sentenza, lungamente motivata ed articolata, fa dunque ragione 
di questa ingiustificata discriminazione sanzionando anche il datore di 
lavoro pubblico che incorra in tale abuso», ha dichiarato l'avvocato 
Francesco Ranieri del foro di Bari che oltre un anno fa ha presentato un 
ricorso per Anna Maisto, 43 anni e Mario Modugno, 50 anni, entrambi di 
Andria. La prima insegna nel circolo didattico «Cotugno» di Andria. È (anzi 
era dopo la sentenza di ieri) precaria dal 2002. Il secondo, assistente 
amministrativo nel circolo didattico «Don Bosco» sempre di Andria ha avuto 
il primo contratto nel 2000. Entrambi devono essere assunti a tempo 
indeterminato e con efficacia retroattiva.

Proprio nelle scorse settimane governo e sindacati avevano raggiunto l'accordo 
per l'assunzione in tre anni di 67.000 persone, tra insegnanti (circa 
30.000) e personale ausiliario, tecnico e amministrativo, nella scuola.





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