[Redditolavoro] info solidale -pomigliano
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Mon Jul 11 07:54:00 CEST 2011
Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale
>S.L.A.I. cobas
>
>I "SENZAVERGOGNA" !!!
>
>Ogni volta che parlano di "rilancio produttivo" si sputtanano firmando
>sistematici accordi per nuovi anni di cassa integrazione, sottosalario e
>precarietà senza portare a casa alcuna attendibile garanzia per i
lavoratori.
>Ed ecco che, mercoledì 6 luglio, al Ministero del Lavoro, Fim-Uilm-Fismic
>ed
>Ugl hanno acconsentito altri 2 anni di cassa integrazione, questa volta per
>"cessazione dell'attività", con la Fiat che dismette la produzione
>automobilistica per trasformarsi in azienda di sola "promozione vendite e
>commercializzazione del prodotto". La produzione dell'auto sarà
"spacchettata"
>dagli stabilimenti del Gruppo Fiat ed appaltata alle "newco", singole
società
>autonome costituite ad hoc fabbrica per fabbrica.
>
>Ma con quale faccia tosta questi sindacalisti faccendieri "senza vergogna"
>continuano a illudere i lavoratori sul "rientro certo per tutti" quando
sanno
>bene, come lo sa lo Slai cobas, che sono a rischio-licenziamento oltre 3000
>lavoratori di Pomigliano/Nola per non parlare di quelli dell'ex Ergom?
Basta
>considerare che, nella comunicazione del 16 giugno 2011 formalizzata dalla
>Fiat
>ai sindacati, la newco di Fabbrica Italia Pomigliano prevede l'assunzione
>di
>solo il 40% degli organici attuali, numero comunque condizionato a
>"superamento della crisi e ripresa del mercato". Una crisi economica e
>finanziaria non "risolvibile" con le fantomatiche promesse Fiat. Una crisi
che
>invece si aggrava giorno dopo giorno come dimostra la manovra correttiva
>finanziaria varata dal governo e che avrà i suoi più pesanti effetti negli
>anni
>2013 e 2014, mentre la scelta di abbandonare gli investimenti e la ricerca
>hanno reso per la Fiat ancora più pesanti gli effetti della crisi con il
>crollo
>strutturale delle vendite.
>
>Come da sempre denunciato dal solo Slai cobas il cosiddetto
>piano-Marchionne
>si dimostra di fatto una "terziarizzazione su larga scala". Ed è storia-
>provata
>che ogni volta che la Fiat ha terziarizzato e ceduto attività lo ha fatto
per
>tagliare i livelli occupazionali, sfoltire e licenziare (a cominciare dagli
>ammalati con ridotte capacità lavorative) ed annientare i diritti dei
>lavoratori.
>
>Il piano industriale della Fiat è fatto di speculazione finanziaria e
>borsistica condita da multimiliardari finanziamenti pubblici ormai
>"parassitati" non solo in Italia ma su scala europea ed internazionale,
dalla
>Polonia agli USA. Ma pure a voler dare per "buono" il fantasioso piano di
>Marchionne - considerato che per produrre una Panda occorrono appena il 25%
>degli addetti necessari a fare un'Alfa Romeo - anche nell'impossibile caso
di
>richieste di mercato per 270.000 Panda/anno ci troveremmo di fronte a
migliaia
>di lavoratori in esubero. Inoltre, poiché i profitti ricavati dalla vendita
di
>un'Alfa Romeo superano di gran lunga quelli ricavati da modelli di piccola
>cilindrata quali la Panda, col mantenimento della produzione Alfa si
potrebbe
>realizzare il forte "rilancio produttivo ed occupazionale della fabbrica"
con
>quegli stessi volumi di profitto inverosimilmente auspicati da Sergio M. e
da
>raggiungere tra molti anni con la produzione della Panda. Basterebbe
produrre
>appena 150 Alfa Romeo a turno sugli attuali 2 turni per 5 giorni lavorativi
a
>settimana! Mentre a Pomigliano (altro che piano-Marchionne!) si possono già
>produrre 1.000 Alfa Romeo al giorno (come per i dati della produzione
>realizzata nel periodo 2.000/2.004, modelli Alfa 156, 147 e GT): ma,
>allora,
a
>che gioco giochiamo?! Prima la Fiat con "mazzette e fondi neri" si fece
>regalare l'Alfa Romeo dallo Stato ed oggi, con un vero e proprio piano-
>industriale-truffa dirotta il marchio e distrugge lo stabilimento di
>Pomigliano
>mentre deindustrializza quello di Arese per attuare la speculazione
>immobiliare
>e finanziaria sull'area in funzione dell'EXPO 2015.
>
>Ma se il piano-Marchionne, la sanguinosa (per i lavoratori) manovra
correttiva
>finanziaria del governo, lo scippo in atto della democrazia sindacale e di
>ogni
>fondamentale diritto dei lavoratori concordato da confindustria e CGIL-
CISL-
>UIL rappresentano una vera e propria "manovra di classe" contro i
>lavoratori
>che il padronato - con le sue cricche trasversali presenti sia nei
>sindacati
>confederali che nel centro destra e nel cosiddetto centro sinistra -
>intende
>allargare dalle fabbriche Fiat in ogni posto di lavoro sia privato che
>pubblico
>ed all'intera società, la tenuta operaia contro il piano-Marchionne che si
>determinerà a Pomigliano non solo influenzerà la "tenuta" in tutte le
>fabbriche
>Fiat ma contribuirà alla configurazione di una necessaria prospettiva di
>cambiamento "reale" dei rapporti di forza!
>
>Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d'Arco, 8/7/2011 -
>info: cobasslai at libero.it
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