[Redditolavoro] Fw: canada

procomta ro.red at libero.it
Wed Jul 6 08:38:44 CEST 2011


proletari comunisti esprime la massima solidarietà ai compagni canadesi, 
impegnati nella nostra stessa battaglia
nella rivista internazionale maoistroad e nel comitato mdi sostegno 
internazionale alla guerra popolare in India

RRESTI POLITICI A MONTREAL

29 giugno, la sezione anticrimine della Divisione criminalità organizzata 
del Servizio di Polizia della Città di Montreal (SPVM) ha proceduto in forze 
all'arresto di quattro militanti e attiviste - tra cui Patrice Legendre, un 
operaio comunista e sostenitore del PCR- e a perquisizioni nelle loro case 
in relazione all'ultima manifestazione del primo maggio, organizzata dalla 
Convergenza delle lotte anticapitaliste di Montreal (CLAC). Quasi trenta 
poliziotti sono stati mobilitati in questa operazione condotto la mattina 
presto.

Secondo chi conduce l'indagine e guida tutta l'operazione, nove agenti di 
polizia sarebbero stati feriti, alcuni gravemente, nel corso di un alterco 
quel giorno, cosa che è sstata d'altronde riportata nel Numero 3 del 
giornale comunista Partisan e anche in alcuni mezzi di comunicazione. Le 
quattro persone arrestate sono state poi rilasciate in serata con la 
promessa di comparire il 13 luglio prossimo alle ore 9 presso il tribunale 
di Montreal. Le accuse vanno da "aggressione armata" a  "vie di fatto su un 
agente di pace", "ostacolo al lavoro dei poliziotti" e "porto d'armi a scopo 
pericoloso".

Ricordiamo che durante la manifestazione del 1° maggio, che ha riunito circa 
1.500 persone per le strade del centro di Montreal, alcuni poliziotti del 
SPVM sono intervenuto, in maniera del tutto subdola e provocatoria, per 
procedere, senza alcun motivo all'arresto di un noto militante conosciuto 
come fotografo del giornale Partisan. Cosa prevedibile in queste 
circostanze, decine di manifestanti, uomini e donne, avevano spontaneamente 
reagito avvicinandosi ai poliziotti dicendo loro di rilasciare gli attivisti 
che stavano cercando di arrestare.
Visibilmente mal preparati, i poliziotti avevano scelto di battere in 
ritirata.

L'operazione del 29 giugno chiaramente è stata condotta sulla base di prove 
ridicole. Il contenuto dell'interrogatorio e la presenza di un investigatore 
della squadra integrata sulla sicurezza nazionale
suggeriscono che altre ragioni si celano dietro questa operazione.
Possiamo supporre innanzi tutto che essa sia motivata da una tradizione 
poliziesca che consiste nel "vendicarsi" al verificarsi di una sconfitta 
quando succedono queste cose. È sconfitta è stata il 1° maggio dato che i 
poliziotti sono stati respinti nel loro tentativo di fare un arresto 
arbitrario e inspiegabile. A questo punto, bisognava trovare dei colpevoli. 
Ma in mancanza di prove o prove sufficienti, gli investigatori hanno 
ovviamente deciso di attaccare attiviste e attivisti, di cui alcuni ben noti 
che non nascondono le loro opinioni politiche. In tal modo, la polizia e i 
servizi segreti hanno usato questo pretesto per criminalizzare il loro 
coinvolgimento politico e in particolare, le idee comuniste e che essi ed 
esse difendono.
Ricordiamo che nelle ultime settimane, il PCR ha iniziato la pubblicazione 
di una giornale bilingue, Partisan, pubblicato e distribuito ogni due 
settimane nelle principali città dell'Ontario e del Quebec; e ha anche 
iniziato ad organizzare i lavoratori e gli operai nel MRO (movimento 
rivoluzionario operaio). La sua lotta contro il capitalismo e lo 
sfruttamento prende forme nuove e va avanti.

Gli inquisitori hanno anche detto di avere tenuto sotto sorveglianza la 
Maison Norman Bethune (una libreria gestita dall'Ufficio d'Informazione 
Politica del PCR) dal giorno dopo il 1° maggio. Molte attiviste e militanti 
frequentano questa biblioteca, partecipano alle sue attività, diffondono un 
giornale comunista e si impegnano per portare avanti la causa della 
rivoluzione.
I poliziotti sembrano aver voluto "tuffarsi" tra queste persone per trovare 
i colpevoli e quindi fare dimenticare il proprio comportamento frivolo e 
provocatorio durante la manifestazione del 1° maggio.

Inoltre, le informazioni raccolte dall'Ufficio di informazione politica 
tendono a dimostrare che i poliziotti hanno cercato con questa operazione di 
implicare il PCR, e in particolare il militante Patrice Legendre, in tre 
incidenti precedenti, uno dei quali si è verificato lo scorso anno a 
Trois-Rivières quando un ordigno esplosivo ha fatto andare in frantumi le 
porte del centro di reclutamento delle Forze Canadesi. Questo atto è stato 
rivendicato da un gruppo chiamato "Resistenza internazionalista" e, finora, 
la polizia non è riuscita a chiarire questo evento.
Curiosa coincidenza, il giorno dopo gli arresti di Montreal, la squadra 
integrata della sicurezza nazionale ha installato per tre giorni un posto di 
comando a Trois-Rivières, di fronte al centro di reclutamento, allo scopo, 
hanno detto, "di raccogliere nuove informazioni e convalidare piste 
qualificate "Molto serie"". Sappiamo che i poliziotti hanno poi presentato 
le foto di quattro persone arrestate il 29 giugno alla popolazione di 
Trois-Rivières sperando di trovare qualcuno da implicare in un modo o 
nell'altro.

L'operazione del 29 giugno non è stata fatta a caso.
Si iscrive in un contesto in cui lo Stato borghese del Canada è 
all'offensiva per criminalizzare la lotta politica e, in particolare, le 
militanti e i militanti che vi partecipano. Basta guardare al G20, nel 
giugno 2010 a Toronto, quando oltre mille persone sono state arrestate 
illegalmente. Negli ultimi anni, decine di attivisti e militanti, alcuni del 
PCR sono stati molestati nelle loro case e i loro luoghi di lavoro, da parte 
del famoso "gruppo integrato".

Il Partito Comunista Rivoluzionario condanna fermamente questa vile 
operazione condotta
principalmente per motivi politici e votata alla sconfitta che si ritorcerà 
inevitabilmente contro coloro che l'hanno pianificata. Il PCR prepara una 
campagna attiva per denunciare gli arresti e ottenere la liberazione totale 
e incondizionata delle persone arrestate. Esso ringrazia già i molti gruppi 
e individui che hanno mostrato indignazione e la solidarietà in conseguenza 
dell'operazione del 29 giugno.


DENUNCIAMO L'INTIMIDAZIONE POLITICA! DIFENDIAMO IL NOSTRO DIRITTO DI LOTTARE 
CONTRO LA BORGHESIA E IL SUO STATO! LA SOLIDARIETA E' LA NOSTRA ARMA!

 Ufficio d'Informazione Politica del PartitoComunistaRivoluzionario del 
Canadà 



More information about the Redditolavoro mailing list