[Redditolavoro] Fw: amianto a brescia
bastamortesullavoro@domeus.it
cobasta at libero.it
Tue Jul 5 12:03:21 CEST 2011
La barbara legge del profitto contro il diritto alla salute nei luoghi
di lavoro e nel territorio
Dopo le giuste e sacrosante richieste del
Giudice Guariniello al Processo Ethernit e dopo l’incontro del 30
giugno al Senato tra le Associazioni che si occupano e lottano contro
gli effetti dell’ amianto (killer) e alcuni Senatori, una nuova
emergenza ci chiama alla mobilitazione. A Brescia il Tar ha respinto,
motivandolo con”tardiva notifica”, il ricorso presentato, da più di un
anno, da Associazioni e comitati dei cittadini contro la discarica d’
amianto nel quartiere di San Polo, proprio a ridosso di abitazioni e
scuole. Non sembra peregrino pensare che, dopo la Sentenza della
Thyssen e dopo le richieste al processo Ethernit, si cerchi di fermare
il blocco delle discariche assassine in nome e per conto degli affari
criminali, che vede andare a braccetto imprese, politici e
organizzazioni mafiose. Non possiamo lasciare da soli chi a Brescia,
come altrove, si batte per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
come sul territorio.
5-06-‘11
Gaglio Giuseppe
Rete nazionale sicurezza
sui posti di lavoro Nodo Milano/Bergamo
retesicurezzamilano at gmail.com;
cell. 338-7211377
di seguito il comunicato del comitato contro le
nocività di Brescia
NO ALLA DISCARICA DI AMIANTO! NO AL POLO
LOGISTICO!
PER L’AMIANTO SENTENZA VERGOGNOSA!!!
3 luglio 2011 di
comitatobresciacontrolenocivita
Dopo oltre un anno e mezzo dalla
presentazione del ricorso contro la discarica di amianto prevista a San
Polo, a pochi metri dalle case e dalle scuole, i giudici del TAR di
Brescia dichiarano inammissibile il ricorso per tardiva notifica alla
controparte, non entrando nel merito dei documenti presentati ed
infischiandosene del pericolo rappresentato da quest’opera per gli
abitanti del quartiere (e non solo) per l’ambiente.
Per discutere della
sentenza e per elaborare insieme le prossime azioni, ci incontreremo
MARTEDI’ 5 LUGLIO 2011
alle 20.45 presso la fascia boscata di Via
Lionello Levi Sandri a Sanpolino
FERMIAMO LA DISCARICA DI AMIANTO!!
FACCIAMO IL PARCO DELLE CAVE!!
lettera aperta a Paroli
22 giugno 2011
di comitatobresciacontrolenocivita
L’oasi sta per scomparire. La
ex cava Pasotti, che si trova a poca distanza dal quartiere di
Buffalora (vedi immagine a lato) è un luogo incantevole e raro, un
piccolo lago limpido formato dall’acqua di falda affiorante e
circondato da un fitto bosco.
Comune di Brescia, Italgros e Gaburri s.p.
a. hanno stretto accordi che, se realizzati, decreteranno la
distruzione dell’oasi.
L’atto di indirizzo approvato dal Consiglio
Comunale di Brescia il 27.2.2009 (delib. N. 31) stabilisce che l’
attuale sede dell’impianto di produzione di bitume della Gaburri s.p.
a., oggi in attività all’interno del Parco delle Cave, si trasferirà
altrove; non per fare posto al parco, bensì per permettere alla
Italgros s.p.a. di realizzare nello stesso luogo un nuovo polo
logistico per lo smistamento delle merci.
La società Gaburri intende
trasferire le proprie attività di produzione di bitume, produzione di
sabbia e ghiaia e riciclaggio di rifiuti in un’area adiacente all’oasi;
nell’ambito di tale trasferimento (che è sottoposto a valutazione
ambientale strategica tuttora in corso ma che ha già ottenuto dalla
Regione Lombardia un giudizio positivo in merito alla valutazione di
impatto ambientale) il laghetto sarà “ritombato” cioè riempito con
materiale di scavo, e il bosco distrutto. Saranno poi realizzati
“cordoli perimetrali ad anfiteatro” che permetteranno di schermare la
zona impianti rispetto al quartiere di Buffalora. La Gaburri s.p.a.,
con macabro umorismo, definisce questo scempio dissennato “progetto di
ricomposizione morfologica ed ambientale dell’area degradata”
Ma ciò
che è degradato ed andrebbe difeso è il nostro territorio, inquinato e
saccheggiato, dove è vitale salvaguardare e incrementare la presenza di
alberi e verde, per mitigare i pesanti effetti delle molteplici fonti
di emissioni inquinanti che minacciano la nostra salute. A questo
proposito ricordiamo il rapporto dell’ASL “Indagine sulla salute della
popolazione di San Polo” che ha evidenziato una situazione
particolarmente critica per la zona SUD di Brescia, dove ci si ammala e
si muore più che in tutto il resto della città, soprattutto a causa di
tumori al fegato e patologie respiratorie.
Ecco come sarà trasformata
la zona dell’oasi. In cambio di un bosco avremo un impianto di bitume,
dal cui camino alto venti metri si diffonderanno sostanze inquinanti
(PM10, COV, NOx, CO, metalli pesanti, IPA); saremo costretti a
respirare le polveri derivanti dalla lavorazione dei rifiuti dell’
edilizia e la qualità dell’aria, già pessima, peggiorerà ulteriormente
per l’aumento del transito di mezzi pesanti; sarà messa a rischio l’
integrità della falda acquifera, vicinissima agli impianti di
lavorazione localizzati a quota – 10 metri rispetto al piano campagna;
l’enorme scavo comporterà una modifica sostanziale e irreversibile per
il sottosuolo e la morfologia del luogo.
Fermiamo questo disastro
ambientale e tutti i progetti di devastazione, difendiamo la salute di
tutti, proteggiamo il nostro territorio e i nostri spazi vitali,
aggrediti e divorati dalla cementificazione, da capannoni industriali,
acciaierie, bitumifici, impianti di smaltimento rifiuti, cave,
discariche.
Salviamo l’oasi, facciamo il Parco delle cave!
Comitato Spontaneo contro le nocività
&
Co.Di.S.A. Comitato Difesa
Salute Ambiente
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comune di Brescia, COV, gaburri, IPA, metalli pesanti, NOx, oasi, parco
delle cave, PM10 | Lascia un commento »
Pericolo Alfa Acciai
3 febbraio
2011 di comitatobresciacontrolenocivita
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Campagna di boicottaggio Italgros
30 novembre 2010
di comitatobresciacontrolenocivita
ISTRUZIONI PER L’ABUSO DELL’
AMBIENTE
Italmark fa parte del gruppo Italgros di proprietà della
famiglia Odolini. Insieme al cavatore Gaburri, proprietario dei terreni
e costruttore, gli Odolini vogliono costruire un “polo logistico” all’
interno dell’area destinata al Parco delle Cave.
Un’area ad uso
agricolo, non industriale, già interessata dalle attività estrattive
delle numerose cave presenti. Territorio che secondo gli accordi
firmati dai cavatori col Comune, dovrebbe essere restituito “come alla
consegna” alla collettività.
200.000 METRI QUADRI PER IL PROFITTO DEI
SOLI IMPRENDITORI, 200.000 MQ SOTTRATTI AL PROGETTO ORMAI DECENNALE DEL
PARCO DELLE CAVE.
Con il “polo logistico”:
• Odolini e Italgros
otterrebbero il permesso di acquisire un’area agricola, molto più
economica di una industriale, per costruirci capannoni ed uffici, un’
area strategica inserita tra Bre.Be.Mi, TAV, tangenziale, autostrada
A4, aereoporto di Montichiari;
• Gaburri otterrebbe dalla vendita dell’
area (agricola!!) e dalla costruzione del polo logistico (Gaburri è
anche costruttore!!) un ingente guadagno e verrebbe esonerato dall’
obbligo di rinaturalizzare l’area, eviterebbe le sanzioni del Comune
per aver estratto più del dovuto, otterrebbe i permessi per realizzare
un’altra cava a Rezzato e per costruire una discarica a Buffalora.
•
Tutti noi avremmo in “regalo” anni di cantieri, di TIR, di traffico (eh
sì, perché il polo logistico è un grande centro di smistamento merci,
cui arrivano e da cui partono ogni giorno centinaia di mezzi pesanti e
leggeri), nuovi rifiuti e nuove discariche!
• Il Comune (Noi cittadini)
perderebbe un’area da destinare a Parco e si assumerebbe inoltre gli
oneri di urbanizzazione (tradotto: paghiamo Noi!).
COSA PUOI FARE?
•
Innanzitutto NON COMPRARE in questi negozi, almeno per la durata di
questa campagna;
• INFORMATI sulle iniziative del comitato spontaneo
contro le nocività e del comitato difesa salute e ambiente di San Polo;
• PARTECIPA alle serate informative e alle iniziative che
organizzeremo.
Questa lotta è anche tua. Fallo per te, per chi ami, per
il territorio in cui vivi. Fallo ora.
(Comitato Spontaneo Contro le
Nocività)
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