[Redditolavoro] bologna ..fischiata la Camusso

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Thu Jan 27 17:18:46 CET 2011


Bologna, 30mila al corteo Fiom Fischiata la Camusso /La protesta contro gli 
accordi alla Fiat, con Camusso (contestata perché non ha annunciato lo 
sciopero generale) e Landini. Il segretario dei metalmeccanici: "Dobbiamo 
porci il problema di come proseguire con la mobilitazione", e punta il dito 
contro il governo

 Il popolo della Fiom arriva a Bologna da tutte le province 
dell'Emilia-Romagna (con 160 pullman), un giorno prima dello sciopero 
nazionale: in piazza Maggiore saranno 30mila, quando sul palco saliranno 
prima Maurizio Landini poi Susanna Camusso. Cori e applausi al segretario 
della Fiom, che attacca il governo e l'ad Sergio Marchionne, qualche fischio 
all'indirizzo dell'omologa della Cgil, che non parla di sciopero generale.


"Sciopero generale subito" è invece il leit motiv della manifestazione. 
Dietro al palco di piazza Maggiore uno striscione calato da Palazzo 
D'Accursio, sede del Comune. Un altro striscione sui gradini di San 
Petronio, a pochi metri di distanza. Gridano "sciopero" le tute blu che 
pochi minuti dopo le nove si incamminano da porta Saragozza verso piazza 
Maggiore, occupando i viali, da una porta all'altra. La cima del corteo - 
con Maurizio Landini e Susanna Camusso - , con lo striscione "Il lavoro è un 
bene comune" arriva a destinazione quando la coda della sfilata è forse un 
chilometro più indietro. In contemporanea gridano "sciopero" anche gli 
studenti, prima quelli medi, poi anche gli universitari, che partono e 
ritornano più volte nel corso della giornata su piazza Verdi, cuore del 
centro storico e dell'ateneo. La loro è una manifestazione di vicinanza, 
dopo che la Fiom, nei mesi scorsi, aveva sostenuto le proteste dentro e 
fuori le aule dell'Alma Mater.

In piazza Maggiore, che è un tripudio di bandiere rosse, l'avversario contro 
cui scagliarsi è non soltanto la Fiat ("Credo che se la Fiat diventasse un 
modello, questo metterebbe a rischio i diritti di tutti i lavoratori", 
parole di Landini), ma il governo. Attacca Maurizio Landini: "Sacconi non è 
un ministro, non fa quel che deve fare. Il governo e il presidente del 
Consiglio non affrontano i problemi di questo Paese, Berlusconi si vergogni. 
Questa piazza chiede un cambiamento perché questo Governo sta portando 
questo Paese alla deriva", e invita Fim e Uilm a "fermarsi": "Non tengono 
fuori solo la Fiom e la Cgil ma cancellano in questo Paese l'esistenza del 
sindacato confederale", fanno una cosa che è anche "contro la loro storia e 
la loro natura".

Poi è il turno di Susanna Camusso. Si rivolge ancora al ministro del Lavoro 
Maurizio Sacconi, ''ma lui pensa davvero che gli investimenti in questo 
paese vengono o non vengono in base al voto dei lavoratori? Oppure, 
piuttosto, in base all'immagine che dà il presidente del Consiglio, di cui 
ci vergognamo?''. Ma fra i cori a sostegno anche dei fischi, perché il 
segretario non parla di sciopero generale. "Non più di una trentina", 
secondo il suo staff, i contestatori.






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