[Redditolavoro] Fiat..non è il giorno del giudizio
procomta
ro.red at libero.it
Thu Jan 13 21:51:48 CET 2011
invitiamo gli operai che partecipano al voto a esprimere un forte no al
referendum Marchionne.
Quanto più alto sarà il no, tanto più sarà di incoraggiamento alla lotta.
proletari comunisti, con i compagni di Torino del CCP che aderiscono a
proletari comunisti, è alle portinerie per distribuire il nostro volantino
di analisi dell'accordo FIAT, che è sul blog e si può scaricare facilmente.
Si tratta di una analisi puntuale e completa, migliore e più corretta di
quelle diffuse da Fiom di Torino e nazionale, perchè parte da un giudizio di
classe, per il sindacalismo di classe e per l'avanguardia proletaria di
questa fabbrica e di questo paese. Esso viene diffusa in altri stabilimenti
Fiat da Termini Imerese alla Fiat Sata di Melfi ma anche in altre importanti
fabbriche di questo paese, perchè la lotta alla Fiat e la lotta di tutta la
classe operaia contro il fascismo padronale che dalla Fiat raggiunge tutte
le fabbriche di questo paese.
Ma l'analisi critica dell'accordo non è sufficiente per capire la situazione
e orientarsi. Ciò richiede l'approfondimento, teorico, politico, contenuto
negli "Speciali Fiat" e raccolti in un opuscolo, in parte pubblicato sulla
rivista marxista-leninista-maoista 'La Nuova Bandiera'.
Questo opuscolo traccia una netta discriminante con il gruppo dirigente
Fiom, con la sinistra oppurtunista, così come con i gruppi operaisti ed
economicisti, che pure affollano le portinerie in questi giorni.
Naturalmente questo opuscolo e questo materiale è su altro piano rispetto
alla caricatura stereotipata, codista e puramente autopropagandista
dell'azione comunista marxista-leninista-maoista, costituita dai
Carc-(n)Pci.
Segnalare tutto questo non è certo settarismo, ma necessità di classe per
evitare confusione e ciarlataneria che nella questione Fiat e nella lotta di
classe di oggi
fanno naturalmente danno all'unità di classe contro padroni e governo e alla
formazione dell'avanguardia operaia comunista senza la quale nessun
avanzamento reale è possibile e che è necessario cotruire nel fuoco dello
scontro di classe e in stretto legame con le masse operaie.
Ma per tornare e questi due giorni.
Il referendum è fondato su un ricatto ed è una aperta manifestazione di
fascismo padronale nella più generale tendenza al regime moderno fascista
nel nostro paese- Berlusconi è sceso in campo in prima persona in queste ore
appunto per questo.
Il moderno fascismo non si affronta e nè si sconfigge con le opinioni giuste
o con il voto o con l'appello alla democrazia - questa è una tragica
illusione.
Il verdetto del referendum non va accettato comunque.
Anche se vince il no e ciò sarebbe positivo e incoraggiante, è la lotta e
non il voto la sola questione e la sola arma che può sconfiggere il piano,
il fascismo padronale e il moderno fascismo.
Lotta al moderno fascismo e al fascismo padronale richiede l'indispensabile
e obbligato esercizio della forza, violando le regole della democrazia
borghese, sia sul piano della lotta in fabbrica sia sul piano della
necessaria lotta politica.
Portare chiarezza e organizzare questo è il compito principale, essenziale e
discriminante dei comunisti alla Fiat come in tutto il paese.
Non è che l'inizio.
proletari comunisti-PCm Italia
13 gennaio 2011
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