[Redditolavoro] braccianti di nardò - cronache
CobasSindacatodiClasse
cobasta at libero.it
Tue Aug 9 12:15:27 CEST 2011
8 agosto
Resoconto dalla delegazione dello Slai cobas per il sindacato di classe di
Taranto, presente a Lecce per l'intera giornata.
"Quando siamo arrivati alle 10,30 sotto la Prefettura non c'era nessuno,
l'incontro infatti era stato spostato ad una sala della Provincia; vi era un
gruppo di immigrati nigeriani e sub sahariani venuti da una struttura di
agriturismo di Castiglione, insieme a compagni antirazzisti del leccese, per
portare solidarietà e avevano uno striscione "Patria è il mondo intero".
Verso le 13 però sono andati via.
Verso le 11,45 sono arrivati gli immigrati braccianti da Nardò, un
centinaio. La maggior parte è del Camerun e del Ghana, una decina sono
tunisini. Insieme vi era una delegazione della Cgil, e le associazioni di
volontari del campo di Boncuri di Nardò. Gli immigrati hanno portato
striscioni: "Ingaggiami contro il lavoro nero", "Contro lo sfruttamento e la
discriminazione dei lavoratori - braccianti Nardò", vi era poi un terzo
striscione della Flai Cgil.
La nostra delegazione dello Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto
ha portato, insieme alle nostre bandiere, un comunicato di sostegno alla
lotta che è stato subito richiesto e apprezzato dai braccianti immigrati.
Abbiamo parlato subito con Ivan Savagnet, il rappresentante riconosciuto
della lotta, che ci ha raccontato dello sciopero e delle loro richieste.
Dopo che Ivan è stato "preso" dai giornalisti delle televisioni locali e
anche nazionali ("Presa diretta"), abbiamo anche parlato con i volontari di
una delle due associazioni "Brigate di solidarietà attiva" che ci hanno
spiegato la situazione, come gli immigrati si sono organizzati, ecc.
Dopo un po' la delegazione dei rappresentanti della Cgil e dei lavoratori
immigrati, è salita per l'incontro.
L'attesa è stata lunga, quasi tre ore, in generale in un clima tranquillo,
di discussione. Qualcuno si lamentava anche della gestione del campo, e un
tunisino ha aggiunto: "hanno avuto 300 mila euro per la gestione del campo".
Verso la fine la lunga attesa ha fatto montare un po' di rabbia tra gli
immigrati: "dobbiamo fare come Rosarno" - dicevano alcuni; "o scendono
subito o...". Mentre i volontari facevano da 'calmieri'.
Dopo poco la delegazione è scesa e ha preso la parola subito Ivan: "ci hanno
preso in giro - ha denunciato - non hanno dato niente. La giornata di oggi è
stata totalmente negativa. Propongo di fermarci qui in presidio, non tornare
a Nardò!".
La rappresentante della Flai Cgil salita in delegazione da un lato ha detto:
"se volete, va bene, rimaniamo qui", ma dall'altro ha cercato di dare un
giudizio positivo sull'incontro "perchè ha recepito le liste di
prenotazione, dà trasparenza, trasformando gli immigrati da fantasmi in
persone ufficialmente registrati al CTI, frena la mafia dei caporali; il 2°
punto del verbale uscito dall'incontro ottiene che il Comune di Nardò si
faccia carico del trasporto nelle campagne, togliendo l'odioso balzello di 5
euro a corsa ai caporali".
In realtà questo verbale da un lato contiene punti, come il trasporto
pubblico, già varato in altre realtà, vedi proprio nella provincia di
Taranto, e dimostratosi assolutamente inutile a superare il caporalato -
d'altra parte, come ha denunciato Ivan, anche questo punto che sembra il più
concreto e immediato è ancora da discutere col Comune che dovrebbe avere la
competenza con risorse da regione e provincia; dall'altro, per il rispetto
delle 'liste di prenotazione', e il tentativo attraverso queste di superare
il passaggio dal caporale, rinvia ad accordi con le associazioni
imprenditoriali. Ma la delegazione che oggi era assente era proprio quella
degli agricoltori. Alla fine dell'incontro vi è stato solo un generico
impegno a convocare le aziende entro tre giorni.
Inoltre il verbale non fa cenno alla questione più importante, la questione
salariale che è invece la prima cosa che chiedono gli immigrati -come diceva
un immigrato: "io sto qui perchè non è giusto, civile lavorare tante ore per
pochi soldi, perfino in Africa mi trattano meglio...".
Dopo un po' ha preso la parola un dirigente della Cgil che cercava di
convincere i braccianti immigrati ad andare via, al campo, o spostando il
presidio alla Confagricoltura, col discorso: "abbiamo ottenuto dei risultati
qui ora dobbiamo ottenerli dalle Associazioni datoriali, per cui spostiamoci
lì".
Ma tra gli immigrati non c'era nessuno d'accordo con la Cgil. Ivan e i
braccianti hanno detto: "No, rimaniamo qui finchè non si hanno risultati
concreti: contratto subito a condizioni eque. Finora vi sono state solo
parole. La stagione sta finendo, e noi non stiamo lavorando. Se non abbiamo
una soluzione concreta subito, avremo forse domani una vittoria ma la
stagione intanto è finita".
Tra gli immigrati vi è sostanzialmente unità, Ivan è riconosciuto e seguito.
Certo pesa molto il fatto che quelli che sono rimasti a portare avanti la
lotta sono questi 100, e gli altri stanno lavorando.
I volontari della Brigata non hanno firmato il verbale dell'incontro per
rispetto delle decisioni degli immigrati; mentre gli altri dell'associazione
Finis Terrae, illudendosi sull'inchiesta della Dia, pensano ad un altro
esposto.
La conclusione della giornata di oggi l'ha detta Ivan, quando con
determinazione ha annunciato che "noi continueremo la lotta!".
La delegazione dei compagni di Taranto dello Slai cobas per il sindacato di
classe.
cobasta at libero.it
347-5301704
Pubblichiamo di seguito il Verbale, non accettato dalla delegazione dei
braccianti immigrati di Nardò (LE).
VERBALE
In data odierna, presso la sala conferenza stampa della Provincia di Lecce,
si sono incontrati i rappresentanti di:
Provincia di Legge, Regione Puglia, Prefettura di Lecce, Coldiretti di
Lecce, Cgil Lecce, Flai Cgil Lecce, Flai Cgil Puglia, delegazione dei
lavoratori, Comune di Nardò, Coordinamento Immigrati regionale Cgil Puglia,
Finis Terrae Onlus, Brigate di solidarietà.
Per discutere delle problematiche lavorative dei lavoratori migranti
stagionali ospiti presso la "Masseria Boncuri" di Nardò.
Dopo ampia discussione si è proceduto ad esaminare il documento presentato
dalla Cgil e Flai Cgil di Lecce, allegato al presente verbale, relativamente
a quanto proposto, le parti concordano di:
1) istituire le liste di prenotazione per i lavoratori immigrati stagionali
a livello sperimentale presso il CPI di Nardò;
2) utilizzare i finanziamenti già deliberati ed allocati nel bilancio del
Comune di Nardò per attivare fin da subito il trasposrto dei lavoratori nei
luoghi di lavoro;
3) la Regione Puglia, tramite Agea, di concerto con la Provincia di Lecce,
convoca le associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro per
orientarle all'utilizzo delle liste di prenotazione di cui al punto 1;
4) Avviare il confronto tra istituzioni, parti datoriali e sindacali per la
costituzione della "Commissione Provinciale tripartita per l'agricoltura",
di cui al D.L. 469/97.
Lecce, 08 agosto 2011.
braccianti di nardò
la lotta continua contro sfruttamento e capolarato
abbiamo già raccontato la lotta di ieri in questo blog;
le ultime notizie vanno nel senso che la lotta non è finita e risultati
migliori sono ancora possibili
-liste di prenotazione
-servizio trasporti
-miglioramenti del campo
sono piccole e insoddisfacenti cose, ma oggi vi è un incontro presso la sede
dell'assessorato regionale dell'agricoltura a lecce alle 15, con la presenza
dei padroni
si deve cercare di ottenere il salario contrattuale e i diritti, anche con
risultati parziali
la continuità della lotta e ancora più difficile in questi giorni che sono
anche di
periodo finale della raccolta
le promesse di ulteriori interventi a settembre da parte della regione, è
tardiva per gli attuali immigrati in lotta
abbiamo poposto anche ieri a lecce al presidio sotto la prefettura una
manifestazione regionale di tutte le organizzazioni sindacali per dare forza
ora
ai braccianti in lotta
così come è possibile strappare per questo periodo finale una una tantum
salariale e una garanzia di immediato utilizzo delle liste di 'prenotazione'
per assicurare continuità di lavoro anche oltre la raccolta di pomodori
slai cobas per il sindacato di classe Puglia
cobasta at libero.it
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9 agosto 2011
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