[Redditolavoro] alla magneti marelli di sulmona arriva il piano marchionne

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Fri Apr 22 08:13:00 CEST 2011


SULMONA.

 Da 15 a 18 turni lavorativi a settimana, con aumento del monte ore per gli 
straordinari, durante il quale sarà vietato lo sciopero e le relazioni 
sindacali verranno «blindate». Questi i punti cardine dell'accordo sulla 
produzione della Nuova Panda, che riguarderà solo 96 operai su 719 della 
Magneti Marelli di Sulmona. Si tratta di una firma separata, però, visto il 
«no» della Fiom-Cgil, che non ha sottoscritto il documento, presentato ieri 
a Confindustria L'Aquila.

Il tanto discusso modello di Pomigliano d'Arco, quindi, tocca solo di 
striscio lo stabilimento sulmonese, che si appresta a produrre da ottobre i 
pezzi della nuova utilitaria di casa Fiat. Il patto, che detterà ritmi e 
umori nel più grande stabilimento del Centro Abruzzo, prevede per la 
produzione il quasi raddoppio dell'investimento (da 5 a 9 milioni) sulle 
linee produttive, ma anche l'aumento dei lavoratori impiegati, che salgono 
da 40 a 96. A regime saranno prodotti bracci e traverse (basi del motore) 
per 1.300 auto al giorno. Numeri importanti, che potranno inaugurare una 
nuova stagione nella fabbrica, che viene da tre anni di cassa integrazione 
ininterrotta. Anche se solo la metà degli operai che ora sono in fermo 
produttivo forzato (200 persone) saranno ricollocati al lavoro.

Dal punto di vista sindacale, invece, le novità principali riguardano i 
turni lavorativi, che inglobano il sabato, salendo da 15 a 18 a settimana, 
per tre fasce giornaliere. Poi gli straordinari, con un'aggiunta di 24 ore a 
disposizione dell'azienda, sulle 40 stabilite dal contratto nazionale. 
Periodo durante il quale sarà vietato lo sciopero. Condizioni inaccettabili 
per la Fiom-Cgil, che punta il dito sulla clausola di responsabilità, (già 
estesa a Mirafiori e Pomigliano), che vincola sindacati, Rsu e lavoratori al 
rispetto di tutte le clausole del contratto, pena la perdita di contributi e 
permessi sindacali.

«Riteniamo inaccettabile la proposta», sostiene Alfredo Fegatelli, «perché 
fortemente lesiva dei diritti fondamentali dei lavoratori. Si apre la strada 
pericolosa a una disparità di trattamenti con lavoratori che a parità di 
turnazioni avranno retribuzioni diverse». Di tutt'altro spirito le 
dichiarazioni della Fim e della Uilm, che si dicono soddisfatte. 
«L'investimento milionario sul sito sulmonese», dice Roberto Di Pardo 
(Uilm), «testimonia l'interesse che si ha nei suoi confronti. Rappresenta 
inoltre una scommessa per il futuro, ci aspettiamo infatti che la produzione 
aumenti anche con nuove commesse legate a Mirafiori». «Siamo soddisfatti 
perchè l'azienda ha già iniziato i lavori sulle linee», conclude Dante 
Carrabia (Fim Cisl), «segno che l'impegno è concreto».



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