[Redditolavoro] sempre più immigrati muoiono sul lavoro

bastamortesullavoro@domeus.it cobasta at libero.it
Wed Apr 20 09:14:48 CEST 2011


sempre più immigrati muoiono sul lavoro
ma è come se non esistessero

sindacati confederali e di base fanno poco o nulla per questo
a parte le reazioni territoriali il giorno dopo
nulla di nulla
la rete nazionale per la sicurezza sul posto di lavorosi muove da sempre 
isolata su questo
a roma la realtà della rete - il comitato 5 aprile - si è mossa per 
l'immigrato morto alla sapienza, dando spessore e continuità all'iniziativa
ma serve una grossa iniziativa nazionale

rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamorte sullavoro at gmail.com
347-1102638

LANCIANO. La Procura di Lanciano ha iscritto nel registro degli indagati 
quattro persone in relazione al decesso di due operai avvenuto ieri in un 
cantiere edile privato nella città frentana. Nel crollo di una parete in 
legno sono morti Jaroslaw Ivakhnyuk, 34 anni, ucraino residente ad Altino 
(Chieti), e l'albanese Gramoz Metushi (41), residente a Casoli (Chieti), 
dipendenti regolari della Legnotek di Casoli. Per omicidio colposo sono 
indagati il committente dei lavori, il direttore dei lavori, il responsabile 
della ditta e il gruista. E' stata avviata anche un'indagine amministrativa 
degli ispettori Asl del servizio sicurezza sui luoghi di lavoro. Le 
autopsie, effettuate oggi, hanno stabilito che il decesso in entrambi i casi 
è avvenuto per choc traumatico da schiacciamento.


due operai morti il tragico bilancio di un normale pomeriggio di lavoro,a Re 
di Coppe.
Un ucraino e un albanese stavano montando una parete in legno di una casa 
prefabbricata, quando il pesante blocco si è ribaltato travolgendoli.
Un terzo operaio è illeso.

Un lavoro che forse avevano fatto tante volte Yaroslaw Ivakhnyuk, 34 anni, 
nato in Albania e residente ad Altino, e Gramoz Metushi, 41 anni, ucraino 
residente a Casoli.

 I due operai stranieri erano all'opera in un cantiere edile in contrada Re 
di Coppe, a qualche centinaia di metri dall'autoparco comunale, per la 
demolizione e la ricostruzione di un'abitazione civile. I due erano 
dipendenti della ditta Industrie Legnotek di Casoli.

 in tre erano occupati ad innalzare una parete di legno della casa 
prefabbricata. L'avevano fissata con le cinghie ad una grù e ancorata a 
terra. Nel momento di sollevarlo però il blocco pesante diversi quintali, 
probabilmente non fissato bene nel terreno, si è ribaltato finendo addosso 
agli operai. In due sono stati travolti e sono rimasti schiacciati. Per 
Ivakhnyuk non c'è stato nulla da fare: è deceduto nel cantiere, poco dopo 
l'incidente.

Le condizioni di Metushi sono parse subito disperate. Oltre alle ambulanze 
accorse sul posto, il 118 ha inviato l'elisoccorso, atterrato nel vicino 
campo sportivo. Ma il trasporto in elicottero non è stato possibile: l'uomo 
ha avuto bisogno di un massaggio cardiaco lungo la disperata corsa 
all'ospedale Renzetti, con l'ambulanza scortata da una pattuglia dei 
carabinieri, dove però è giunto senza vita. Illeso, invece, il terzo operaio 
che era a lavoro con loro.

Le cause e la dinamica del grave incidente sono comunque al vaglio. Le 
indagini sono affidate alla compagnia dei carabinieri di Lanciano, 
coordinati dal capitano Geremia Lugibello. . È probabile che i due operai 
siano morti per un trauma da schiacciamento:
I lavoratori erano regolarmente assunti dalla ditta di Casoli e, dai primi 
rilievi dei carabinieri, risultavano anche a posto con le attrezzature di 
sicurezza. «Erano iscritti al registro di prevenzione», conferma il capitano 
Lugibello, «potrebbe essersi trattata di una mera fatalità». La Procura ha 
disposto il sequestro del cantiere. Sull'accaduto saranno comunque inviati 
rapporti alla magistratura e all'ispettorato del lavoro 



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