[Redditolavoro] SAMANTA DI PERSIO: TESTIMONIANZA DI UNA TERREMOTATA

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Thu Sep 16 09:39:25 CEST 2010


Incontro con Samanta Di Persio, aquilana. Giornalista,
E' autrice di Ju tarramutu,

SAMANTA, DEFINISCI QUELLO DELL'ABRUZZO UN "TERREMOTO AMICO", PERCHÉ DA SEI
MESI SI STAVA ANNUNCIANDO CON CONTINUE SCOSSE. GIAMPAOLO GIULIANI, TECNICO
DELL'ISTITUTO DI FISICA DELLO SPAZIO INTERPLANETARIO DEI LABORATORI DEL GRAN
SASSO, IN SEGUITO AD ALCUNI STUDI COMPIUTI SUL RADON, AVEVA PIÙ VOLTE
ALLERTATO LE AUTORITÀ , RIMEDIANDO UNA DENUNCIA PER PROCURATO ALLARME DALLA
PROTEZIONE CIVILE. COSA PENSI DI CHI ANCORA PARLA DI TRAGICA FATALITÀ?
L'Aquila nel corso della sua storia è stata distrutta tre volte da un
terremoto: nel 1342, nel 1461 e nel 1703. Con questo passato, chi parla di
fatalità è tragicamente superficiale o tragicamente ignorante.
L'Aquila, l'Abruzzo, sono considerati fra le zone a più alto rischio
sismico. I terremoti sono ciclici, si verificano là dove si sono manifestati
nel tempo, più o meno distruttivi.
Sicuramente non si può prevedere l'intensità, ma sicuramente si può dire che
prima o poi l'evento si ripeterà. Un amico in caso di pericolo cerca di
avvisarti. A L'Aquila c'erano da mesi tutti i sentori, appunto uno sciame
sismico.
Inoltre c'erano studi datati 2000 (Rapporto Barberi) e 2004 (studio
commissionato dalla regione Abruzzo) dove venivano indicati gli edifici da
adeguare poiché a rischio in caso di sisma.
Nulla è stato fatto. Fondamentalmente per mancanza di denaro, ma dopo il 6
aprile una pioggia di denaro è stato trovato per costruire nuove case di
dubbia durata, mentre la ricostruzione delle case di proprietà è ancora
ferma. Forse nulla è stato fatto per mancanza di memoria e/o per mancanza di
cultura della prevenzione a differenza di altri paesi come Giappone,
California, Nuova Zelanda dove la popolazione viene formata per non essere
impreparata in caso di terremoto.

IL 5 APRILE C'È STATA UNA FORTE SCOSSA INTORNO ALLE 23.30, MA LA POPOLAZIONE
È STATA RASSICURATA SULLA NON GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE E PROPRIO PER QUESTO
MOLTI DI VOI SONO STATI SORPRESI NELLE LORO CASE, QUANDO LA TERRA HA TREMATO
ALLE 3.32.
PARE CHE LA PROCURA PERÒ SIA STATA EVACUATA GIÀ DOPO LA PRIMA SCOSSA, A
SIGNIFICARE CHE C'ERA UN REALE TIMORE. PUOI CONFERMARLO?
Non si tratta della Procura bensì della Prefettura. Sì è stata evacuata,
ovviamente non esiste un documento ufficiale, ma c'è stato un passaparola
partito dal Prefetto e da un alto funzionario: consigliavano alle persone
preposte  a svolgere il servizio notturno di lasciare lo stabile perché
ritenuto poco sicuro.

DOPO IL TERREMOTO SI È PARLATO MOLTO DEL RUOLO SVOLTO DALLA PROTEZIONE
CIVILE, MA PRIMA, NEI SEI MESI DI SCIAME SISMICO, SONO MAI STATE SVOLTE
ESERCITAZIONI, O MESSO IN ATTO UN PIANO DI EVACUAZIONE?
Assolutamente no, non sono mai state fatte prove di evacuazione. Per il
libro ho intervistato un medico dell'Ospedale San Salvatore e lui dichiara
che in ospedale non erano mai state fatte prove di evacuazione né in caso di
sisma, né in caso di incendio, quando invece le norme sulla sicurezza
prevedono l'obbligo di esercitazioni. Il 30 marzo si verificò alle 15.30 una
scossa di magnitudo 4, la più forte fino a quel momento. Fu avvertita da
tutti. La gente si è riversata per le strade, genitori a prendere i figli a
scuola, traffico in tilt. Un'anticipazione di ciò che sarebbe potuto
accadere in caso di una scossa più forte. L'indomani,m il 31 marzo, a 
L'Aquila
si riuniscono i baroni della sismologia. La commissione grandi rischi è
presieduta da Barberi (lo stesso che aveva firmato il rapporto Barberi,
quindi si presuppone che fosse a conoscenza degli edifici de L'Aquila a
rischio sismico), Enzo Boschi il presidente dell'Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia, Bernardo De Bernardinis vice di Bertolaso, altri
esperti in sismologia ed alcuni rappresentati degli Enti locali. Il verdetto
è: "I terremoti non si possono prevedere, la situazione è sotto controllo!"
Queste sono le parole di esperti, non del macellaio sotto casa!

TORNANDO AL RUOLO DELLA PROTEZIONE CIVILE. IL GOVERNO HA ELOGIATO L'OPERATO
SVOLTO DA BERTOLASO, PERALTRO IN QUEL PERIODO INDAGATO PER CONCORSO IN
TRUFFA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI A NAPOLI. A MOBILITARSI PERÒ SONO
STATI ANCHE MOLTISSIMI VOLONTARI, CHE NULLA HANNO A  CHE FARE COL
DIPARTIMENTO. CI RACCONTI, SE C'È, LA DIFFERENZA TRA QUESTE DUE REALTÀ?
Non sono propensa a dire che ci siano differenza fra la base ed i vertici.
Certo, sono convinta della buona fede dei volontari. Prestano soccorso
perché credono nel valore della solidarietà. Ma i campi erano gestiti da
volontari (protezione civile, croce rossa ed altri enti), perché prestarsi
al gioco? Mi spiego. In alcuni campi era vietato bere caffè, fare
volantinaggio per pubblicizzare le manifestazioni e gli incontri, erano
vietati gli assembramenti, ecc. Chi vigilava? I volontari. Possibile che non
si rendessero conto che stavano sospendendo i diritti costituzionali di una
popolazione? Quando ho fatto le interviste per il mio libro, preciso da
aquilana, i volontari spesso sono rimasti ad ascoltare e sono intervenuti
quando bisognava elogiare il capo della Protezione Civile o il Governo. Bè,
questo spetta ai cittadini dirlo, e devono essere liberi di esprimersi.

UNA GIORNATA TIPO NELLE TENDOPOLI . . .
Sveglia abbastanza presto, noi eravamo in otto: la mia famiglia ed un'altra.
Ognuno con esigenze e con orari di lavoro diversi e poi c'era il signore
accanto che russava tutta la notte! Su questo ci ridevamo un po'. Colazione
con latte, caffè, tè, fette biscottate, biscotti. C'era da affrettarsi
perché con il passare dei minuti la scelta diventava quasi inesistente.
Molti andavano al bar vicino al campo. La mattina se era bello si aprivano
le finestrelle per far entrare un po' di luce e di aria. Qualche chiacchiera
con i vicini (spesso era un vero e proprio desiderio di comunicare). Se era
brutto tempo rintanati dentro con la speranza che non si allagasse la tenda,
ma è accaduto anche questo! Poi arrivava il secondo appuntamento
obbligatorio: il pranzo. Il pomeriggio si poteva vedere la tv nella tenda
mensa o fare altre attività, sempre se non faceva troppo caldo. La sera 
l'altro
appuntamento obbligatorio la cena. Nel dopo cena spesso si chiacchierava con
altri sfollati. Piano piano ci si conosce tutti e spesso la convivenza con
il prolungarsi del tempo diventa difficile. Ho assistito a diverse
discussioni.

PERCHÉ ALL'AQUILA C'È ANCORA UNA ZONA ROSSA, BLOCCATA DALLE MACERIE E DA
EDIFICI PERICOLANTI? E PERCHÉ INVECE DI RICOSTRUIRE SONO STATE INDIVIDUATE
NUOVE AREE DI INSEDIAMENTO?
E' trascorso poco più di un anno, e la zona rossa è sintomatica. Forse meno
che ci siano le macerie come il 6 aprile. Anche se sono stati fatti
puntellamenti, ciò che resta è stato accantonato e si aspetta una delibera
da parte di chi ancora non è chiaro.  C'è stato uno scarica barile fra
Protezione Civile ed enti locali per individuare il soggetto che deve
occuparsene. Non si è ricostruito per una chiara volontà. Si è preferito
speculare con il progetto case, 19 nuove frazioni. Si è costruito senza
criterio, su territori vergini, nel Parco Nazionale del Gran Sasso.
Territori persi per sempre perché questo tipo di costruzione non è
removibile a differenza dei moduli abitativi provvisori (m.a.p.). 
Quest'ultimi
all'inizio non erano previsti, ma siccome qualcuno ha fatto  male i conti
alla fine sono stati costruiti. Il progetto case ha un costo di 2.700 euro
al mq si sviluppa su tre livelli, i m.a.p. hanno un costo di circa 1.300 al
mq si sviluppa su due livelli. E' chiaro che si è preferito il progetto case
per affidare alla cricca e agli amici degli amici (sono emersi appalti
affidati alla criminalità organizzata).

IL POPOLO DEI TERREMOTATI HA SEMPRE DIMOSTRATO GRANDE DIGNITÀ, MA ANCHE
DESIDERIO DI TRASPARENZA, E GIUSTIZIA. OGGI, A CHI SI CHIEDE GIUSTIZIA?
Probabilmente la giustizia è decapitata fin dall'inizio, ammesso che ci sia
in futuro. Quando fai costruire su una faglia, ad esempio quella di Pettino,
significa che c'è qualcuno che autorizza. Quel qualcuno si chiama
amministrazione comunale. Sono state fatte variazioni al piano regolatore,
così un terreno agricolo è diventato edificabile. Ma nessun amministratore è
indagato. Per fare un esempio. La casa dello studente dove hanno perso la
vita otto innocenti. Il Gup ha dichiarato che ci vorranno 18 anni per avere
giustizia. La frase si commenta da sola.
SE LA COLPA È DI CHI MUORE

da Marco Bazzoni
Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Firenze
(bazzoni_m at tin.it)

Giovedì 16 Settembre, alle ore 15, ci sarà la presentazione in Consiglio
Regionale Toscano, del
libro "Se la colpa è di chi muore", scritto da giornalista Fabrizio Ricci.

Il libro parla della strage sul lavoro alla Umbria Olii di Campello sul
Clitunno, dove il 25 Novembre 2006 persero la vita 4 operai.

Io ci sarò!!!

Saluti.

Marco Bazzoni
TRASPORTO MERCI SU STRADA: UNA CHECK-LIST PER LA PREVENZIONE

Da: http://www.puntosicuro.it

Anno 12 - numero 2464 di giovedì 09 settembre 2010

Una lista di controllo per la prevenzione degli incidenti nel comparto del
trasporto merci su strada. La documentazione, la formazione, la verifica dei
depositi, le misure di prevenzione per i rischi specifici, la verifica dei
mezzi di trasporto.

Nel comparto del trasporto di merci su strada la sicurezza stradale e la
prevenzione degli incidenti dipendono in buona parte da idonee politiche di
prevenzione. L' affrontare un viaggio senza aver pianificato le giuste pause
o il caricare le merci con carrelli elevatori in cattive condizioni,
espongono i lavoratori a gravi rischi per la sicurezza.

PuntoSicuro ha recentemente affrontato questi temi presentando un
documento - pubblicato dall' Azienda Sanitaria Locale Roma H - sulla
gestione della sicurezza nel trasporto di merci su strada.
Continuiamo ad occuparcene presentando una lista di controllo - pubblicata
sempre sul sito dell' ASL Roma H - che riassume i requisiti essenziali di
sicurezza e salute del comparto trasporti: "Check-list per attività di
trasporto movimentazione merci e magazzinaggio".

La prima parte della lista di controllo, aggiornata al D.Lgs.81/08, è
dedicata alla documentazione.
Ad esempio è bene valutare la presenza di:
documento di valutazione dei rischi, eventuale autocertificazione e
valutazione specifica del rischio da movimentazione manuale dei carichi
(MMC), dei rischi da vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema corpo
intero, dei rischi legati allo sviluppo di atmosfere esplosive, del rischio
degli ambienti termici severi (ambiente freddo);
idonei requisiti per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione e per il datore di lavoro se, nominato dopo il 31/12/1996, svolge
direttamente i compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione;
elezione e nomina del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza,
addetti emergenza,
addetti Pronto Soccorso, medico competente, ecc.;
registro infortuni, certificato di prevenzione incendi, piano di emergenza
in aziende con più di 10 addetti e/o soggette a CPI, ecc.;
DPI idonei per i vari rischi e con adeguata formazione e manutenzione;
adeguata sorveglianza sanitaria (visite mediche per movimentazione manuale
dei carichi e  vibrazioni,  controlli dell' alcolemia sugli autisti, ecc.);
documentazione attestante la verifica dell' idoneità tecnico-professionale
dell' impresa appaltante e l' avvenuto coordinamento tra le imprese che
operano nell' azienda;
attestazione di avvenuta formazione dei lavoratori sui rischi specifici (ad
esempio lavoro notturno, movimentazione manuale de carichi) e degli RLS,
degli addetti incendi / emergenza, degli operatori che lavorano con carrelli
elevatori, degli autisti degli automezzi.

Per la  verifica dei depositi la lista di controllo propone di verificare
che i luoghi di lavoro abbiano:
altezza minima tre metri o secondo regolamenti urbanistici;
pavimenti, pareti e soffitti tali da poter essere facilmente puliti e
detersi;
servizi igienici, spogliatoio con un armadietto per ogni lavoratore, uscite
di emergenza segnalate, estintori regolarmente verificati, locali dedicati
alla ricarica di batterie con idonee misure di protezione;
e inoltre che questi luoghi siano:
aerati con ventilazione naturale o artificiale;
asciutti e protetti dagli agenti atmosferici;
mantenuti puliti e illuminati in modo idoneo con luce naturale e/o
artificiale.

Viene richiesto anche il controllo delle vie di circolazione (adeguatezza
della pavimentazione e presenza di misure per la regolamentazione della
viabilità), la stabilità del materiale stoccato e l' idoneità delle rampe e
pedane.

Riguardo ai carrelli elevatori si propone il controllo di:
corretto accoppiamento carrello forche in relazione al modello e alla
portata;
integrità e assenza di modifiche alle forche;
presenza e integrità del retrovisore e presenza e funzionalità del clacson;
chiara indicazione della funzione delle leve di comando;
protezione dei comandi contro l' azionamento involontario;
integrità e stabilità del sedile e del cofano ancorato alla struttura;
sistema di bloccaggio delle batterie;
presenza di sistemi dì protezione contro il rischio di schiacciamento
(ribaltamento);
assenza di fessurazioni nelle gomme e battistrada non consumato;
presenza di un programma di manutenzione e registrazione degli interventi di
manutenzione.

Dopo aver verificato la presenza di misure di prevenzione per i rischi
specifici - con riferimento al rischio rumore,vibrazione e movimentazione
manuale - la lista di controllo si occupa della verifica dei mezzi di
trasporto.
Ad esempio si verifica se:
esiste un sistema di registrazione degli incidenti stradali con e senza
danno alle persone;
viene effettuata una manutenzione periodica del mezzo di trasporto anche in
relazione ai rischi specifici (rumore, vibrazioni);
viene redatto un registro di manutenzione ordinaria e straordinaria del
mezzo di trasporto;
è presente una modulistica per le segnalazioni di anomalie da parte dell'
autista;
viene effettuato un controllo dei cronotachigrafi;
è presente un pacchetto di medicazione.

Vengono poi verificate le misure di prevenzione per rischi specifici
relativi alla guida degli automezzi.
Ad esempio per le vibrazioni del corpo intero:
il sedile del conducente e le sospensioni della cabina e del telaio sono
controllate e lubrificate, seguendo le raccomandazioni del costruttore?
il sedile è dotato di dispositivi per la regolazione identificabili, che
permettano al conducente di regolare da solo il sedile in base alla sua
statura, al suo peso e al suo comfort di guida?
nel caso di mezzi pesanti gli ammortizzatori per i sedili vengono sostituiti
con regolarità?

Riguardo alla movimentazione manuale dei carichi:
sono state adottate procedure per ridurre al minimo i rischi?

Infine il controllo delle misure per prevenire lo stress da guida.
È possibile controllare se:
vengono stabilite e programmate pause necessarie nell' orario di lavoro;
vengono calcolati tempi di consegna ragionati, con vincoli per l' azienda e
per l' autista;
vengono stabiliti i tempi di recupero necessari;
vengono fornite informazioni sul tragitto, sul traffico, sulle condizioni
meteorologiche;
viene valutata la necessità di viaggio in coppia;
vengono pianificati i turni per il lavoro notturno;
vengono forniti all' autista mezzi di comunicazione.

La "Check-list per attività di trasporto movimentazione merci e
magazzinaggio", lista di controllo pubblicata sul sito dell' ASL ROMA H,
scaricabile anche all' indirizzo:
http://www.puntosicuro.info/documenti/documenti/100909_Asl_RO_check_list_merci.pdf
è riportata in allegato (file "10 09 15 check list trasporto (NL 57).pdf").

Tiziano Menduto


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