[Redditolavoro] SOSTENIAMO LA LOTTA DEGLI IMMIGRATI!

clochard spartacok at alice.it
Mon Nov 15 13:00:51 CET 2010


SOSTENIAMO LA LOTTA DEGLI IMMIGRATI!

ALCUNE PROPOSTE PER ANDARE AVANTI











Di fronte alla lotta iniziata su una gru a Brescia, e proseguita su una torre a Milano, il governo

continua sulla linea della fermezza rispetto alla truffa della sanatoria, condannando centinaia di

migliaia di lavoratori immigrati alla clandestinità (cioè alla repressione) e al lavoro nero (cioè al

super-sfruttamento); in due parole: moderno schiavismo!

D'altra parte nessuno di noi si fa illusioni: mai come ora, in tempi di crisi, l'esercito dei diseredati, dei

senza-diritti, dei cosiddetti clandestini, fa comodo ai profitti di padroni e padroncini, che li possono

sfruttare a piacimento e, attraverso questo, ricattare l'insieme dei lavoratori.

Ma la lotta può crescere, anche perché è l'unica strada che possono percorrere oltre un milione di

persone provenienti da ogni dove: quella di imporre al governo una regolarizzazione generalizzata,

ponendo fine alla condizione di clandestinità forzata.

E infatti il sostegno al presidio permanente sta crescendo progressivamente proprio grazie alla

presenza di molti immigrati, nonostante la repressione che si è espressa a Brescia.

L'assemblea nazionale di oggi cade in un momento decisivo per la lotta ed è quindi un'occasione

importante per fare il punto della situazione e decidere come proseguire questo percorso.

Come sostenitori attivi sottoponiamo all'attenzione di tutti alcune considerazioni ed alcune proposte

emerse in una settimana di discussioni e di assemblee

1) Per raggiungere gli obiettivi indicati nella piattaforma del Comitato Immigrati è indispensabile

che la lotta si estenda in altre città e in più quartieri a livello milanese. A partire

dall'assemblea di oggi, la settimana che abbiamo di fronte sarà decisiva per verificare questa

possibilità e soprattutto metterla in atto.

2) Le difficoltà di chi si trova oggi "in alto" (particolarmente pesanti per i compagni di Brescia

sottoposti ad un vero e proprio assedio) non devono indurci a cercare frettolose vie d'uscita

politiche che stroncherebbero la lotta senza risultati tangibili, a meno di non essere disposti ad

accettare qualche briciola e rinunciare alla piattaforma di lotta. Al contrario i compagni sulla

torre di via Imbonati ci ricordano che la lotta è appena cominciata e garantiscono di poter resistere

abbastanza a lungo per poter sperimentare le potenzialità di crescita del movimento.

3) La repressione si è abbattuta sui nostri compagni di Brescia con la reclusione nei CIE per

12 di loro. La battaglia ormai storica contro i nuovi "lager democratici" diventa così ancor più

impellente. Proponiamo quindi che in tutte le città si dia vita ad una giornata di

mobilitazione contro i CIE con l'obiettivo di far sentire la nostra voce e la nostra presenza ai

compagni di lotta reclusi, proseguendo verso la loro chiusura definitiva.

4) La lotta contro la clandestinità non è separabile da altre battaglie sociali e politiche di

primaria importanza quali la lotta contro i licenziamenti e il super-sfruttamento, per i pieni

diritti per tutti, contro la repressione dilagante. Comprendere e far comprendere questo

legame, è fondamentale per avere una prospettiva e riuscire coinvolgere fette importanti della

popolazione italiana rompendo il possibile isolamento dei sans-papiers italiani

Anche se il Presidio Permanente di via Imbonati non può farsi carico di una piattaforma

generale, è importante che si senta parte di un conflitto sociale più generale.

Comitato antirazzista milanese

Milano, 14 novembre 2010
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