[Redditolavoro] Il 4 novembre non c'è nulla da festeggiare

Partito Comunista dei Lavoratori pclavoratoribologna at gmail.com
Wed Nov 3 14:48:01 CET 2010


Il 4 novembre non c'è nulla da
festeggiare<http://pcl-fc.blogspot.com/2010/11/via-tutti-i-governi-di-guerra-e-la-loro.html>
*Via tutti i governi di guerra e la loro retorica “nazionalista”*
Ci chiediamo come si possa festeggiare a distanza di 92 anni una “vittoria”
pagata con il sangue di lavoratori mandati in trincea per una guerra che non
volevano e combattuta per volere dei pescecani capitalisti!

Quei proletari mandati a morire, non volevano essere carne da cannone, non
intendevano pagare i costi di una guerra imposta dagli industriali; eppure
oggi si vorrebbe celebrare sul loro sangue l'idea di “coesione sociale”!

Per quanto ci riguarda, ci sottraiamo a questa ipocrisia.
Quei proletari che allora vennero sacrificati sull'altare del profitto in
nome della “patria”, seppero opporsi ripetutamente al grido di “pace tra gli
oppressi e guerra agli oppressori”.

Noi oggi, ricordiamo quei proletari che con le loro azioni militanti
costruirono un'opposizione sociale che tentò di evitare all'umanità di
piangere lutti insensati.
E lo ricordiamo recuperando quel patrimonio storico di lotta.
Oggi come allora, noi, rivendichiamo la parola d'ordine di “guerra di classe
alla guerra del capitale”.
Perché oggi come allora, lo Stato imperialista italiano al servizio dei
grandi potentati economici nazionali, continua la mattanza in nome del
profitto.

L'Italia con oltre 20 miliardi di euro annui, è all'ottavo posto al mondo
per spese militari.
Una spesa inaccettabile e ancor più vergognosa se si pensa che in un quadro
di crisi come quello attuale il governo oltre ai soliti tagli a istruzione e
sanità, ha annunciato che a breve si troverà in difficoltà nel sostenere
persino le richieste di cassa-integrazione!

Invitiamo quindi a trasformare il 4 novembre in una giornata di
mobilitazione contro la guerra imperialista, il sistema capitalista e il suo
Stato.
A lavoratori, precari, disoccupati, non serve a nulla la difesa di
un'”identità nazionale”, a noi proletari serve solo la difesa intransigente
del nostro interesse di classe!
Un interesse di classe, il nostro, incompatibile con quello del padronato e
dei signori della guerra.

-Ritiro immediato delle truppe;
-Basta spese di guerra, è ora d'investire in un piano operaio contro la
crisi;
-Solo un governo dei lavoratori potrà porre fine all'ipocrisia di Stato.
Per questo ancora una volta diciamo senza mezzi termini: che se ne vadano
tutti governino i lavoratori.
*
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI - CRQI
Sezione Forlì-Cesena D.Maltoni*

http://pcl-fc.blogspot.com/
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