[Redditolavoro] repressione a Napoli
CobasSindacatodiClasse
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Sun May 9 15:04:29 CEST 2010
Nella giornata di venerdì si è verificato un ennesimo episodio di
repressione nei confronti del movimento di lotta per il lavoro.
Pur essendo in corso un altro corteo per tenere un incontro con lo staff del
nuovo governatore regionale Caldoro, si è cercato in un primo momento di
impedire da parte della polizia il corteo anche dello spezzone del movimento
Banchi Nuovi e delle altre sigle di disoccupati.
Arrivati sotto il palazzo della Regione, alla legittima richiesta da parte
di questi ultimi di essere ricevuti anche loro si è risposto prima con
brutali cariche e poi con una vera caccia all'uomo che ha dato vita al fermo
di due disoccupati.
Siamo ad un crescendo di repressione nei confronti del complesso delle sigle
del movimento dei disoccupati afferenti al progetto Bros: campagne di
perquisizioni a tappeto senza nessuna motivazione se non l'intento di
intimorire i disoccupati più combattivi per fiaccarne la determinazione;
solo l'altro ieri il Tribunale di Napoli ha condannato a quattro mesi di
carcere un precario dello stesso progetto Bros per "resistenza a pubblico
ufficiale" semplicemente perché cercava di sottrarsi legittimamente ad un
fermo immotivato.
Oramai è passato il periodo della "tregua elettorale" quando ai
rappresentanti di entrambi gli schieramenti politici di governo e di
opposizione conveniva mantenere una relativa pace sociale ottenuta anche
facendo vaghe promesse per impegni futuri. Si rivela così il vero volto
delle istituzioni che non hanno nessuna intenzione di mantenere gli impegni
presi e pensano di poter risolvere attraverso lo strumento repressivo, l'esplosiva
vertenza dei 4000 precari del progetto Bros, arrivati oramai anche alla fine
del misero sussidio garantito dal precedente ciclo di lotte,
A fronte di tale situazione, che tra l'altro non riguarda solo i precari del
progetto Bros, si rende sempre più necessaria una risposta unitaria alla
repressione per denunciarne i veri obiettivi e per sensibilizzare il resto
di lavoratori e precari rispetto al tentativo di dividere i movimenti tra di
loro per affrontarli sul piano repressivo un pezzo alla volta.
Risulta quindi particolarmente incomprensibile ed ingiustificabile l'atteggiamento
tenuto in piazza ieri da parte di alcune componenti dei precari Bros che di
fronte al chiaro comportamento della polizia teso a rafforzare la divisione
tra le varie sigle di precari hanno nei fatti favorito l'azione repressiva
di quest'ultima facendosi da parte nel momento in cui questa si preparava a
caricare e alzando le mani per affermare una propria estraneità rispetto a
chi legittimamente era in piazza per rivendicare gli stessi diritti e gli
stessi obiettivi.
Riteniamo si tratti di un atteggiamento suicida dal punto di vista politico
e improduttivo anche dal punto di vista dei risultati nella vertenza in
corso.
Per tale motivo, oltre ad esprimere la nostra solidarietà e sostegno a tutti
i precari colpiti dalla repressione ci sentiamo di lanciare un accorato
appello affichè tali atteggiamenti nelle file del movimento vengano messi
definitivamente da parte e ci si concentri invece sui comuni obiettivi di
accesso al lavoro e al reddito.
Le diverse impostazioni relative ai percorsi da seguire per ottenere tali
risultati non possono e non devono mai diventare un elemento tale da far
venir meno la reciproca solidarietà e la consapevolezza di avere delle
controparti comuni che sono i veri nemici dei precari Bros. Inoltre restiamo
convinti che le diverse visioni circa i percorsi della vertenza non
rappresentano un ostacolo insormontabile per promuovere mobilitazioni
unitarie tali da rafforzare il potere contrattuale di tutta la platea Bros.
Come Rete Anticapitalista Campana abbiamo aderito all'appello,
condividendone lo spirito ed i contenuti, lanciato dai compagni di Banchi
Nuovi e dai disoccupati di Taranto per una assemblea unitaria da tenersi il
21 di questo mese e aperta a tutte le realtà di lotta locali e nazionali.
Riteniamo che essa possa rappresentare una delle occasioni per riprendere il
confronto e la collaborazione tra i diversi settori del movimento sul tema
del reddito e dell'occupazione, per porre le premesse di un movimento su
tali tematiche che vada oltre il territorio metropolitano napoletano e sia
in grado di mettersi all'altezza delle sfide che precari, disoccupati e
lavoratori hanno di fronte.
Rete anticapitalista campana
per contatti:reteanticapitalistacampana at gmail.com
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