[Redditolavoro] Marchionne anticipa il nuovo corso
clochard
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Sun Jun 27 00:36:33 CEST 2010
Marchionne anticipa il nuovo corso
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From: "rossana" <rossana at comodinoposta.org>
To: <neurogreen at liste.comodino.org>
Sent: Saturday, June 26, 2010 8:23 PM
Subject: [neurogreen] Marchionne anticipa il nuovo corso
di Alberto Lucarelli e Ugo Mattei
Ormai è tutto chiaro: c'è una evidente relazione funzionale, causa-effetto, molto stretta, tra il progetto di modifica dell'art. 41 della Costituzione e il surreale referendum Marchionne che così reciterebbe: «Sei favorevole all'ipotesi dell'accordo del 15 giugno 2010 sul progetto Futura Panda a Pomigliano?» Come è noto, il progetto Tremonti-Berlusconi è quello di aggredire e modificare l'art. 41 della Cost., inserendo un IV comma che consentirebbe all'attività di impresa di svolgere la propria attività senza controlli, salvo un poco chiaro controllo ex post. Occorre ricordare che l'art. 41 della Cost. non è un orpello, o una regola qualsiasi, ma una norma-principio alla quale sono riconducibili i diritti costituzionali dei lavoratori di cui agli artt. 35-40, nonché tutta la disciplina ordinaria in materia di lavoro. In maniera assolutamente eccentrica, ovvero inserendo un IV comma palesemente in contrasto con il II e il III, si violentano i principi fondamentali (precedentemente si era parlato di modificare l'art 1 Cost.), agendo all' interno del sistema, attraverso la sterilizzazione e l'annientamento dei rapporti economico-costituzionali (artt. 35 ss. Cost.); quei rapporti direttamente attuativi dell'art. 1 Cost. («La Repubblica fondata sul lavoro»), dell'art. 2 relativamente al principio di solidarietà, dell'art. 3, II comma, relativamente al principio di eguaglianza sostanziale.
L'impressione, spostando i controlli ex post, è che si voglia dare carta bianca alle strategie aziendali, anche quelle più aggressive e in contrasto con i limiti posti al capitale dalla effettiva garanzia dei diritti dei lavoratori. A serio rischio saranno il diritto all'equa retribuzione e a livelli di vita liberi e dignitosi, l'organizzazione del lavoro, le funzioni sindacali, il diritto di sciopero. Vi sarebbe inoltre il rischio concreto dell'introduzione, da parte dell'impresa, di controlli, ispezioni e perché no veri e propri tribunali speciali. Cosiddetti piani di ristrutturazione o conversione aziendale, in presenza di controlli ex post, non dovranno più assicurare modalità e condizioni di lavoro tali da garantire la sicurezza e la salute, l'apprendimento e il benessere. In sostanza, attraverso l'intervento sull'art. 41 Cost. si intende raggiungere la sospensione della regolamentazione e del controllo nel mercato del lavoro. Il lavoratore verrebbe collocato in un limbo, indifeso nella sua già naturale debolezza, ancora più bisognoso di tutela in una fase di acuta crisi economica.
Qual è allora il collegamento tra nuovo art. 41 e il piano Marchionne? È chiaro: il piano Marchionne per Pomigliano intende fare da apripista al nuovo modello di art. 41, ovvero alla deregolamentazione del mercato del lavoro, condizionando il rientro dalla Polonia della costruzione della nuova Panda a condizioni esasperate di lavoro (i diciotto turni) e a deroghe al contratto collettivo che mettono a rischio la libertà e dignità umana. Nello specifico il piano, supportato dal progetto di modifica dell'art. 41 Cost., contiene una serie di punti inaccettabili dal punto di vista della legittimità costituzionale, costituendo un vero e proprio vulnus a quei diritti fondamentali summenzionati. Si fa in particolare riferimento a: 1) 18 turni settimanali: impianti di produzione per 24 ore al giorno e 6 giorni alla settimana, compreso il sabato. Ricorso allo straordinario per 18esimo turno, per un massimo di 15 volte l'anno. 2) Straordinario: 120 ore annue di straordinario "comandate" (80 ore in più obbligatorie, dalle 40 attuali, che arrivano quindi a 15 sabato); 3) Pause: ridotte a 30 minuti (dagli attuali 40) e i 10 minuti in meno vengono monetizzati in 31 euro lordi al mese. Pausa mensa a fine turno; 4) Assenteismo e malattia: per assenze per malattia collegate a scioperi, manifestazioni esterne, "messa in libertà" o mancanza di fornitura, l'azienda non retribuisce i primi tre giorni; 5) Sanzioni: Il mancato rispetto degli impegni assunti nell'accordo aziendale, prevede sanzioni ai sindacati e ai singoli lavoratori; 6) Sciopero: non è proclamabile nei casi in cui l'azienda ha comandato lo straordinario per esigenze di avviamento, recuperi produttivi e punte di mercato.
L'eutanasia dell' art. 41 Cost., la dolce morte in prova, come vorrebbe il governo, non comporterebbe solo la cancellazione del welfare e dei diritti fondamentali ad esso riconducibili, ma dello Stato democratico tout court. Insomma, il referendum di Marchionne ha ad oggetto due secoli di lotta, sudore, sangue.
http://www.eddyburg.it/article/articleview/15340/0/283/
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