[Redditolavoro] napoli -stato di polizia contro le lotte dei disoccupati

procomta ro.red at libero.it
Mon Jul 19 16:43:37 CEST 2010


A Napoli il governo, lo Stato borghese, che comprende, a Napoli come 
altrove, tutte le istituzioni secondo una divisione dei compiti non 
pianificata a tavolino ma che sta nelle cose, nei fatti dei ruolo che 
ciascuno svolge, hanno cominciato a fronteggiare con lo Stato di polizia la 
protesta popolare e la lotta sociale e quella che costituisce il cuore di 
essa, la lotta dei disoccupati organizzati.
E' da settimane che si assiste ad un salto di qualità nella repressione, 
fatto di arresti, persecuzioni, perquisizioni che vengono visti dallo Stato 
come prova più generale, come addestramento, dalla guerra in corso di bassa 
intensità ad una guerra di alta intensità.
Gli elementi di questa guerra sono stati esplicitamente dichiarati dal 
Questore e in una intervista dal nuovo dirigente della Digos di Napoli, 
Filippo Bonfiglio, apparsa su Il Mattino del 3 luglio 2010: "So bene che ci 
aspetta un autunno caldo a Napoli. Noi cercheremo di stemperare la piazza ma 
sarà la politica a dover dare delle risposte". Circa le "risposte" che la 
politica intende dare, il movimento dei disoccupati le sta già misurando e 
contro di esse si sta già scontrando.
Con l'avvento della nuova giunta regionale si è fermato il contributo di 600 
euro mensile per i 4 mila disoccupati inseriti nel 'Progetto Bros'. Quindi, 
invece che lavoro si taglia anche questo reddito minimo, davvero minimo, per 
i senza lavoro organizzati. Ma sono le dichiarazioni del dirigente della 
Digos che interessano. Questi dice: "per svolgere bene il nostro lavoro 
abbiamo bisogno di conoscere le dinamiche che portano alle manifestazioni di 
piazza. Dobbiamo avere chiaro il quadro politico dei movimenti e delle 
problematiche. E' chiaro che in questo momento la priorità riguarda i 
disoccupati e le manifestazioni che qui a Napoli sono quasi quotidiane. 
Resta nostro dovere controllare la piazza, anche talvolta cercando di 
stemperare le tensioni, provare a mediare. Ma può mediare chi ha qualcosa da 
concedere, è dunque la politica, e non spetta alla polizia che ha invece il 
compito di perseguire chi commette reati". A tale proposito Bonfiglio 
conferma che il criterio della 'tolleranza zero' verrà  applicato anche nei 
confronti dei disoccupati... Ha poi anche aggiunto che la Digos di Napoli 
"segue da vicino l'evoluzione della  vicenda della Fiat di Pomigliano".
Apprezziamo la franchezza di questa intervista perchè chiarisce, e dovrebbe 
chiarire anche al movimento proletario in tutte le sue componenti come si 
prepara lo Stato all'autunno caldo e chiama tutti a prepararsi di 
conseguenza.

proletari comunisti 


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