[Redditolavoro] 11 luglio 1945: muore assassinato Mario Acquaviva (Paolo)...

clochard spartacok at alice.it
Wed Jul 14 18:05:33 CEST 2010


Un altro sinistro capitolo  del rapporto Pci-tendenze eterodosse del movimento operaio 




     
     
     

CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA GIANCARLO LANDONIO 


VIA STOPPANI,15 -21052 BUSTO ARSIZIO –VA- 


(Quart. Sant’Anna dietro la piazza principale) 


e-mail: circ.pro.g.landonio at tiscali.it
---------------------------- Archivio docum. storici di classe





11 luglio 1945: muore assassinato Mario Acquaviva 
  
A sessantacinque anni dalla tua morte: non ti abbiamo dimenticato! 





Già nel gennaio del '43 gli operai della Waj Assauto di Asti avevano improvvisato per tre ore una manifestazione di protesta davanti ai sindacati fascisti, e il 10 marzo avevano bloccato la fabbrica. Il 9 marzo erano entrati in sciopero i lavoratori della Ferriera Ercoli; seguivano gli stabilimenti meccanici Cendola e Tribulzio, la Miana, le Vetrerie e le lavoratrici della Saffa. Furono denunciati al Tribunale militare 9 operai e 12 operaie. 

I segnali di una ripresa della lotta di classe si erano fatti dunque evidenti agli inizi del 1943, dopo due decenni di feroce reazione borghese e di incontrastato dominio del fascismo. 

Nel Casalese si mostrarono particolarmente vivaci piccoli gruppi di comunisti internazionalisti, capeggiati da un impiegato di 43 anni, Mario Acquaviva. Lavorava nella ditta Tazzetti di Casale, dove gli internazionalisti saranno in maggioranza nella Commissione Interna. 

Ciò non poteva essere sopportato dagli stalinisti del Pci. Mario Acquaviva, veniva così ucciso a Casale Monferrato dagli sgherri di Togliatti l’11 luglio 1945. 

E non fu l’unico. 

A Trebbo di Reno, in provincia di Bologna, il 27 marzo 1945 era stato ucciso Fausto Atti, militante del Partito Comunista Internazionalista. Fu assassinato, mentre giaceva infermo nel letto, da una banda armata del Partito Comunista Italiano. Colpevole di propagandare fra i partigiani dell’Appennino tosco-emiliano la rottura coi partiti del fronte nazionale incarnata dal C.L.N. e di sollecitare la costituzione di squadre autonome di difesa proletaria che si opponessero al reclutamento e ai rastrellamenti della repubblica fascista di Salò, e che allo stesso tempo non cadessero nella trappola borghese della “lotta contro lo straniero”, Fausto, come anche Mario Acquaviva di Casale Monferrato alcuni mesi dopo e tanti altri compagni anonimi non allineati, fu ucciso su direttiva di Togliatti che, fedele ai metodi del suo baffuto maestro, chiese espressamente al C.L.N. il via libera per togliere di mezzo fisicamente Onorato Damen e gli altri principali attivisti del P.C. Internazionalista, rei di ostacolare l’opera di inquadramento della classe operaia dietro il tricolore. 

La bandiera rossa della rivoluzione, sotto il fuoco incrociato degli stalinisti e delle camicie nere, ha continuato a sventolare anche grazie all’estremo sacrificio degli internazionalisti che qui ricordiamo: Giuseppe Biscuola, fucilato a Genova dai fascisti nel febbraio del 1945, Spartaco Ferradini, fucilato a Genova dai fascisti il 25 aprile del 1945, Angelo Grotta, di Ponte Lambro, operaio della Montecatini fucilato dai fascisti, Cappellini, Bergomi e Porta, operai della Breda e della Falk, deportati in Germania dai nazisti e scomparsi, Quinto Perona, operaio di Torino, morto a Mauthausen il 7 luglio 1945, Mantovani, operaio di Torino, deportato in Germania dai nazisti e morto in un campo di concentramento, Antonio Graziano, caduto in combattimento in una formazione partigiana piemontese nel 1944, Sergio Salvadori, morto a ventuno anni nelle carceri democratiche della repubblica italiana nell’ottobre del 1950. 

Riportiamo il Comunicato originale e integrale del 12 luglio 1945 della Federazione Torinese del Partito Comunista Internazionalista, sull'assassinio di Mario Acquaviva (Paolo). 

“Compagni! 

Un grave lutto colpisce il nostro partito. Nel tardo pomeriggio del giorno 11 luglio il nostro caro Compagno Mario Acquaviva (Paolo) veniva colpito a morte da un sicario rimasto sconosciuto. Sconosciuto però come persona fisica di agente prezzolato, ma quella mano che ha inesorabilmente colpito il nostro caro compagno Paolo, noi sappiamo da chi è stata armata; sappiamo cioè che la reazione borghese capitalista persegue i suoi sistemi stile fascista, cercando di sopprimere con l'omicidio quell'idea di eguaglianza sociale e di libertà, che non morirà mai. 

Non vogliamo in questo momento di dolore accusare di questo nefasto delitto questa o quell'altra tendenza politica, non ci interessa sapere chi è stato l'esecutore, sappiamo però che il mandante è uno solo e che si identifica nel nostro nemico di classe. 

Il piombo del vigliacco che ha sparato contro il nostro compagno non ha spento quello spirito battagliero che animava il compagno Paolo; esso vive tuttora nei nostri cuori, e la certezza che lui non ci ha lasciati idealmente crea la premessa del domani. 

Compagno Paolo, tu che instancabilmente, col tuo spirito indomito, hai partecipato alla lotta iniziata dal nostro Partito contro gli sfruttatori, tu che ci fosti di guida e di esempio, tu che mai dubitasti della realizzazione del nostro ideale, ma che, anzi, incitasti alla battaglia anche i più restii noi tuoi compagni di tante belle battaglie ti diciamo che il tuo sacrificio non a stato vano. La fiaccola ardente del nostro Usale, che tu lasciasti cadere nell'ora suprema i cui tutto donasti per la causa rivoluzionaria, è stata da noi raccolta, e la sua fiamma ravvivata dal tuo sangue generoso, continuerà a rischiarare il cammino che ci porterà al trionfo finale: LA RIVOLUZIONE PROLETARIA ! 

S’inchini il rosso vessillo dell'Internazionale Comunista sulla salma del nostro glorioso martire, perché fintanto esistono uomini della tempra del compagno Paolo l 'ideale non morrà mai. 

Compagno Paolo, tu rivivi in noi; il tuo spirito sarà sempre presente nelle lotte durissime che ci aspettano, e sarai ancora e sempre presente sulle barricate, ovunque si agiterà la bandiera dell'Internazionalismo. 

IL COMITATO FEDERALE TORINESE









Postato da: samib

(dall'interessante blog: Italia rossa, storia 10.7.05).

11 luglio 1945: muore assassinato Mario Acquaviva


-----------------------------------

Nota:

segue opuscolo che possiamo spedire a chiunque può interessare a stretto giro postale; mandateci una mail o due righe all'indirizzo qui sotto con un vostro recapito postale. L'opuscolo è inoltre disponibile presso il Circolo al lunedì, martedì, venerdì dopo le ore 21,15.


Saluti rossi.

CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA    
GIANCARLO LANDONIO
                                                                               
VIA STOPPANI 15, -quartiere Sant'Anna- 21052 –BUSTO ARSIZIO–(VA)   .
        e-mail:  circ.pro.g.landonio at tiscali.                                             
    --------------------------------------------                

                          

QUADERNI DI PAGINE MARXISTE n. I
(1945-1948) 
Cronache rivoluzionarie in provincia di Varese
Il Partito Comunista Internazionalista, gli anarchici e i dissidenti libertari nel periodo della ricostruzione postbellica 
Pagine 120    € 4,50
     La storia dell’altra Varese, quella rossa, operaia, internazionalista, che nel periodo cruciale della ricostruzione postbellica rialzò la bandiera della lotta di classe; la storia di anonimi operai che denunciarono la politica dell’unità nazionale portata avanti da tutti i partiti parlamentari, e lottarono contro i padroni che, passati indenni dal fascismo alla democrazia, grazie a quella politica continuarono impuniti lo sfruttamento dei lavoratori; la storia di chi scelse, con coraggio, di denunciare lo stalinismo e il mito dell’Urss “socialista”; la storia di chi dissentì e per questo fu dimenticato.
      La storia che dopo decenni di silenzi e calunnie riemerge ad indicarci la strada per il domani.

     

--------------------------------------------------------------------------------

INDICE GENERALE
Cronologia essenziale - Quadro storico introduttivo

Introduzione 
Una storia sconosciuta
Note all’introduzione

Parte I - Il Partito Comunista Internazionalista

Manifesto del Partito Comunista Internazionalista diffuso il 1° maggio 1945

1945


  Internazionalisti a Laveno
  La reazione del PCI
  Gli scioperi del pane
  Lo spettro del sinistrismo
  Dentro e fuori il PCI
  Provocatori!
  Fine dell’attività nel lavenese 

1946

  Cassano Magnago internazionalista
  PCI varesino: moderazione e scontri interni 
  Nuove sezioni internazionaliste
  La prima ondata di rivolte partigiane 

1947 

  Nel luinese 
  La bandiera rossa di Cassano Magnago
  Una diffida
  Nota 100: Gli internazionalisti contro il fascismo rosso
  Segni di continuità
  Le lotte operaie
  Lo sciopero generale provinciale del 19 e 20 agosto 
  Lo sciopero generale provinciale del 5 novembre

1948

  Nelle fabbriche
  Fino a marzo 
  Lo scioglimento della federazione di Varese e le elezioni
  Il congresso di Firenze
  14-15 luglio - cronaca dello sciopero generale nel varesotto
  Da luglio in poi

Parte II – Gli anarchici e i dissidenti libertari 

  a.. I COMUNISTI LIBERTARI (ANARCHICI)
  Una plaga vandeana

  b.. ISIDORO AZZARIO
  Un silenzio voluto 
  “Un compagno a sé” 
  La sua attività sindacale

  c.. LE RIBELLIONI PARTIGIANE
  Dalla Val Marchirolo a Curino

------------------------------------------------------------------------------------------- 




  
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: http://lists.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20100714/9992a8e8/attachment-0001.html 


More information about the Redditolavoro mailing list