[Redditolavoro] Colpevoli di antifascismo

lav tavolo4 at gmail.com
Wed Jul 14 14:10:55 CEST 2010


Piena solidarietà a tutti quelli che non si "ravvedono"

Il 13/07/2010 15.13, livia ha scritto:
> Piove sugli antifascisti a Cagliari, piovono decreti penali di condanna
> e avvisi orali.
>
> La polizia politica e alcuni magistrati ci accusano di aver manifestato
> contro il fascismo e contro i fascisti in carne ed ossa nella nostra
> città, in varie occasioni:
>
> il 2 agosto 2007 contro il raduno nazista "sei diventata nera" previsto
> pochi giorni dopo,
>
> il 25 aprile del 2009 e 2010 contro i fascisti che hanno occupato il
> centro della città, protetti dalla polizia, per celebrare i loro lugubri
> riti.
>
> Queste le principali iniziative perseguite/condanna te, alle quali se ne
> affiancano delle altre di contorno (presidi contro i CIE, ecc.) sempre
> poco gradite nei contenuti e nelle pratiche ai nostri benemeriti vertici
> polizieschi.
>
> Ma quali sono questi contenuti? La lotta contro il razzismo, contro il
> fascismo, contro il “pacchetto sicurezza” e le sue leggi razziali e
> classiste, contro la militarizzazione delle strade e dei quartieri,
> contro le espulsioni e gli internamenti di uomini e donne che hanno la
> sola colpa di non possedere il “documento giusto”.
>
> Quali le pratiche? Le manifestazioni spontanee, auto-organizzate, e
> quelle che si svolgono nell’immediatezza degli eventi, prive quindi del
> necessario preavviso di tre giorni alla questura richiesto e che si
> trovano quindi in una condizione di incerta legalità e sono esposte al
> rischio di essere arbitrariamente disperse dalle forze statali.
>
> I decreti di condanna che sono stati inviati consistono essenzialmente
> in una proposta che il magistrato fa per conto dello stato al singolo
> antifascista: paga un’ammenda e ammetti la colpa, in cambio di questo
> atto di sottomissione questa vicenda si considera chiusa e non verrai
> perseguito ulteriormente.
>
> Ma noi non intendiamo aderire alla proposta e a questo provvedimento
> faremo opposizione.
>
> L’avviso orale consiste in una sorta di ammonimento a mantenere una
> condotta “conforme alla legge” ma non è legato ad un reato specifico o
> ad un giudizio ma semplicemente alla persona, alla sua condotta, a
> quello che dice e pensa. È quindi un tipo di misura che, per la sua
> genericità e arbitrarietà, può essere estesa praticamente a chiunque e
> rispetto alla quale non è facile proteggersi. È inoltre l’anticamera
> necessaria per venire sottoposti alla sorveglianza speciale, una serie
> di norme restrittive sulle libertà personali, nel caso in cui l’ammonito
> non si ravveda e perseveri sulla “cattiva strada” confermandosi così
> come una persona socialmente pericolosa.
>
> Ma noi non intendiamo ravvederci e anche a questo provvedimento faremo
> opposizione.
>
> Vi è evidentemente la volontà di punire la semplice manifestazione
> pubblica di un pensiero e di una volontà antifasciste, con una
> repressione generalizzata. Grazie anche alla complicità dei giornalisti
> che omettono e distorcono le informazioni, si cerca di impaurire il
> singolo manifestante; sono palesi le minacce e le intimidazioni che
> stanno dietro gli avvisi orali: partecipare a iniziative spontanee e
> antagoniste può avere gravi conseguenze.
>
> Ma c’è un antifascismo, vivo e vitale, che ancora ha il coraggio di
> lottare contro il razzismo, il militarismo, la povertà e la guerra, che
> si oppone alle parate dei fascisti che occupano le città con la
> complicità e la protezione della polizia. Un Antifascismo che viene
> duramente represso. Gli antifascisti vengono spiati, schedati,
> provocati, denunciati esattamente come accadeva nel ventennio. Questo
> accade e sta accadendo, anche ora, anche a Cagliari.
>
> *“Insuscettibili di ravvedimento”*
>
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>
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