[Redditolavoro] ILVA: DENUNCIA L' INSICUREZZA, MOBBIZZAT

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Mon Jul 12 07:37:07 CEST 2010


ILVA: DENUNCIA L' INSICUREZZA, MOBBIZZATO


Denuncia l' insicurezza del reparto in cui lavora, caposquadra dell' Ilva 
finisce in ospedale.
"Per mobbing", accusa Saverio Farilla, 38 anni di Carosino, con un ruolo 
anche nel sindacato.
Il certificato medico parla di "stato ansioso reattivo". Per l' operaio, la 
persecuzione da parte dei vertici aziendali del colosso siderurgico inizia 
proprio con l' elezione nella RSU della Fiom-Cgil e il contestuale blocco da 
parte del caposquadra dei lavori del suo reparto per insicurezza.

L' ultimo episodio è accaduto la scorsa settimana. Aveva finito il turno 
alle 16 ma viene colto da una crisi di panico al termine dell' ennesimo 
scontro. Arriva l' ambulanza dell' infermeria Ilva. I sanitari si accorgono 
che la situazione è grave. Viene trasferito d' urgenza all' ospedale Nord di 
Taranto. Il sindacato non basta più, si rivolge all' avvocato. E sporge 
denuncia per mobbing.

"Non ho mai avuto problemi di salute, tanto meno mentale, prima d' ora", 
sostiene. Lo dimostrerebbe, secondo l' operaio Ilva, la sua storia prima di 
entrare in fabbrica. Prima militare nella Benemerita, poi investigatore 
privato in servizio presso una prestigiosa agenzia milanese. Diventa operaio 
Ilva quattro anni fa. Capace, solerte, per tale lo riconosce l' azienda che 
lo promuove da subito al rango di caposquadra del reparto Ofemac, officine 
manutenzione ascensori e condizionamento. Esperto in materia di sicurezza, 
gli capita di accorgersi più di una volta che le condizioni di sicurezza 
mancano, e blocca i lavori del reparto.

Viene eletto nella RSU Fiom. Seguono i rapporti disciplinari e il 
trasferimento, relegato in un reparto dove non ha che da aspettare lo 
squillo del telefono, per gestire il pronto intervento. Un lento logorio che 
dura da anni. Ci sono poi le telefonate con i dirigenti aziendali, incise su 
un nastro, il cui contenuto sarà svelato solo nel corso del processo. E le 
presunte minacce, alla presenza di un sindacalista che ha già dichiarato la 
propria disponibilità a testimoniare, di non concedere il livello superiore 
al fratello, sempre operaio Ilva, "per i prossimi trent' anni", sembra abbia 
sentenziato un superiore.

Farilla attende oggi l' esito della consulenza medica specialistica per l' 
accertamento del danno biologico: "Non si può morire così solo per aver 
tentato di salvarsi la vita chiedendo sicurezza".

La corte d' appello di Lecce, intanto, ha assolto dall' accusa di omicidio 
colposo sei dirigenti Ilva per l' infortunio mortale del 12 maggio 1998. Un 
operaio, Domenico Mele, di 28 anni, dipendente della Pitrelli srl, fu 
investito da una fiammata durante i lavori di manutenzione alla fermata 
programmata del Treno Nastri 2. Il giovane operaio morì dopo aver inalato 
gas combustibile.

SONIA GIOIA


ricevuto da
 "Marco Spezia - sp-mail at libero.it"
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Marco
RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO




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