[Redditolavoro] Manolo e Costantino liberi subito!
Fulvio
fuldigior at gmail.com
Thu Jan 21 08:25:30 CET 2010
Ricevo e inoltro.
Condividendolo lo invio a tutti i compagni
*
CSA VITTORIA
via Friuli ang. Muratori 43
www.csavittoria.org
vittoria at ecn.org*
*LA SOLIDARIETA' E' UN'ARMA USIAMOLA!*
A più di sei mesi dai primi provvedimenti cautelari, perquisizioni e
indagini per costituzione di banda armata e associazione sovversiva con cui
la solerte procura di Roma ha colpito diversi compagni e compagne di Milano,
Roma e Sardegna, è di lunedì l’operazione propagandistica
dell’antiterrorismo milanese che ha portato l’arresto di altri due compagni
milanesi per la medesima inchiesta. Sin dalla notizia dei primi
provvedimenti di carcerazione, emessi immediatamente prima gli incontri del
G8, era evidente la pretestuosità delle imputazioni e la percezione di
assistere ad una farsesca riedizione di un film già visto, “sbatti il mostro
in prima pagina”. E oggi con le redazioni dei maggiori media italiani
scatenate nell’assecondare l’opera della magistratura condannando
aprioristicamente chiunque si opponga allo stato di cose presenti. E’ anche
per questo che il finale appare già scritto: mere supposizioni e sospetti
che, anche grazie a un arretramento della soglia di punibilità offerta dalla
contestazione delle “finalità di terrorismo”, assurgono a sentenze di
condanna della opinione e dell’agire politico disinteressandosi della
commissione eventuale di fatti specifici. Questi compagni sono infatti
imputati perché “avrebbero pensato, avrebbero ipotizzato, avrebbero voluto”,
un uso assillante del condizionale che dà il senso chiaro della assurdità
delle accuse. Ma questa scientifica opera di provocazione da parte degli
apparati repressivi dello stato non ci deve far indulgere a qualsiasi sorta
di vittimismo, perché svela ed evidenzia l'intenzione di accelerare quel
processo di criminalizzazione giudiziaria e politica che punta, non tanto e
non solo, ad individuare una presunta area da reprimere, ma che mira
esplicitamente a colpire ogni forma di opposizione radicale o espressione di
semplice dissenso di chi, praticando il conflitto, si pone al di fuori delle
regole compatibili dell’alternanza di governo e del parlamentarismo
borghese. Questa repressione subisce un’accelerazione preventiva, proprio
perché siamo in una fase di profonda crisi strutturale del capitalismo nel
quale le voci più o meno organizzate di resistenza, politica e sociale, allo
sfruttamento di classe e, in sintesi, all’impoverimento generalizzato dei
lavoratori e delle lavoratrici, stanno emergendo nei territori e nei
differenti luoghi della produzione del profitto. In tale contesto di
perfezionamento di un controllo sociale sempre più pervasivo e di
limitazione degli spazi di opposizione è ben inquadrabile il disegno di
rimozione dalla stessa storia della coscienza dei movimenti di lotta
dell’idea di una società altra e radicalmente alternativa, non più fondata
sullo “sfruttamento dell’uomo sull’uomo”. A colpi tanto di teoremi
giudiziari e di repressione poliziesca minuta e quotidiana, quanto di un
revisionismo storico fatto proprio anche dalla stessa sinistra cosiddetta
socialdemocratica, il tentativo è quello di estirpare ogni forma di
immaginario rivoluzionario da un corpo sociale e di classe sempre più
sfruttato e precario. Contro questo disegno continueremo a opporre la
costruzione di percorsi di lotta e di opposizione per l'allargamento del
conflitto sociale per la conquista e la generalizzazione dei bisogni e dei
diritti continuamente erosi e sottratti, per la costruzione di una società
in cui ogni forma di sfruttamento capitalista non sarà che un pallido
ricordo.
*CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE DEI MOVIMENTI NON UN PASSO INDIETRO!
LIBERTA’ PER TUTTI I/LE COMPAGNI/E IMPRIGIONATI!*
I compagni e le compagne del Centro Sociale Autogestito Vittoria
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