[Redditolavoro] OBAMA E... CHI L'AMA O L'AMO'

Vittoria OLIVA huambos at virgilio.it
Mon Jan 4 16:06:07 CET 2010


Obama per la sinistra globale fu l'emblema del cambiamento ,della realizzazione del.. migliore mondo possibile sperato: una pace giusta! una sanità giusta! ed anche una economia capitalista giusta!
I sogni sono sogni la realtà è la realtà: o bianco o nero un presidente USA è un predente USA.
O bianco o nero o rosso o giallo e a pois il Capitalismo ha le sue legge non derogabili, certo, dagli amministratori del sistema.

Intanto un ringraziamento da parte mia a questi tempi che mettono in evidenza la realtà dei fatti, e dopo Brunetta posso forse non dire un: GRAZIE! anche ad Obama?.
Prima che gli fosse conferito il premio Nobel  per la Pace, Obama aveva espresso il suo programma pacificatore e pacifista : avventatezza ed inutilità dell'intervento in Iraq, e notevoli perplessità sul proseguire la "missione" in Afghanistan, in sostanza voleva rimarcare una discontinuità con la politica del suo predecessore, e proprio nel discorso del conferimento del premio Nobel per la pace,ripeté la solita frase: " si vis pacem, para bellum". E' vero che il Nobel per la pace ormai è sputtanato alla grande  da tempo, ma in ogni caso: GRAZIE OBAMA!

Grazie per aver preso abbondantemente per il culo tutti gli sciocchi idealisti che credevano  e credono  ancora! alle buone intenzioni di monsieur le Capitale:
sembra che a costoro le lezioni non bastano mai come le elezioni!
Tutti costoro dovranno digerire l'Obama guerriero da Moore a rifkin  e così via; che siano caduti nel tranello i votanti americani ingannati dal nuovo sogno americano impersonato da Obama si può capire, ma che dei noglobal! si abbeverassero alle favole si capisce meno, in quanto è chiaro che allorché fu lanciata la "santa alleanza" contro il terrorismo, da Bush e Blair e tutti gli alleati, la guerra duratura fu messa in moto per dei motivi economici e geopolitici che pareva che i noglobal avessero chiari!: cioè assicurarsi un posizione strategica nell'Asia Centrale nella lotta con i contrapposti Stati Capitalisti emergenti in merito alle risorge energetiche , ed anche come "testa di ponte" nei confronti del'Iran, punto focale per sciogliere il nodo delle pipeline in "discussione", punto focale anche per controllare le possibili nuove alleanze in divenire nello scacchiere internazionale.
Chi poteva credere veramente che Obama avrebbe mollato Afghanistan? ed Iraq? Non era possibile perché  il capitalismo in questa fase può procedere solo per guerre, l'Impero americano in special modo, il quale in effetti un impero per modo di dire si rileva: i grandi Imperi da quello Romano a quello Austroungarico non vincevano solo la guerra ma anche la pace: gli USA e i suoi alleati pare non sappiano vincere né l'una né l'altra. Di fatto vediamo gli alleati impantanati in tutti i teatri di guerra, e il fatto che fin dall'inizio si disse che questa sarebbe stata una guerra duratura e permanente non fu detto a caso. Fu detto con cognizione di causa.
Al popolo bue globale si additavano gli Stati canaglia e si facevano i giochi di carte, ma in effetti conoscevano l'avversario: lo avevano allevato e pasciuto! Prima nello scontro con la Russia e poi con i Balcani.
Di fatto, ora, si trovano ad affrontare un nemico onnipresente sullo scacchiere globale e per questo sfuggente, sono costretti a confrontarsi  di grotta in grotta, di deserto in deserto, di paese in paese.
Al Qaeda e gli interessi che si muovono dietro a lei cambia continuamente faccia, quella degli alleati più o meno resta la stessa, anche se la voglia di alcuni di defilarsi si fa assillante.
Tanto è sfuggente Al Qaeda e onnipresente che alcuni incominciano a chiedersi, ma esiste veramente?
 una presenza così diffusa può far sorgere il dubbio ma ci troviamo di fronte ad Al Qaeda o cosa?
e non sono pochi analisti , seri se pure borghesi, che hanno dubbi sull'effettiva esistenza di un gruppo terroristico "tradizionale" organizzato attorno al pensiero fondamentalista islamico. Sarà tradizionalista ed oscurantista, ma di certo non di un gruppo terroristico tradizionale si tratta, giacché ci si trova dalla Cecenia, alla Somalia, al Sudan,  alla Palestina, all' India, a Bali, al Pakistan  ed ora allo Yemen, con militanti e dietro loro le masse di supporto che inneggiano alla Jihad. E' chiaro che questa jihadè solo un pretesto che raccoglie per ora non solo l'inverno ma tutte le stagioni dello "scontento" accumulato dalle masse mondiali.
In effetti gli Usa e gli alleati, non si trovano a fronteggiare una organizzazione terroristica ma  un FRONTE che è dilagato e loro a rincorrerlo, restando impantanati, per di più, nei teatri di guerra guerreggiata.
Se negli anni 90 durante la guerra dei Balcani ci si trovava di fronte ad  una guerriglia diffusa in funzione anti sovietica, antiserba e il fanatismo religioso si coniugava con istanze di identità nazionali, di rivendicazioni etniche che si coniugavano con un sentimento di rivalsa verso il mondo occidentale, ora le cose sono cambiate, nel senso che sono andate avanti col progredire del tempo e con il sommarsi delle contraddizioni non risolvibili: questo fronte, ormai, su queste contraddizioni irrisolvibili sta aggregando motivazioni, desideri, lotte differenti e diverse, andando oltre il dato di rivendicazione islamica, pur se ad una lettura apparente tale dato rimane immutabile.
In effetti tutti inneggiano all'islam, dai terroristi, ai verdi iraniani, ma in questo fronte ci sono istanze per ora non ancora coscientemente chiare e per di più motivazioni, interessi divergenti. e confliggenti.
La lettura che i più fanno mi pare minimale: Jihad vuol dire Guerra santa e un Jihadista ha bisogno solo dell'esplosivo per praticarla e di trovarsi davanti ad un infedele, ma quanto fede ed istanze sociali si intrecciano, si accavallano la situazione è più complessa a mio vedere, al di là delle motivazioni religiose e politiche ci sono poi gli intessi concreti, che rendono debole il fronte occidentale come quello islamico, giacché entrambi poi debbono confrontasi con i nuovi imperi che ormai sono più che presenti, la Cina, L'India, l'Iran, la sempre lasciata in ombra Russia tra Asia ed Europa; e nelle Americhe: Brasile, Messico, i paesi dell'Alba, e io non sottovaluterei nemmeno il Sudafrica, tutte potenze non più tanto in potenza ormai e che per di più possono allearsi in maniera anche imprevedibile; tutti Imperi in ascesa e discesa sottoposti però, tutti! all'imperio della crisi sistemica e con dentro le masse che subiscono gli effetti di questa crisi sistemica.
Gli USA debbono continuare la guerra perché altrimenti sarebbe la deblache totale, non solo a livello di prestigio: le imprese belliche mettono in moto l'economia, mettono in moto "un meccanismo virtuoso" per l'industria pesante e quindi per tutta l'economia americana. I paesi più importanti ,economicamente, del fronte islamicohanno la stessa motivazione: l'economia ormai è transnazionale con le multinazionali, tutti coinvolti nella stessa crisi,  il Dubai può inaugurare il più spettacolare del grattacieli, ma in bancarotta sta!
E a breve termine si vedranno le ricadute globali di questa bancarotta.
Sta di fatto che di tassello in tassello si procede verso quella che sarà una deflagrazione mondiale, un..."clima" infuocato molto.
Obama ha dichiarato che ormai è pronto ad intervenire contro lo Yemen, contemporaneamente il premier britannico Gordon Brown ha annunciato per il 28 gennaio una conferenza a Londra di vari paesi «per aiutare lo Yemen».soltanto?: un comunicato diramato ieri sera da Downing Street, è annunciato  che, "di intesa con Washington, Londra rafforzerà anche il contingente di pace in Somalia, altra terra di cultura del terrorismo islamico".
Annunci plateali per sancire una escalation che di fatto è: nello Yemen agenti della Cia già operano da almeno un anno, bombardieri con pilota o no già operano insieme all'esercito yemenita, con scarsi risultati pure lì per la natura dei territori dove gli eserciti sono impegnati e per la natura stessa di questo scontro.
Se noi guardiamo lo Yemen vediamo che attualmente è impegnato in tre conflitti: una al Sud contro i separatisti che vogliono l'indipendenza ,una al nord 
contro gli sciiti zaiditi che stanno in armi contro i sunniti e la terza contro...al Quaeda. Dall'Afghanistan a tutti i paesi coinvolti nei conflitto generale vediamo anche conflitti intestini, di questa e quella fazione, di questo o quell'interesse che si intrecciano a questo o quello interesse particolare del conflitto generale.
E il fronte occidentale?
Obama ha fatto una riforma sanitaria per cui chi più l'ama? qualcuno giustamente ha osservato: si, come l'assicurazione per l'automobile col tagliando....la situazione economica interna agli USA sappiamo quale è, sappiamo le cifre della disoccupazione, come sappiamo quanto ci costa e paghiamo la crisi nei paesi occidentali.
TUTTI FATTORI DI DEBOLEZZA STRUTTURALE!
Più sono deboli, più saranno feroci questo è certo, a mio vedere: all'interno e all'esterno.

E sarò ripetitiva sarò! ma
O RIVOLUZIONE O GUERRA!
http://controappunto.splinder.com/post/21816619/COME+IL+VIETNAM%3F+PEGGIO!

http://controappunto.splinder.com/post/21781417/la+dama+di+pikke+che+conosce+o

vittoria
L'Avamposto degli Incompatibili
http://controappunto.splinder.com/
doc politici
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