[Redditolavoro] Slai Cobas Comunicato stampa su sciopero alla Fiege Borruso di Brembio

SLAI Cobas Cremona slaicobascremona at gmail.com
Fri Jan 1 20:54:57 CET 2010


*SLAI COBAS*

sindacato dei lavoratori autorganizzati intercategoriale

*
*

*Comunicato stampa*





*Gravi violenze delle forze “dell’ordine” contro i lavoratori di una
cooperativa della FIEGE BORRUSO di Brembio in lotta per la difesa del posto
di lavoro.*

* *

Il 30 dicembre, dopo l’interruzione della trattativa sindacale per mantenere
in azienda tutti i 68 lavoratori per il cambio d’appalto con una nuova
cooperativa subentrante, verso le ore 13 i lavoratori,  per protesta contro
la direzione della Fiege Borruso che non si era presentata all’incontro,
sono scesi in sciopero. Su 68 dipendenti della cooperativa 35 sono scesi in
sciopero la cui maggioranza iscritti al SLAI Cobas. Sono usciti nel piazzale
davanti all’entrata, hanno bloccato i camion in entrata e in uscita.

Prima i dirigenti della nuova cooperativa che subentra (UCSA) e poi la
polizia e i carabinieri, insieme a funzionari della Digos, hanno minacciato
i lavoratori dicendo che se scioperavano gli avrebbero tolto il permesso di
soggiorno, identificando tutti i presenti.

Nonostante le minacce tutti i 35 lavoratori, insieme al coordinatore di
Cremona dello Slai Cobas accorso sul posto chiamato dai lavoratori, sono
rimasti seduti sul piazzale. A quel punto le forze “dell’Ordine” con una
violenza inaudita, hanno cercato di trascinare via i lavoratori bastonandoli
malgrado una resistenza passiva. Il risultato di tale violenza è stato: 7
lavoratori, tra cui due donne, feriti di cui 4 (1 donna e 3 uomini) portati
al pronto soccorso.

Verso le ore 18, visto che gli operai non desistevano, le forze
“dell’ordine” si ritiravano nella fabbrica e messisi caschi e scudi hanno di
nuovo caricato i manifestanti manganellandoli e ammanettando ai cancelli 2
operaie.

Di seguito hanno caricato in auto e arrestato Fulvio il compagno dello Slai
Cobas e l’operaio albanese Miri colpevole di aver coperto con il suo corpo
la sorella che veniva colpita mentre era per terra.

La polizia pensava che i manifestanti si disperdessero desistendo
dall’iniziativa di sciopero, ma al contrario questi sostenuti dai militanti
(Slai Cobas, Spazio Popolare la Forgia di Crema,  Work, Comitato
Antirazzista di Milano, Comitato per la difesa della salute nei luoghi di
lavoro e nel territorio di Sesto San Giovanni) accorsi alla notizia del
pestaggio, alle ore 21 si sono recati in questura a Lodi per protestare
contro questa vile aggressione e chiedere il rilascio dei 2 compagni
arrestati. Alla notizia che i due compagni sarebbero stati processati per
direttissima l’indomani si sono dati appuntamento il 31 mattino alle ore
6.00 davanti alla Fiege Borruso di Brembio. Lo sciopero e il blocco dei
camion ha continuato tutta la mattina grazie alla presenza dei lavoratori e
alla  partecipazione esterna che via, via si è rafforzata (alle ore 10 con
una folta presenza del CS Vittoria di Milano), mentre un gruppo di compagni
si recava in tribunale a sostegno degli arrestati.

La mobilitazione ha consentito, per ora la scarcerazione dei due compagni e
la riapertura della trattativa con la presenza anche di una delegazione
dello Slai Cobas.

Il risultato della trattativa, se da una parte ha permesso di portare le ore
lavorative a 40 ore settimanali per chi resta nel sito, ha però confermato
che 18 lavoratori dovranno spostarsi in altri siti (distanza 50Km) per
lasciare entrare alla Fiege Borruso altrettanti lavoratori che si porterà la
cooperativa UCSA (che nel sito si presenterà con una nuova denominazione la
coop Delfinia) per 8 lavoratori invece non si sa che fine faranno.

Questo nuovo accordo siglato dalla trimurti sindacale CGIL, CISL e UIL e
padroni è illegale (vedi nota), perché è contrario al fatto che la
cooperativa subentrante deve assumere i 68 lavoratori presenti nel sito e
mantenerli su quel sito alle stesse condizioni normative e salariali. Questo
accordo, che ripetiamo è illegale, è stato raggiunto grazie anche alle prese
di posizioni della delegazione presente della prefettura che non ha mai
fatto osservare ciò che la legge e i contratti impongono a chi subentra
nell’appalto.



*ANCORA UNA VOLTA POLIZIA, CARABINIERI E PREFETTURA SI SONO SCHIERATI CONTRO
I LAVORATORI CHE LOTTANO PER LA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO, A DIFESA DEL
CAPITALE E DEL PROFITTO.*

*ANCORA UNA VOLTA L’UNIT**à** E LA SOLIDARIET**à** DI CLASSE HA DIMOSTRATO
DI ESSERE L’UNICA IN GRADO DI CONTRASTARE CON DECISIONE LA SETE DI PROFITTO
E INGORDIGIA DEI PADRONI.*

* *

*La lotta perciò continuerà fino a che tutti lavoratori saranno assunti nel
sito di Brembio della Fiege Borruso nel rispetto di tutte le garanzie
contrattuali e normative.*



Milano, 1 gennaio 2010.



*per SLAI COBAS*

*  Aldo Milani e Fulvio Di Giorgio*

* *

* *

*Nota *

*Dall'accordo  sottoscritto il 30 aprile 2008 CCNL trasporto merci si legge:
*

*art.37.cessione, trasformazione e cessazione dell'azienda*

1) La cessione e la trasformazione dell'azienda in qualsiasi modo non
risolve di per sè il contratto di lavoro ed il personale conserva i suoi
diritti nei confronti del nuovo titolare, salvo la facoltà di ciascun
dipendente di chiedere la liquidazione del trattamento di fine rapporto e di
iniziare ex novo un altro rapporto di lavoro.

2) Per accordo sindacale con le Organizzazioni territoriali delle parti
stipulanti può essere convenuta la risoluzione del rapporto di lavoro e la
conseguente liquidazione.

3) Devono comunque essere rispettate le procedure previste dall'art.47 della
legge 29.12.1990, n.428 ( legge comunitaria '90 ) e successive modifiche.

4) Nei casi in cui, in applicazione dell'art.47 della legge n.428/90, il
trasferimento di azienda riguardi più di 60 dipendenti, il termine di 25
giorni previsto dallo stesso art.47 è portato a 40 giorni .

* *


-- 
SLAI Cobas
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