[Redditolavoro] 1 marzo slai cobas Comunicato-resoconto Assemblea regionale

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Sat Feb 13 06:54:33 CET 2010






comunicato stampa


lo slai cobas per il sindacato di classe taranto sostiene la giornata di 
lotta
degli immigrati del 1 marzo a livello nazionale regionale e locale
dopo la grande manifestazione del 17 ottobre, la rivolta di rosarno tutti
hanno potuto vedere come la lotta contro il razzismo è indissolubilmente
legata
alla lotta contro lo sfruttamento, alla lotta contro un governo moderno
fascista che con leggi antimmigrati e pacchetto di sicurezza serve gli
interessi dei padroni e cerca di mettere lavoratori, precari, disoccupati
italiani contro lavoratori, precari, disoccupati immigrati
a tutto questo dobbiamo rispondere  con l'autorganizzazione di base e di
classe
con la lotta, lo sciopero, le manifestazioni per imporre
diritto di cittadinanza per chi lavora
permessi di soggiorno per tutti
uguaglianza dei diritti sui posti di lavoro e in materia di precarietà e
disoccupazione
vogliamo la chiusura dei CIE, l'abolizione del pacchetto di sicurezza
antimmigrati

per il primo marzo invitiamo tutti a partecipare alle manifestazioni e in particolare alla manifestazione regionale a bari
 
a tutti gli immigrati
            facciamo appello a organizzarsi in comitati immigrati
partecipare alla lotta per il sindacato di classe


la tessera dello slai cobas per il sindacato di classe è quest'anno fondata
sull'unità operai, precari disoccupati italiani- operai  precari disoccupati
immigrati


slai cobas per il sindacato di classe
sportello immigrati taranto
cobasta at fastwebnet.it
347-5301704
5 febbraio 2010






 


----Messaggio originale----
Da: controcrisierazzismo at gmail.com
Data: 11/02/2010 10.47
A: <controcrisierazzismo at gmail.com>
Ogg: In vista del 1^ marzo. Comunicato-resoconto Assemblea regionale





RESOCONTO – COMUNICATO finale dell’assemblea contro razzismo e crisi
Bari, 07 Febbraio 2010


L’assemblea regionale tenutasi a Bari domenica 7 febbraio ha visto la partecipazione di realtà antirazziste da tutta la Puglia con una buona partecipazione dei migranti.



Dopo l’assemblea nazionale del 24 gennaio a Roma forte è la volontà di non subire passivamente il razzismo che proviene da politiche governative securitarie e da una miriade di ordinanze e delibere di giunte locali, che non fanno altro che alimentare razzismo e xenofobia nella nostra società.



Sulla base della piattaforma della manifestazione nazionale del 17 ottobre scorso è necessario sottolineare quanto la crisi economica, che colpisce indiscriminatamente qualsiasi categoria di lavoratori, amplifica sempre più la precarietà dei migranti: soppressione delle minime libertà individuali, mancanza del diritto alla casa, sfruttamento del lavoro come ha dimostrato la rivolta dei migranti a Rosarno, alla quale l’assemblea ha espresso solidarietà. Condizioni di vita dei migranti che si aggravano sempre più per chi è costretto a subire la reclusione nei Centri di identificazione ed espulsione.



L’assemblea individua nel 1^ marzo, “un giorno senza di noi”, giornata di mobilitazione nata in Francia, che ha trovato sostegno anche in Italia, un’importante data per continuare a rafforzare la campagna contro il razzismo coinvolgendo associazioni, coordinamenti di migranti, forze politiche e sindacali. 

Da più parti si è sottolineata la continuità del nostro percorso per un antirazzismo coerente e radicale. Per la regolarizzazione di tutti gli immigrati e il pieno godimento dei diritti di cittadinanza, per la chiusura immediata dei Cie, per il riconoscimento del valore politico delle lotte dei migranti in particolar modo quando investono il terreno dei rapporti di lavoro, l’assemblea si è espressa per una campagna antirazzista diffusa su tutto il territorio della Puglia e che lanci e costruisca per il 1^ marzo una manifestazione pomeridiana da tenersi a Bari. 



Se le condizioni per praticare forme di sciopero del lavoro migrante sono ancora difficili, sarà necessario comunque promuovere forme di protesta, di rivendicazione dei propri diritti che facciano uscire dall’invisibilità i migranti e li rendano protagonisti di un percorso di conflitto sociale che si possa legare a tutti quei lavoratori che oggi stanno subendo gli effetti di una crisi economica di cui non sono affatto responsabili: dai licenziamenti di massa nelle aziende, nelle fabbriche, nella scuola pubblica. 

Iniziative di lotta e di promozione dello sciopero in luoghi di lavoro dove sono presenti anche i migranti, insieme a momenti di sensibilizzazione antirazzista sembrano essere gli strumenti più efficaci per coniugare la battaglia contro il razzismo con il disagio sociale in cui versano gli stessi migranti, così come gran parte dei lavoratori, delle donne e degli studenti.



Da evidenziare gli interventi che hanno sottolineato il ruolo delle donne nel processo di autodeterminazione ed autorganizzazione dei soggetti migranti, così come pieno è l’appoggio e la determinazione da parte degli insegnanti precari della scuola nell’individuare e costruire insieme percorsi di solidarietà e lotta in vista del 1^ marzo.

Assemblea contro il razzismo e la crisi








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