[Redditolavoro] COMUNICATO SULLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

cybergodz cybergodz at ecn.org
Wed Feb 3 10:03:50 CET 2010


(scusate l'OT)

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CONSIGLIO DI STATO, SENTENZA POLITICA

Allibiti e sconcertati: questo è il nostro stato d'animo dopo aver letto
le poche e striminzite paginette con cui il Consiglio di Stato ha
accolto il ricorso della OLT contro la sentenza del TAR Toscana che
aveva annullato l' autorizzazione alla realizzazione del rigassificatore
offshore al largo delle coste livornesi.
Allibiti nel leggere la pochezza e la contraddittorietà delle
argomentazioni che possiamo così riassumere:
1) il ricorso dei cittadini era "irricevibile" perché erano passati più
di 60 giorni fra la data di autorizzazione e la presentazione del
ricorso popolare, evidentemente il TAR Toscana è composto da  giudici
talmente sprovveduti da non saper neppure fare due conti. Peccato che i
60 giorni non partono dal 26 febbraio ma dal 16 marzo, data di
pubblicazione dell'autorizzazione sulla Gazzetta Ufficiale, come gli
stessi giudici della Consiglio di Stato hanno fatto rilevare nella
sentenza parallela riguardo il ricorso della OLT contro Greenpeace. Ma
allora i 60 giorni partono dal 26 febbraio (sentenza dei cittadini
livornesi) o dal 16 marzo (sentenza Greenpeace)?
I giudici del Consiglio di stato si rendono conto di quello che scrivono
nelle loro eccellenti sentenze oppure scrivono, così, tanto per scrivere?
2) Il ricorso non sarebbe stato comunque neppure presentabile perché i
cittadini non hanno "nessun stabile collegamento" con l'impianto
contestato. Questo vuol dire che poiché il rigassificatore si trova in
alto mare, l'iter autorizzativo avrebbe potuto essere anche pieno di
pecche e vizi sostanziali e formali ma "nessun cittadino" avrebbe
comunque potuto
opporsi. Evidentemente gli eccellenti giudici del Consiglio di Stato
pensano che il ricorso avrebbero dovuto farlo le stelle marine che
campeggiano nelle bandiere del nostro Comitato!
O forse le balene che dovrebbero trovare anche in quelle acque il loro
"santuario".
La prima lezione di questa sconcertante sentenza è che in mare, cioè in
uno spazio che è di tutti, i soliti eccellenti possono fare quello che
vogliono mentre i cittadini non hanno alcuna possibilità di far valere i
loro diritti né di far rilevare errori ed omissioni (proprio quello che
accaduto per l'impianto della OLT come aveva fatto rilevare il TAR Toscana).
La seconda è che le popolazioni che si battono per la salvaguardia della
  propria salute e dell'ambiente non devono aver voce negli iter
autorizzativi. Questo punto di vista riecheggia quello di tanti politici
e imprenditori infastiditi dalle battaglie delle popolazioni.
Alla luce di tutto questo è lecito domandarsi se il Consiglio di stato
fa giustizia o fa politica.
Con queste argomentazioni, cioè con artifici giuridici formali che
riteniamo impresentabili,  il Consiglio di Stato è riuscito ad evitare
di entrare nel merito delle argomentazioni che avevano spinto il TAR
Toscana ad accogliere il ricorso dei cittadini: il problema è stato
risolto alla radice semplicemente ignorandolo.
Evidentemente gli eccellenti giudici del Consiglio di Stato avevano
qualche problemuccio a smontare le argomentazioni dei loro colleghi,
tutt'altro che sprovveduti, del TAR Toscana.
Se non fosse una cosa seria ci sarebbe da ridere. E invece, purtroppo, è
una  cosa seria .
Ci riserviamo comunque di approfondire la sentenza nelle prossime ore



Il Comitato contro il Rigassificatore Offshore di Livorno


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