[Redditolavoro] Fw: [BSF] Fwd:conferenza stampa 2 febbraio

Massimo Reggiani remax1961 at libero.it
Mon Feb 1 15:55:36 CET 2010


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Sent: Monday, February 01, 2010 2:17 PM
Subject: [BSF] Fwd:conferenza stampa 2 febbraio


  *Partito Comunista dei Lavoratori*

Sezione di Bologna

pcl.bologna at virgilio.it - tel.388/6184060 - fax 02700448199 -
sites.google.com/site/pclbologna

*CONFERENZA STAMPA *

*MARTEDI' 2 FEBBRAIO ORE 12*

SALA STAMPA SAVONUZZI - COMUNE DI BOLOGNA

PIAZZA MAGGIORE

*Presentazione delle liste del Partito Comunista dei Lavoratori alle
prossime elezioni regionali*


Interverranno:

   -

   Michele Terra, esecutivo nazionale PCL
   -

   Marco Odorici, operaio, già consigliere a Casalecchio di Reno
   -

   Daniele Canton, operaio Fini Compressori
   -

   Nadia D'Arco, consigliera comunale PCL a Ozzano Emilia


Bologna, 31 gennaio 2010


p. Pcl

Michele Terra

-------------------------------------------------------
La crisi politica a Bologna

Le
dimissioni del sindaco e la relativa crisi di giunta rendono evidente
un ulteriore passaggio politico del nostro territorio, passato dalla
fine
del modello emiliano alla crisi del modello del "buon governo".
Pd, IdV e la sinistra alternativa sono responsabili e complici di
questa
situazione. Di fronte alle attuali emergenze sociali provocate
dai processi
di crisi c'è stato, non solo un semplice immobilismo da
parte della giunta,
ma complicità con le logiche della rendita, della
speculazione e delle
privatizzazioni. Riteniamo che debba essere chiaro
che Delbono e la sua
giunta non sono entrati in crisi, da"sinistra", ma
per la loro esigenza di
auto tutelare un sistema affaristico
clientelare.
Le vicende inerenti al sindaco, in merito al cosiddetto
Cinzia-gate, sono
secondarie rispetto allo svolgersi dell'attuale crisi
politica. Quello che
emerge è la fine del vanto della "buona
amministrazione democratica".
Trascinando con se non solo il comune di
Bologna, ma l'intera
amministrazione regionale.
Con ironia ricordiamo
che, non meno di qualche settimana fa, la giunta
comunale voleva
limitare la partecipazione ai cittadini in consiglio
comunale
lamentandosi delle continue interruzioni da parte dei lavoratori
precari e degli sfrattati, che manifestavano contro l'immobilismo della
giunta.

La fase che si apre impone alla sinistra di classe e
anticapitalista un
ragionamento a tutto campo in merito al ruolo che
oggi, questa stessa
sinistra, deve avere rispetto a tutte quelle fasce
sociali che in questi
mesi hanno provato a resistere alla crisi e a
rivendicare diritti sociali e
civili. Dobbiamo partecipare alla
ricostruzione di un blocco sociale
indipendente che abbia una sua
rappresentanza politica.
Dove indipendenza vuol dire primo essere
indipendenti e alternativi al PD,
non solo sul piano delle scelte
strategiche e di prospettiva, ma anche sul
piano delle alleanze
elettorali, secondo partecipare attivamente
all'auto-organizzazione
sociale, decisiva ai fini di un recupero di
radicamento e credibilità
tra i lavoratori e i settori popolari.
Indipendenza come progetto, che
si concretizza in una azione e unità
popolare che sappia darsi proprie
forme di identità e collettività, non
attraverso la somma di quello che
rimane a sinistra, ma attorno a tutti gli
uomini e le donne che oggi
rimettono al centro una idea di società fondata
su una visione
collettiva e non di mercato. Questo vuol dire costruire la
rappresentanza politica di un blocco sociale che si batte per la difesa
e
il rilancio della dimensione pubblica, impegnandosi nei diversi
aspetti
della vita sociale e culturale cittadina e per lo sviluppo
delle garanzie
sociali,civili e di cittadinanza.

I gruppi dirigenti
della sinistra a livello nazionale cosi come a livello
locale, si
trascinano di sconfitta in sconfitta, ma sarebbe riduttivo
personalizzare gli errori. Tutta la politica fondata sul tatticismo e
sul
politicismo salottiero va definitivamente abbandonata.
Occorre
quindi uno sforzo di immaginazione da parte di tutte quelle forze
che a
sinistra condividono il bisogno di indipendenza per saper raccogliere
le istanze di lotta e di resistenza delle fasce popolari. Una sinistra
anticapitalista e di classe, se conseguente al proprio nome, deve e può
dare un contributo importante perché questo progetto si sviluppi.

Bologna 1 febbraio

Lista Reno,
Partito Comunista dei lavoratori,
Rete
dei Comunisti,
Sinistra Critica,
Terre Libere,
Linea Rossa,







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