[Redditolavoro] Fw: adesione appello: Tutti liberi

procomta ro.red at libero.it
Sat Dec 18 10:06:30 CET 2010


adesione appello: Tutti liberi


Le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario aderiscono
all'eppello.

Chiediamo a tutte le compagne, i collettivi e organizzazioni femministe e
lesbiche di mandare l'adesione e far circolare questo appello.

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Liberi Tutti! Appello per la libertà e il proscioglimento degli studenti

Vi giriamo un appello per libertà e il proscioglimento degli studenti sotto
processo dopo le manifestazioni del 14 dicembre. Abbiamo aperto casella di
posta ad hoc per le adesioni: tutti.liberi at yahoo.it

A breve faremo una pagina facebook sempre che non ce la chiudano come stanno
facendo con molte pagine di solidarietà con gli studenti.
Ieri sono stati rilasciati quasi tutti (tranne uno) ma saranno tutti
processati
con pesanti accuse tra il 23 dicembre e l'anno prossimo! Per questo è
importante non abbassare la guardia.
IL PROBLEMA PRINCIPALE SARA' I GIORNI DEI PROCESSI, IN PRIMIS IL 23 DICEMBRE
(i primi 5 ragazzi convocati in Tribunale)

Vi chiediamo di aderire e far circolare

LIBERI TUTTI
NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE
DEL MOVIMENTO STUDENTESCO

Come lavoratrici e lavoratori, pur appartenenti a differenti percorsi
politici e sindacali, abbiamo partecipato alla mobilitazione del 14 dicembre
e abbiamo
condiviso le rivendicazioni che la piazza ha espresso a gran voce in un coro
formato da studenti e precari, insegnanti e ricercatori, lavoratori del
pubblico e del privato, immigrati e disoccupati.
La piazza del 14 dicembre ha dimostrato che le mille vertenze contro i
licenziamenti e le chiusure aziendali, per la difesa del salario e per un
accesso al reddito si possono e si devono saldare con le lotte per la
sopravvivenza della Scuola Pubblica e dell'università, per lo sviluppo di
Scienza e Ricerca autonomamente dalle logiche aziendalistiche, per la
salvaguardia dei territori dalle devastazioni ambientali, per il diritto a
una casa per tutti.
Voci differenti che, per una volta, si sono sentite unite nella lotta per il
nostro futuro e dignità che ora Governo e Confindustria ci vogliono negare.
Un'opposizione corale contro le politiche basate sulla prevalenza della
logica del profitto per pochi a scapito dell'interesse di molti.
Non pensiamo che con queste manifestazioni siano risolti i problemi dei
rapporti di forza che in questo paese sono da anni sfavorevoli ai settori
sociali
subalterni, così come non pensiamo che si sia ancora battuta l'egemonia
reazionaria che fa leva sulle paure della crisi che fomenta continuamente
una guerra tra poveri contro i più deboli.

Però un segnale di vera opposizione sociale alla crisi e alle politiche di
austerity è stato dato e lo dobbiamo rivendicare fino in fondo.

Per questi motivi in questo momento dobbiamo condannare fermamente la
repressione indiscriminata e ogni tentativo di criminalizzazione che sta
colpendo decine di giovani e giovanissimi che insieme a decine di migliaia
di persone hanno cinto d'assedio quei palazzi di un potere corrotto e
irresponsabile, delegittimato al di là degli inciuci e degli scambi di
poltrone e totalmente incapace di programmare un futuro dignitoso per la
stragrande
maggioranza dei lavoratori, dei giovani precari e delle donne senza futuro.

Per gli stessi motivi esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai giovani
arrestati e portati in Tribunali che si dimostrano celeri nel "giudicare"
sommariamente
questi ragazzi, mentre sono sempre lenti e permissivi verso i rappresentanti
del parlamento indagati e verso gli omicidi sul lavoro come quello alla
Thyssen-Krupp.

Ora sono stati quasi tutti rilasciati tranne uno. Tutti però subiranno a
brevissimo un processo con accuse gravissime. Non abbasseremo quindi il
livello di attenzione e chiediamo sin da subito il pieno proscioglimento.

RIBELLARSI E' GIUSTO! Oggi non è una frase fatta, ma un qualcosa che rende
il senso preciso della situazione.

L'opposizione parlamentare è paralizzata e se non lo facciamo noi non lo
farà nessuno al posto nostro: che se ne vada Berlusconi e tutte le cricche
parlamentari che vogliono sostenere le politiche confindustriali di tagli,
licenziamenti e zero diritti.

Noi siamo con la ribellione di questa generazione, al di là di incidenti che
possono essere evitati solo dalla fine delle zone rosse e da una politica
alternativa a quella attuale.

Giù le mani dai diritti
Riprendiamoci il nostro futuro
No alla criminalizzazione del conflitto sociale
No allo nuovo patto sociale
Per uno sciopero generale vero e unitario

LIBERI TUTTI!

METTIAMOCI LA FACCIA - METTIAMOCI LA FIRMA

NOME - COGNOME - LAVORO E SINDACATO - CITTA'

(seguono firme individuali e collettive)



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