[Redditolavoro] Fw: processo eternit: udienza del 13 dicembre
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Mon Dec 13 16:10:58 CET 2010
PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 13 DICEMBRE
Mentre, martedì 7 dicembre, il Consiglio comunale di Casale Monferrato
conferma lo stanziamento di tre milioni per la riqualificazione dell'area
dove sorgeva lo stabilimento Eternit - verrà creato un parco pubblico, una
pista ciclabile ed un parcheggio - ed il venerdì successivo viene
presentato, presso l'ex Circolo ricreativo dell'Eternit (attualmente Circolo
ricreativo comunale) di via Visconti 2, il libro "La mala polvere" della
giornalista della Stampa Silvana Mossano, continua, presso il tribunale di
Torino, il processo ai due padroni genocidi dell'industria del
cemento-amianto: il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny ed il barone
belga Jean Louis Marie Ghislain de Cartier de Marchienne.
La seduta odierna prevede l'audizione degli epidemiologi ct delle parti
civili e delle difese (il professor Terracini, per la regione Piemonte, ed
il professor Romano per la difesa Schmidheiny); questo però non prima di
aver ascoltato i ct della Procura, dottor Menegozzo e dottor Poma, sulle
evidenze epidemiologiche riguardanti lo stabilimento di Bagnoli.
I due dottori tratteggiano uno scenario epidemiologico che ha poco da
invidiare a quello di Casale Monferrato - la città alessandrina di 35 mila
abitanti che ha subito più di 1.600 lutti a causa dell'amianto; si pensi
che, con riferimento soltanto agli ex dipendenti, su 1.086 morti nel tempo,
ben 365 sono state causate direttamente da malattie asbesto correlate: 133
per cancro al polmone; 9 per cancro alla laringe; 156 per asbestosi (ai
quali si dovrebbero aggiungere altri 101 mancati per altri motivi, ma che
risultavano essere affetti da asbestosi); 36 per mesotelioma pleurico; 29
per mesotelioma peritoneale; 2 per carcinoma ovarico (un particolare tipo di
carcinoma legato senza dubbio all'esposizione all'amianto).
Sembra utile segnalare l'atteggiamento della difesa, perché palesa un tale
livello di nervosismo - che sfocia nella assurda ed arrogante pretesa degli
avvocati Di Amato ed Alleva di conoscere in anticipo i dati delle
conclusioni delle consulenze per poter preparare un'adeguata difesa,
rigettata dalla Corte, con un'apposita ordinanza, per palese infondatezza:
il cpp prevede che le parti conoscano i contenuti della ct soltanto quando
questa venga esposta in aula, in modo che in quel momento possano procedere
all'interrogatorio ed al suo controinterrogatorio - da far pensare che gli
avvocati si siano resi conto di non avere armi a disposizione, e che quindi
puntino tutto sull'allungamento dei tempi del processo perché questo cada in
prescrizione dei termini, o magari si interrompa per il decesso dell'89enne
belga.
Ad avvalorare questa ipotesi è la successiva richiesta, rigettata seduta
stante dalla Corte in base all'ordinanza di pochi minuti prima, di dare tre
mesi di tempo al ct Romano per potersi documentare adeguatamente sulle
consulenze delle altre parti; come fa giustamente notare il giudice Giuseppe
Casalbore, in pratica il ct vuole lavorare solo con i dati degli altri ct,
sfruttandone il lavoro: comodo il signorino!
La prossima seduta, che è l'ultima del 2010, sarà incentrata sulla fine
dell'esame e sul controesame del Romano - su quel poco che ha detto, e poi
sarà la volta del controinterrogatorio del Silvestri; per concludere la
parte riguardante gli epidemiologi, la seduta successiva (10 gennaio 2011)
verrà ascoltato il dottor Rush, l'epidemiologo statunitense ct della difesa.
Torino, 13 dicembre 2010
Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino
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