[Redditolavoro] Fw: il collettivo comunista piemontese aderisce a proletari comunisti

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Thu Dec 9 17:32:55 CET 2010



un passo in avanti per l'unità dei comunisti

Torino 7 dicembre 2010. Comunicato del CCP su incontro con Proletari
Comunisti

Domenica 28 novembre, presso il Centro di Documentazione Latifa Sdairi di
via Saluzzo 13 anche sede del CCP, si è svolto l'incontro tra il Collettivo
Comunista Piemontese e i compagni di Proletari Comunisti. L'incontro aveva
lo scopo di rilanciare il lavoro di confronto e collaborazione intrapreso
durante il periodo della nostra adesione al coordinamento dei Collettivi
Comunisti (che aveva diramato un comunicato congiunto che riaffermava la
necessità di collaborare e confrontarsi per procedere con il lavoro di
costruzione di un partito comunista MLM) e interrotto alcuni mesi dopo con
lo scioglimento del coordinamento dei collettivi.
Il comunicato congiunto aveva definito 10 punti base per l'unità dei
comunisti, indicati da Proletari Comunisti, riguardanti la natura del futuro
partito comunista e sui quali le due organizzazioni avrebbero dovuto
lavorare e confrontarsi.
I compagni del CCP avevano riaffermato la loro intenzione di proseguire il
lavoro con Proletari Comunisti e fissato quindi un ulteriore incontro con
loro nella consapevolezza della necessità della costruzione di un partito
comunista con caratteristiche adeguate ai tempi e alla fase e che quindi non
poteva eludere l'insegnamento e l'enorme contributo che il Presidente Mao ha
consegnato alla storia del movimento comunista internazionale.
Durante l'incontro sono stati trattati il tema dell'attualità del maoismo,
come terza e superiore tappa del marxismo leninismo, come concezione, teoria
e pratica, nell'ottica del radicamento tra gli elementi avanzati della
classe operaia e dei vari settori delle masse popolari al fine di accumulare
forze rivoluzionarie nella prima fase della Guerra Popolare Rivoluzionaria
di Lunga Durata teorizzata e praticata dal Presidente Mao e per praticarla,
con l'analisi concreta della situazione concreta esistente, anche nei paesi
imperialisti come il nostro.

Durante la riunione con Proletari Comunisti i compagni del CCP hanno esposto
alcune richieste di chiarimento che riguardavano i temi:
4)del rapporto con la FIOM, organizzazione sindacale alla quale aderiscono
anche molti compagni sia simpatizzanti che aderenti al nostro collettivo
5)dell'adesione del CCP ai circoli di Proletari Comunisti nell'ottica della
formazione e approfondimento dello sviluppo teorico sugli insegnamenti del
maoismo e sulla loro attualità,
6)del mantenimento della struttura politica e pratica del CCP sul territorio
di competenza, in relazione all'adesione ai circoli e alla linea generale di
Proletari comunisti.


I compagni di Proletari Comunisti hanno quindi chiarito la loro impostazione
relativa ai 3 punti di discussione sviluppatisi durante la riunione e
soddisfatto le richieste di chiarimento dei compagni aderenti al CCP.

La riunione quindi si è conclusa con l'adesione del CCP ai circoli di
Proletari Comunisti e con l'impegno, da parte del nostro collettivo, di
contribuire al dibattito, al confronto e al lavoro pratico sul territorio,
per la costruzione del partito della classe operaia, necessario strumento
organizzativo dei comunisti. Il CCP indicherà al più presto due compagni che
parteciperanno all'attivo dei circoli di Proletari Comunisti che si svolgerà
da 4 al 6 gennaio 2011 a Taranto.


Saluti MLM
Il Collettivo Comunista Piemontese.


COMUNICATO PROLETARI COMUNISTI SU INCONTRO TORINO

Si è tenuto a Torino un incontro importante e risolutivo tra la direzione di
Proletari comunisti - Pcm Italia e i compagni del Collettivo Comunista
Piemontese.
L'incontro preparato da uno scambio di lettere, da un lavoro di
approfondimento del CCP sui 10 punti, aveva lo scopo di portare avanti il
processo di unità dei comunisti avviatosi prima con il Coordinamento dei
collettivi comunisti e che non era intenzione nostra di fermare neanche dopo
la decisione dei cococo di sciogliersi per sfaldamento interno. A fronte dei
problemi della lotta di classe e della necessità dei comunisti di avanzare
in teoria e pratica per assolvere ai loro compiti urgenti, non si poteva né
si doveva interrompere un percorso che per ora riguardava queste due
organizzazioni ma che è rivolto a tutti i comunisti autentici nel nostro
paese.

Nella riunione i compagni di Proletari comunisti hanno insistito nella
necessità di un passo in avanti, nell'adesione ad un percorso che non
compromette affatto il lavoro di crescita teorica e politica e di piano di
lavoro territoriale dei compagni del CCP, ma che vuole inserire tutto questo
nel lavoro comune perchè serva a tutte le realtà dei circoli di Proletari
comunisti e ai compagni del CCP.
Indubbiamente è un'innovazione di concezione, di metodo e di prassi, contro
il settarismo, l'autoreferenzialità, l'autoproclamazione; nello stesso tempo
per il superamento del localismo, della frammentazione.
Si è chiesto ai compagni di TO di delimitarsi per unirsi, innanzitutto sulla
base dei "10 punti", pur proseguendo nello sforzo di sviluppare il lavoro
comune di massa a TO anche con altre realtà e altri compagni che non
volessero in questa fase unirsi.
La discussione ha riguardato poi lo scambio di esperienze nelle lotte e
nelle organizzazioni e ha affrontato la questione sindacale, dato che, come
si sa, Proletari comunisti promuove, dirige e organizza con tutte le sue
energie lo slai cobas per il sindacato di classe, mentre nel CCP i compagni
operai sono attivi attualmente nella Fiom.
Nella riunione è stato chiarito che la questione è la battaglia per il
sindacato di classe e la pratica del sindacato di classe. Su questo la linea
non può che essere unica, applicata tra gli operai, come tra i precari, i
disoccupati, al nord come al sud, ma questo non vuol dire un'unica forma
organizzativa nel lavoro tra i lavoratori. Lo stesso slai cobas diretto da
Proletari comunisti si definisce "per il sindacato di classe" e nelle
fabbriche costantemente si batte, realizza il suo ruolo, spesso insieme, al
fianco in un rapporto di unità, critica, lotta con delegati e iscritti Fiom.
Quindi il percorso di unità tra i comunisti non prevede che i compagni
attualmente attivi nella Fiom debbano obbligatoriamente aderire allo slai
cobas per il sindacato di classe, anzi pensiamo che questa condizione anche
particolare di diverse appartenenze sindacali che si realizzi in questo
percorso di unità, contribuirà a realizzare un avanzamento e un'indicazione
più generale.

Alla fine della riunione i compagni del Collettivo comunista piemontese
hanno deciso di aderire a Proletari comunisti. E nello stesso tempo si è
deciso comunemente di conservare a TO, per tutto il tempo necessario, in
un'unità con i circoli di Proletari comunisti la sigla e la struttura
politica e pratica del CCP.
Anche questa scelta è al servizio di una solida unità e non di operazione
organizzativiste e di corto respiro e si muove dentro la forza del maoismo e
della chiarezza e innovazione che i "10 punti" esprimono.

E' una vittoria dei comunisti, un piccolo passo avanti ma determinato che ha
anche valore di proposta a tutti i compagni, sia a quelli che facevano parte
del co.co.co nelle altre città che ad altri compagni e realtà organizzate.

Proletari comunisti
7.12.010



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