[Redditolavoro] PASQUA E NATALE AL LAVORO NEL COMMERCIO
Fulvio
fuldigior at gmail.com
Mon Apr 5 21:35:42 CEST 2010
*PASQUA E NATALE AL LAVORO NEL COMMERCIO***
*Ecco le conseguenze degli accorsi siglati dalla stessa Cgil***
Da una inchiesta recente operata nel commercio, si evince che le aperture
nei giorni festivi non sono sufficienti a recuperare clienti e guadagni.
Anzi, a guardare bene i dati,le associazioni padronali sopravvalutano i
benefici delle domeniche lavorative dimenticando che (vedi supermercati) la
crescita degli affari domenicali contrasta con minori incassi nei feriali.
Ma la logica del lavoro nei giorni festivi non si limita solo alle
domeniche, ecco cosi' arrivare ordini di servizio che impongono il lavoro
perfino nei giorni di pasquetta.
A scanso di equivoci, è giusta la protesta contro le domeniche lavorative,
ma se la protesta arriva dalle organizzazioni sindacali che hanno
sottoscritto accordi sul lavoro domenicale, questa protesta diventa solo
velleitaria perchè non esiste coerenza alcuna tra i principi e le pratiche.
seguite.
Il 23 Giugno 2009, anche la Filcams Cgil ha sottoscritto un accordo (Patto
per il lavoro nel terziario, distribuzione e servizi) che riprende e
sviluppa i contenuti di quel contratto nazionale che proprio la Cgil, e a
ragione, non volle sottoscrivere nel 2008.
Quel contratto (siglato il 18 luglio 2008) ha permesso ai padroni di
obbligarci al lavoro domenicale, a lavorare 13 ore consecutive senza riposo
settimanale e agli apprendisti neo assunti è toccato il prolungamento
dell’orario settimanale (per non assumere …), per non parlare poi della
deregolamentazione dell’orario di lavoro calcolato su più periodi, dello
straordinario che passa da 200 a 250 ore senza alcun vincolo (e meno male
che non hanno bisogno di manodopera…). Contro queste norme tantissimi
lavoratori hanno scioperato, ma, nell'arco di pochi mesi, la Filcams si è
rimangiata tutto sottoscrivendo un accordo che prevede per appunto le
domeniche lavorative.
Nell'estate scorsa, i Cobas scrivevano che Il patto per il commercio serviva
solo a sostenere norme che annullano i diritti individuali e collettivi
facendoci lavorare di più e in condizioni peggiori.
Puntualmente oggi si costringono i lavoratori e le lavoratrici a lavorare
anche a Pasqua. I padroni sono coerenti, non lo sono i sindacati, per questo
i Cobas si battono contro gli accordi a perdere e intese contrattuali che
indeboliscono il nostro potere di acquisto e di contrattazione.
*Confederazione Cobas Pisa***
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