[Redditolavoro] Fw: anno zero: una nuova trasmissione

Laboratorio Eudemonia eulab at hyperlinker.com
Sun Sep 13 18:10:29 CEST 2009



Sei gentile ad aver considerato le mie parole, e volentieri rispondo alle tue note, anche se non ti nascondo il dispiacere di non sapere con chi sto comunicando.


fra wrote:
> Cito alcune frasi sul sito, nonostante provi una forma di riluttanza 
> quando mi arriva al cervello la parola "mercato".


Anch'io provo avversione per lo strapotere delle imprese, dell'economia, della finanza, tuttavia sono cose come il potere assoluto, il monopolio, ad esserci nemici, non le varie espressioni umane in sè. Anzi: l'apertura di un mercato in ambito sociopolitico, in pratica nient'altro che una "Assemblea Popolare Permanente Premiata", toglierebbe il monopolio delle leggi ai politici ed aprirebbe una giusta via di democrazia diretta alla popolazione. Vi sarebbe uno riequilibrio. Così come in ambito economico è necessario molto meno mercato, in ambito sociopolitico la comparsa del mercato potrebbe compiere più di un prodigio. IMHO, s'intende.


>> E vorrei a questo punto introdurre un'altra questione: perché noi umani siamo progrediti così tanto tecnologicamente mentre socialmente ci troviamo ancora in una situazione così raffazzonata? 
>>   
> A mio modesto parere per la natura diversa dei problemi. Mentre per la 
> matematica, l'informatica o per la scienza in generale un problema ha 
> una natura oggettiva, e porta ad un processo di risoluzione abbastanza 
> lineare, nei problemi sociali scatta la soggettività e la divergenza, 
> perciò se per alcuni è ragionevole mantenere le prigioni per esempio, 
> per altri può essere illogico.


Descrivi, sì, bene una apparentemente diversa, più complessa e sfuggente situazione. Tuttavia vi è più di una sensazione che i problemi sociali possano essere risolti allo stesso modo in cui vengono risolti i problemi tecnici.

Mi permetteresti di arrivare subito al punto nodale della questione?


> I mercati li conosciamo bene, essi stessi sono dei filtri. Per quale 
> motivo un mercato delle idee dovrebbe funzionare diversamente ed in 
> meglio dagli altri? Tutto si fa in base alla domanda, ovvero dalla 
> richiesta determinata da una maggioranza, da una massa di persone. 
> Questa massa sa sempre cosa è bene e cosa no? Come si esclude che la 
> massa di fronte ad una certa situazione possa essere pilotata da una 
> ideologia nazista?


Anche rimanendo come siamo la presente Costituzione potrebbe essere cancellata e la società riacquisire una forma oltremodo spiacevole. I patti sociali esistono appunto per evitare che cose del genere accadano. Anche questo mercato, come qualsiasi altro, sottostarebbe quindi a delle regole di contenimento della fantasia politica dei partecipanti.

Ma c'è un fatto preciso che tengo a mostrarti, non perché potrebbe dar forza ai miei ragionamenti quanto perché restituisce una generale fiducia alla maggioranza.


Molte parti sociali, non solo quelle che subiscono ma anche quelle più forti, rimangono ormai spesso vittime dell'incapacità e dei privilegi delle altre parti. Mentre quasi tutte inequivocabilmente risentono in qualche modo e misura dell'inerzia governativa, trovandoci ormai davvero in tanti al punto di star solo sopravvivendo, da tempo non potendo più vivere pienamente e felicemente.

Ed allora: come fare per presentare riforme di rilievo, che rimuovano le ingiustizie, che mettano da parte il vecchio e spalanchino le porte al nuovo? E soprattutto: come fare per mettere insieme una maggioranza in grado di condurre al successo queste riforme?

La soluzione, onorando quel paradosso che sempre caratterizza la realtà di cui siamo parte, si trova proprio in quello stesso rapporto che lega coloro che godono di privilegi e coloro che ne sono privi. Il mutamento, che con tanto desiderio stiamo aspettando, potrà avvenire per la stessa legge del privilegio che si basa sul contento di pochi e sullo scontento di molti.


Ma permettimi, e ti/vi ringrazio fin d'ora se vorrete concedere a questa proposta ancora un paio di minuti, di proseguire il discorso su:

Nuovi strumenti: nuove strategie / verso un intervento risolutivo
http://www.hyperlinker.com/mercato/risolutivo.htm


Caro Fra, se non chiarisce fammelo sapere. Perché in tutta onestà ritengo che finora siamo stati buggerati e che la realtà può effettivamente essere quella meraviglia che uno s'aspetta quando nasce.


Ringrazio e saluto,

Danilo

































More information about the Redditolavoro mailing list