[Redditolavoro] Controinformazione dall'Aquila

CobasSindacatodiClasse cobasta at libero.it
Tue Sep 8 13:02:20 CEST 2009


lo slai cobas per il sindacato di classe rilancia la necessità della 
denuncia della effettiva  e del massimo sostegno all'azione di tutte le 
realtà che contrastino effettivamente
i piani del governo in stretto legame con le masse terremotate
il riferimento per tutti è
rete per il soccorso popolare
----- Original Message ----- 
Controinformazione dall'Aquila


DEPORTATI

Non ci sono C.A.S.E. per tutti e non ci saranno, neanche in primavera
E francamente, dopo aver fatto un giro nella periferia di Coppito ci 
auguriamo che non ce ne siano!
Non una new town ma 20 new town stanno spuntando come funghi. Intorno a un 
centro storico che sarà
svenduto a immobiliaristi senza scrupoli, un pullulare selvaggio di gru, 
ruspe, megacantieri, colate
di cemento armato...e soldi, soldi, soldi inafferrabili. E sfruttamento di 
tutto e tutti (sembra che
gli operai dei cantieri lavorino a tre turni).
Non ci sono C.A.S.E. per tutti. I senza tetto sono 70.000, mentre i posti 
previsti nel piano
C.A.S.E. a primavera saranno al massimo 16.000. 27.886 gli sfollati censiti 
dal Comune e dalla
protezione civile con le case completamente inagibili (E o F), di cui circa 
5.300 affittuari. Gli
affittuari dovranno lasciare le C.A.S.E. dopo i primi 2 anni. Quelli con le 
case temporaneamente o
parzialmente inagibili (B o C) non possono anticipare i soldi per la 
sistemazione.
Nessuna ricostruzione, ma realizzare questo piano C.A.S.E. metterà uno 
spesso strato di cipria e
fondotinta alle crepe di questo regime e un robusto ingresso di denaro 
pubblico nelle tasche dello
stesso e delle imprese che lo sostengono.
Un altro terremoto all'Aquila
Inizia a Piazza d'Armi la deportazione in massa degli sfollati
La voce nel campo si era sparsa da un paio di giorni ma niente di ufficiale. 
Il tempo "congruo"
annunciato da Bertolaso in TV per mettere al corrente i terremotati di 
Piazza d'Armi che sarebbero
stati cacciati dalle tende e mandati chissà dove, senza dare loro la 
possibilità di scegliere, si è
tradotto di fatto per molti in un giorno di preavviso. All'assegnazione 
delle località di
destinazione (alcuni sfollati stanno ancora aspettando di sapere dove 
saranno mandati) la guerra tra
poveri si è subito materializzata: gli "italiani" contro gli immigrati, chi 
ha trovato un lavoro
contro i disoccupati, i single contro i nuclei con più di 2 o 3 persone, chi 
ha le protesi o è
comunque disabile contro chi ha ancora la salute per camminare e fare le 
scale a piedi, gli
incensurati e i collaboratori contro i pregiudicati, chi viene mandato sulla 
costa o ad Avezzano o a
Sulmona, comunque lontano dalla città, contro chi ha avuto la "fortuna" di 
essere ristretto nella
scuola della caserma della guardia di finanza, vicino L'Aquila (dove si è 
svolto il G8) ecc.
Dopo aver discriminato tra gli sfollati sulla costa e quelli dei campi, 
l'operazione dividi et
impera, va avanti.
Pochi annunciano di incatenarsi o di "occupare" le proprie case inagibili, 
ma spesso queste
dichiarazioni non ottengono il risultato sperato, ossia rimanere ai margini 
più prossimi della
città, della propria casa, del proprio lavoro dei propri affetti.
Intere famiglie ulteriormente separate... tutti dispersi.
Il campo è militarizzato oltre misura, sembra di essere ad esercitazioni 
militari e antisommossa.
Durante il G8 i militari, pur con una presenza robusta dentro il campo (più 
del doppio degli
sfollati), incombevano soprattutto fuori del campo, a sorvegliare che 
nessuno intralciasse le grandi
manovre fuori, dove scorrazzavano i potenti.
Ora si sono concentrati soprattutto all'interno del campo (gli sfollati ora 
saranno quasi un decimo
di militari e forze dell'ordine), ad evitare che scoppi una scintilla di 
protesta, pronti a
toglierti via la tenda dietro le spalle appena ti allontani di un paio di 
metri. Ai 1200 sfollati,
presenti ancora 2 giorni fa, hanno tolto tutti i cessi chimici tranne 1, 
hanno cominciato a servire
cibo particolarmente disgustoso e a smontare una delle 2 sale mensa. La 
polizia locale (che conosce
le sue pecore) fa da paciere e intercede con la protezione civile per i 
sottoproletari che hanno
avuto dei precedenti penali e sono disposti a non piantare grane e a 
"collaborare" purché li si
lasci vicino all'Aquila. Il ricatto è: o te la prendi così o torni in galera 
e non ti piangerà nessuno.
Dopo i bei propositi dell'assemblea cittadina di ieri, indetta dai comitati, 
dopo la promessa di
quei rappresentanti di vigilare affinché in nessun campo ci fosse stata una 
"deportazione non
consensuale" (ma una deportazione non può esserlo, è ovvio!), nessuno di 
loro ho visto stamattina.
Davanti al campo c'era però uno striscione che recitava: "Dall'impegno e dal 
cuore dell'Emilia
Romagna alla prevaricazione del Dipartimento" firmato "i Ri-sfollati di 
piazza d'armi"

Luigia, per una rete di soccorso popolare

Quello che segue è il volantino che verrà diffuso nei campi in questi 
giorni, già condiviso, da
alcuni, all'assemblea cittadina del 5 settembre:

"Nessuno o tutti -- o tutto o niente. Non si può salvarsi da sé."
(Bertold Brecht)

Decine di migliaia di sfollati senza più lavoro né reddito, né case, né 
luoghi di studio sicuri per
  tutti gli studenti.

Diritto alla salute inesistente. Dopo aver consentito lo svolgimento di un 
G8 da 500 milioni di euro
sopra una sanitopoli che saremo sempre noi a pagare, i "clienti" 
dell'Azienda Sanitaria Locale si
vedranno scippata anche questa.

Dopo aver resistito 5 mesi alla dura vita delle tendopoli per non 
abbandonare la propria città, ora
anche noi verremo deportati lontano dall'Aquila, senza che siano pronte le 
case per tutti.
Il vero scopo di questa deportazione di massa è come al solito di natura 
elettoral-propagandistica -
si mira a spacciare il piano C.A.S.E. e la politica del governo come un 
successo a livello
internazionale - e speculativa -- i cittadini saranno scoraggiati a tornare 
e incentivati a vendere
le proprie case  per pochi euro a immobiliaristi senza scrupoli (magari 
proprio alle immobiliari
legate alla famiglia di Bertolaso e all'Eucentre, fondato dalla stessa 
protezione civile)

Su 70.000 sfollati, circa 16.000 sono i posti ufficialmente previsti nel 
piano C.A.S.E. per la fine
dell'anno, dove andranno tutti gli altri terremotati?

Ogni alloggio del piano C.A.S.E. ha un costo base di 135.000 euro contro i 
15.000 previsti per le
case mobili nuove, mentre il 70% delle case mobili, utilizzate per dare 
riparo davvero temporaneo ai
terremotati dell'Umbria e delle Marche, vengono lasciate a marcire a Capua, 
presso il deposito del
Raggruppamento autonomo recupero beni mobili della Protezione civile (ora 
sotto inchiesta -- e
giustamente -- per omicidio colposo plurimo)

I criteri per l'assegnazione delle C.A.S.E. (stabiliti da Comune e 
protezione civile), così come
quelli per l'individuazione delle località dove entro la fine del mese 
saranno deportati tutti gli
aquilani, stanno già scatenando una guerra tra poveri. I ricchi la faranno 
sotto traccia, mentre
tutti tenteranno di salvarsi da sé.

Solo con l'autorganizzazione, il rifiuto della delega ed un processo di 
democrazia diretta è
possibile rovesciare le politiche antipopolari e scongiurare la guerra tra 
poveri. C'è chi ancora si
ostina a chiedere la requisizione di case sfitte agibili. C'è chi ancora 
mette avanti il dialogo con
le istituzioni a una lotta di massa. C'è chi ancora cede al terrorismo delle 
istituzioni rinunciando
ad essere protagonista del proprio futuro. Ma il futuro è di chi lotta, non 
di chi lo compra o,
peggio, lo delega.

Noi crediamo che sia ora di occuparle le case sfitte agibili

Noi crediamo che solo una lotta di massa possa portare dei risultati e se le 
istituzioni non ci
rappresentano vanno rovesciate

Noi crediamo che il futuro ci appartiene e lottiamo ogni momento per questo. 
Noi lottiamo per la
vita, non per la sopravvivenza. Per la vita e per la memoria di tutto e di 
tutti.

Settembre non è tempo di migrare, ma di lottare energicamente e di opporsi 
alla rapina della nostra
città e della nostra storia

ORA O MAI PIU'

rete di soccorso popolare
mumiafree at inventati.org - http://sfoll-aut.blogspot.com/
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Tavolo4flat mailing list
Tavolo4flat at inventati.org
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/tavolo4flat

__________ Informazione NOD32 4401 (20090906) __________

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