[Redditolavoro] Fw: Sit-in contro censura e disinformazione sotto la sede Rai di Milano mercoledì 14 ottobre
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Sun Oct 11 13:20:38 CEST 2009
Sit-in contro censura e disinformazione sotto la sede Rai di Milano mercoledì 14 ottobre
Partecipate e diffondete
Sit-in di protesta contro censura e disinformazione sotto la Rai Milano di corso Sempione 27, mercoledì 14 ottobre dalle 17 alle 20, indetto dal Coordinamento Lavoratori della scuola "3ottobre" - Cps Milano
Dal mattino presto, il 3 ottobre, nella capitale si sono riversati migliaia di precari della scuola provenienti da tutta Italia con grandi sacrifici, ma anche con grande determinazione e combattività. Lo si è visto già all'arrivo delle delegazioni al presidio permanente di fronte al Ministero, con “prove generali” di slogan insieme agli studenti medi romani che erano arrivati in corteo dalle proprie scuole. In tantissimi hanno voluto esserci, in rappresentanza dei tanti che non hanno potuto esserci. A testimoniare che la lunga, dura e difficile lotta autorganizzata, a partire dal 15 luglio, con il presidio sotto Montecitorio, e, poi, con le decine di proteste degli inizi di settembre - dai presidi permanenti alle occupazioni di provveditorati, dai cortei alle occupazioni dei tetti - ha visto crescere e rafforzarsi il coordinamento dei comitati di lotta di tutta Italia. In 20.000 – da Nord a Sud – alla fine hanno animato un lunghissimo corteo, con in testa lo striscione “Dignità e futuro per la scuola pubblica” che da piazza Repubblica ha, prima attraversato piazza del Popolo - il sit-in per la libertà d'informazione - dove è stato letto il comunicato del Coordinamento Precari Scuola, per poi continuare verso la sede del Ministero dove doveva ricongiungersi con un altro corteo di precari partito nello stesso pomeriggio che ha invece preferito non passare dal sit-in della stampa.
Sulla via per il Miur i precari sono stati costretti a fare un percorso lunghissimo ai lati del fiume, invisibile, defatigante, ma questa durissima prova, quasi umiliante, invece di fiaccare gli animi, ha anzi reso più combattivo il corteo “risorto” in superficie, fino ad arrivare sulle gradinate del Ministero con gli slogan più frequenti “la scuola pubblica non si tocca la difendermo con la lotta”, “Via il governo, dimissioni”, “Gelmini dimettiti” e ha dimostrato la tenacia e la forza, la stessa tenacia e forza di mesi di lotta.
Ma, nonostante la strepitosa manifestazione (non si ricordano numeri simili in nessun corteo di precari della scuola), organizzata nella lotta e con la lotta e, con la visibilità di fronte alle centinaia di migliaia di persone che gremivano Piazza del Popolo, dobbiamo dire che non abbiamo trovato un giusto corrispettivo sui mass media.
Crediamo che la difesa della libertà di informazione passi, necessariamente, attraverso la pratica concreta, l'informazione, appunto, sui fatti ed eventi significativi per la società. Si può essere per la libertà di informazione se si tace o, al più, si fanno trafiletti sulle lotte dei lavoratori della scuola? Una lotta che ha saputo conquistare, come è stato visibile nel corteo, gli studenti, ma anche tanti lavoratori della scuola che precari non sono. Una lotta che non è solo dei precari, ma di tutti coloro i quali hanno a cuore la scuola pubblica e il futuro del nostro paese.
Per questo mercoledì 14 ottobre nel tardo pomeriggio saremo davanti alla sede RAI a Milano. Per raccontare, da diretti protagonisti, cosa è successo a Roma il 3 ottobre, ma soprattutto per dire che non permettiamo che sulle lotte dei lavoratori i mass media possano tacere o distorcere l'informazione come fanno.
Coordinamento Lavoratori della scuola "3ottobre"- Cps Milano
http://coordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com
Di seguito discorso pronunciato da Antonella Vaccaro, rappresentante del Coordinamento Precari scuola, dal palco di Piazza del Popolo durante il sit-in della stampa:
"Siamo qui per denunciare lo smantellamento e la svendita della scuola
pubblica italiana ad opera del governo Berlusconi a nome dei Ministri
Gelmini, Brunetta e Tremonti.
Il CPS è presente oggi su questo palco consapevole del fatto che la
mancanza di libertà di stampa rappresenta un problema grave nel nostro
paese.
La nostra presenza qui vuole sottolineare la necessità che la stampa
torni a dar voce ai problemi reali dei lavoratori e alle lotte sociali
che stanno attraversando il paese a partire innanzitutto dal tema della
scuola.
Per giorni a Palermo i colleghi hanno fatto la sciopero della fame, in
tutta Italia i precari si sono arrampicati sui tetti dei
provveditorati, hanno assediato con presidii, che durano tutt'ora, i
palazzi delle istituzioni, hanno manifestato la loro rabbia in cortei
con migliaia di persone, mentre l´informazione nazionale titolava sulle
escort.
Chiediamo quindi ai giornalisti di raccontare l´Italia nella sua
realtà.
Gli 8 miliardi di euro tagliati alla scuola, per noi precari
significano, la definitiva espulsione dalla scuola, ma per il paese
significa la definitiva distruzione di un modello civile e modero di
scuola pubblica.
Cultura, formazione e coscienza critica passano anche attraverso
l´esercizio effettivo ad essere informati.
I soldi sottratti alla scuola oggi finanziano missioni militari di
guerra, noi ricordiamo a tutti che l´Italia ripudia la guerra.
La riforma non ha alcun fondamento pedagogico, nessuna logica se non
quella del risparmio, e allora noi chiediamo a tutti voi com´è
possibile insegnare in classi con 30/35 alunni, in scuole dove manca
tutto a cominciare dalla sicurezza, fino alle risorse per i supplenti.
Ricordiamo a tutti che la scuola continua a funzionare grazie ai
precari.
Il precariato è convenuto a tutti i governi perché i precari costano
meno a parità di prestazione e noi questo lo chiamiamo SFRUTTAMENTO.
Sapete qual è la soluzione attuata dal Ministro Gelmini?? Il decreto
salva-precari che in realtà è il decreto ammazza-precari, è un
contratto che vale x pochi che saranno poi utilizzati come tappabuchi.
Noi siamo qui per dire no a questi contratti, no all´elemosina,
vogliamo il nostro posto di lavoro stabile e i nostri studenti.
Inoltre il CPS rivendica il diritto a partecipare ai tavoli
ministeriali con i sindacati, per rappresentare, in piena autonomia
tutti i lavoratori della scuola.
Noi porteremo fino in fondo la nostra lotta per una scuola pubblica di
qualità
Il CPS chiede
-) Il ritiro totale dei tagli.
-) L´assunzione di tutti i docenti ed ATA.
-) L´aumento dei finanziamenti per la scuola pubblica.
-) Il ritiro del decreto ammazza-precari e del pdl Aprea
-) Il rispetto delle diverse identità culturali italiane e la
salvaguardia delle scuole di montagna per garantire il diritto allo
studio alle minoranze linguistiche come ad esempio quelle slovene.
-) La tutela dei diritti maturati dai precari non abilitati con corsi
riservati.
Ed infine ma non meno importante, per manifesta incompetenza chiediamo
le dimissioni del Ministro Gelmini."
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